Recensione
Seirei no moribito
9.0/10
Ed ecco finalmente una bella serie a cui si può assegnare un votone senza troppi ma e però!
In mezzo a tanti titoli presuntuosi, che tentano di stupire senza esserne capaci o di farci la morale senza averne i titoli, Seirei no Moribito sceglie semplicemente di intrattenerci nel più classico dei modi, cioè raccontandoci una storia, quella della guerriera Balsa che, per onorare un voto, deve proteggere un giovane principe condannato a morte perché posseduto da una creatura sovrannaturale.
In genere non sono incline a fare lodi sperticate, ma devo dire che questo anime le merita tutte, mi ha molto ben impressionato sotto ogni punto di vista.
Cominciamo dalla parte più facile da commentare, cioè la realizzazione tecnica. Non ho le conoscenze né tanto meno le competenze necessarie per affermare che tecnicamente ci troviamo di fronte alla serie TV più valida mai realizzata, ma di sicuro è la migliore tra quelle che ho visto io! Disegni, musiche, animazioni… fate un elenco di tutti gli aspetti audio-visivi e scrivete “eccellente” di fianco a ognuno! Una citazione speciale penso la meritino i fondali: io in genere non ci presto particolare attenzione a meno che siano davvero molto belli o molto brutti, qui sono arrivata a interrompere la visione per poter ammirare i particolari di alcuni scenari!
Per quanto riguarda la trama, non si può dire che sia un capolavoro che rimarrà negli annali, ma è molto ben gestita: momenti di introspezione e fughe spericolate, vita quotidiana e combattimenti appassionanti (davvero superbi per coreografia e animazione), un mondo descritto con molto realismo e una dimensione magica parallela intrisa di una spiritualità tipicamente orientale, elementi normalmente poco compatibili qui riescono a convivere e ad alternarsi senza che vi sia mai l’ombra di una forzatura.
L’unica cosa che può far storcere il naso è la lentezza narrativa della parte centrale, difetto innegabile che però stranamente non mi ha dato fastidio, forse perché un ritmo lento ben si adatta alla nuova, tranquilla vita contadina dei protagonisti.
Infine, i personaggi: verosimili, ben sviluppati, ma soprattutto sobri, non eccedono mai coi sentimentalismi né con le lacrime, ed è proprio questo a renderli così umani e convincenti.
Su tutti spicca la protagonista Balsa, so che è sciocco ribadire per l’ennesima volta ciò che altri hanno già detto e ridetto, ma l’ho davvero apprezzata: non la solita sedicenne isterica, non un’improbabile tettona a cui si scuciono i vestiti ad ogni occasione, ma una donna adulta, realistica tanto nell’aspetto quanto nei comportamenti, che sarà per il suo protetto sia una madre che una guida.
Ottimo anche il principino Chagum, che compirà un bel percorso di maturazione, ma devo dire che nessuno mi ha colpito in negativo.
A questo punto vi chiederete perché non ho dato il massimo dei voti visto che non ho trovato nessun vero difetto. L’idea era quella, ma mentre stavo terminando la visione ho cominciato a seguire Mushishi, che mi ha ricordato come deve essere una serie da 10 pieno, e mi è venuto spontaneo paragonare la qualità di questi due splendidi anime, e purtroppo, per quanto bello, Seirei no Moribito rimane un gradino sotto al "Cacciatore di Insetti"!
Resta comunque un titolo consigliatissimo, speriamo di vederlo presto in Italia, magari trasmesso su MTV al posto del Nabari di turno!
In mezzo a tanti titoli presuntuosi, che tentano di stupire senza esserne capaci o di farci la morale senza averne i titoli, Seirei no Moribito sceglie semplicemente di intrattenerci nel più classico dei modi, cioè raccontandoci una storia, quella della guerriera Balsa che, per onorare un voto, deve proteggere un giovane principe condannato a morte perché posseduto da una creatura sovrannaturale.
In genere non sono incline a fare lodi sperticate, ma devo dire che questo anime le merita tutte, mi ha molto ben impressionato sotto ogni punto di vista.
Cominciamo dalla parte più facile da commentare, cioè la realizzazione tecnica. Non ho le conoscenze né tanto meno le competenze necessarie per affermare che tecnicamente ci troviamo di fronte alla serie TV più valida mai realizzata, ma di sicuro è la migliore tra quelle che ho visto io! Disegni, musiche, animazioni… fate un elenco di tutti gli aspetti audio-visivi e scrivete “eccellente” di fianco a ognuno! Una citazione speciale penso la meritino i fondali: io in genere non ci presto particolare attenzione a meno che siano davvero molto belli o molto brutti, qui sono arrivata a interrompere la visione per poter ammirare i particolari di alcuni scenari!
Per quanto riguarda la trama, non si può dire che sia un capolavoro che rimarrà negli annali, ma è molto ben gestita: momenti di introspezione e fughe spericolate, vita quotidiana e combattimenti appassionanti (davvero superbi per coreografia e animazione), un mondo descritto con molto realismo e una dimensione magica parallela intrisa di una spiritualità tipicamente orientale, elementi normalmente poco compatibili qui riescono a convivere e ad alternarsi senza che vi sia mai l’ombra di una forzatura.
L’unica cosa che può far storcere il naso è la lentezza narrativa della parte centrale, difetto innegabile che però stranamente non mi ha dato fastidio, forse perché un ritmo lento ben si adatta alla nuova, tranquilla vita contadina dei protagonisti.
Infine, i personaggi: verosimili, ben sviluppati, ma soprattutto sobri, non eccedono mai coi sentimentalismi né con le lacrime, ed è proprio questo a renderli così umani e convincenti.
Su tutti spicca la protagonista Balsa, so che è sciocco ribadire per l’ennesima volta ciò che altri hanno già detto e ridetto, ma l’ho davvero apprezzata: non la solita sedicenne isterica, non un’improbabile tettona a cui si scuciono i vestiti ad ogni occasione, ma una donna adulta, realistica tanto nell’aspetto quanto nei comportamenti, che sarà per il suo protetto sia una madre che una guida.
Ottimo anche il principino Chagum, che compirà un bel percorso di maturazione, ma devo dire che nessuno mi ha colpito in negativo.
A questo punto vi chiederete perché non ho dato il massimo dei voti visto che non ho trovato nessun vero difetto. L’idea era quella, ma mentre stavo terminando la visione ho cominciato a seguire Mushishi, che mi ha ricordato come deve essere una serie da 10 pieno, e mi è venuto spontaneo paragonare la qualità di questi due splendidi anime, e purtroppo, per quanto bello, Seirei no Moribito rimane un gradino sotto al "Cacciatore di Insetti"!
Resta comunque un titolo consigliatissimo, speriamo di vederlo presto in Italia, magari trasmesso su MTV al posto del Nabari di turno!