Exoprimal - Recensione
Capcom sforna il titolo più folle dell'anno e ci piace così (o quasi)
di Klarth Curtiss
Quando si pensa al binomio Capcom più dinosauri la prima cosa che viene in mente è sicuramente Dino Crisis e probabilmente tanti fan stanno aspettando un remake dello storico titolo esattamente quanto noi, ma nel mentre la compagnia giapponese non ha voluto farci sentire la mancanza dei nostri amici preistorici con il suo nuovissimo Exoprimal, un titolo che già dalle premesse prima del rilascio pareva un'idea folle ma che, dopo svariate ore di prova, dobbiamo dirlo, ci ha sorpreso in positivo (seppur con qualche "ma"), ve ne parliamo nella nostra recensione
La trama di Exoprimal è volutamente da gigantesco B-movie e non cerca neanche troppo di nasconderlo: nell'anno 2043 il nostro protagonista (creato con un editor estremamente essenziale e chiamato banalmente Ace), dopo essere stato assunto come pilota di Exocorazze per una prestigiosa compagnia, viene assegnato alla squadra Hammerheads, composta dal burbero Lorenzo, il meccanico dalla battuta pronta Alders, la spaccona dal cuore d'oro Majesty e la robot di servizio Sandy; lo scopo della compagnia è quello di indagare dei vortici spazio-temporali che hanno portato intere schiere di dinosauri a piovere letteralmente nel loro mondo, per farlo si avvale della prestigiosa intelligenza artificiale Leviathan che tiene sotto controllo l'intera situazione dell'isola di Bikitoa dove si sono verificati gli eventi; dopo essere stati inviati per una missione di ricognizione sull'isola il velivolo della squadra viene misteriosamente mandato in avaria e, dopo essersi appropriato della tuta a bordo ed essere atterrato, il nostro protagonista viene inspiegabilmente spedito nel passato, 3 anni prima per la precisione, dove incontra il collega pilota Magnum, che si rivela essere la sua versione di un universo alternativo (si i cliché ci sono veramente tutti), questo gli spiega che i vortici di dinosauri non sono una coincidenza ed è molto probabilmente lo stesso Leviathan a causarli, con il pretesto di perpetrare i suoi Wargame per ottenere campioni sulla specie umana ed aiutarne il progresso; tornato nel suo universo la nostra squadra inizierà a coordinarsi con la sua controparte per riuscire a fermare i folli piani dell'IA prima che il mondo venga sommerso da carnivori preistorici.
Per quanto effettivamente ci sia una trama bisogna dire che la scelta di gameplay di Exoprimal di integrarla al core dell'esperienza si rivela vincente solo a metà, per proseguire con i filmati e scoprire come continueranno la vicende sarà infatti necessario giocare un tot di match in multigiocatore e se questo tipo di approccio aiuta adesso probabilmente in futuro gli si ritorcerà contro, in quanto (non essendo neanche provvisto di una modalità contro i bot) qualora i server dovessero spopolarsi sarà impossibile perfino godersi la storia.
Fatta pace mentale con questa premessa il titolo si avvale al momento di un'unica e sola modalità (con la prossima che sarà aggiunta il 28 luglio tramite update gratuito) che mette due squadre da cinque giocatori l'una contro l'altra nel tentativo di completare il più velocemente una serie di obiettivi (che generalmente si riducono a "elimina un tot di questo specifico tipo di dinosauro"), la parte più interessante di tutto ciò è sicuramente la natura asimmetrica della competizione, in quanto le due squadre non potranno interagire tra di loro e starà quindi tutto sulla formazione del team e la velocità nel completare gli obiettivi, questo perlomeno fino alla missione finale, dove l'obiettivo cambierà in base alla scelta in pre-lobby di PvE o PvP, dove la prima ci richiederà di completare un altro set di missioni (nuovamente di carneficina giurassica) mentre la seconda ci chiederà di scortare un cubo di dati fino al checkpoint mentre cercheremo di prevenire sia le orde di dinosauri che i giocatori avversari dal distruggerlo (pena qualche secondo di respawn dello stesso); dobbiamo essere onesti avremmo voluto qualcosa di più dall'opzione PvE, sia perché questa risulta davvero tanto ripetitiva sia perché la targhetta PvE non è totalmente corretta, in quanto entrambe le squadre potranno entrare in possesso di un Dominatore, ossia un collare che permetterà ad un membro del team di prendere il controllo di un tirannosauro per "invadere" il mondo avversario, ne deriva quindi che abbiamo nettamente preferito la modalità PvP (anche se non capiamo il perché della rimozione di quella sorta di modalità "deathmatch" presente in beta e completamente assente al rilascio).
Star del gameplay sono le Exocorazze citate in sede di apertura, queste non sono altro che diversi personaggi suddivisi tra dps, tank ed healer che potranno essere cambiate al volo (con un leggerissimo tempo di ricarica) durante le partite, ognuna dotata di un paio di abilità, una ultimate, un gadget selezionabile pre-partita ed una serie di perk passivi per migliorare il loro ruolo, in generale le abbiamo reputate tutte ben bilanciate e divertenti da giocare fatta eccezione per la classe degli healer, dove l'ultima tuta (in grado di alternare fuoco curativo e danneggiante) è risultata estremamente più efficace delle altre due in grado di curare e basta; ognuna è inoltre dotata di una progressione singola che sbloccherà perk specifici, inoltre salendo di livello potremo ottenere delle loot box (al momento non ottenibili in altro modo) con dentro elementi cosmetici e sbloccare nuovi gadget, oltre a livellare anche l'ormai onnipresente pass battaglia.
Dal punto di vista grafico il titolo fa il suo lavoro senza infamia e senza lode, lo abbiamo provato su una macchina di fascia alta e si è comportato piuttosto bene, mantenendo il framerate stabile e ben oltre i 60 anche nelle situazioni più concitate con una buona resa delle tute e dei personaggi, cosa che tuttavia viene un po' pagata dalle temperature della GPU, che sono risultate fin troppo alte per la resa grafica complessiva, peculiare inoltre (e non particolarmente apprezzata) la scelta di doppiare in multiple lingue solamente l'intelligenza Leviathan, in quanto sebbene nei match la cosa non dia troppo fastidio dato che i personaggi non parlano molto e lui funge da annunciatore, nelle cutscene della storia risulta completamente fuori luogo, poiché nei dialoghi dove sarà presente ci sarà un costante switch tra italiano ed inglese che risulta un vero e proprio "pugno nei timpani"; la durata del titolo non è inoltre totalmente quantificabile in quanto legata per l'appunto ai match online.
Come abbiamo detto in sede di apertura l'idea alla base di Exoprimal è completamente folle e probabilmente Capcom ne era più che conscia visto e considerato l'abbraccio totale della trama da film di serie B, tuttavia per quanto strano (e con il fascino tipico di una produzione giapponese) il titolo funziona e diverte, sebbene con una varietà così ridotta di situazioni avremmo preferito vederlo proposto ad un prezzo decisamente più budget (se non addirittura in formato free-to-play).