Recensione
Boogiepop Phantom
8.0/10
Nonostante mi sia avvicinato a quest'anime senza aspettarmi molto, Boogiepop Phantom si è rivelato un prodotto più che buono, non classificabile come horror (direi più "thriller psicologico") e lontano dai cartoni fantasy e banali che vediamo oggi.
Come tutti hanno detto, Boogiepop non ha una trama lineare o protagonisti fissi. In ogni puntata abbiamo davanti un nuovo eroe (se così si può definire), con spaccati di vita quotidiana e drammi interiori. Ognuno dei protagonisti narra il proprio dramma e il suo incontro con Boogiepop. Speravo che almeno nell'ultimo episodio tutte le varie trame si unificassero, ma invece la serie prosegue con questa struttura fino alla fine, senza dare un finale esplicito, ed è soltante attraverso scene "insignificanti" che si scorgono i legami tra le varie storie e come sono incatenate tra loro. Esiste quindi una trama generale nascosta che si snoda tra i vari episodi autoconclusivi, ed è solo cogliendo gli avvenimenti comuni che si riesce a capire cosa sta accadendo in questa misteriosa città. In realtà, per essere compreso appieno, meriterebbe una seconda visione, in modo da sciogliere meglio l'intreccio, ma io personalmente non ce l'ho fatta, visto il ritmo lento che può appesantire, pur essendo una storia interessante.
La realizzazione tecnica è originale e allo stesso tempo un po' povera. Infatti il chara design mi è sembrato piuttosto approssimativo (come qualcuno ha affermato, è difficile distinguere i personaggi) e le animazioni durante le scene d'azione un po' scattose, ma il tutto è velato con aloni biancastri (o col buio), un effetto presente in tutta la serie che contribuisce ad aumentare lo stato di tensione e insieme copre questi difetti tecnici.
Ciò che è molto interessante sono i temi trattati. Penso che l'incontro con Boogiepop e i vari personaggi (come Manaka e Poom Poom) sia una metafora per trattare i temi di evoluzione, cambiamento, crescita e della memoria, quest'ultima vista come un morboso attaccamento al passato che non ci permette di andare avanti e crescere.
Da questo si capisce che, anche se velato dall'atmosfera horror, Boogiepop Phantom è un anime maturo, molto complicato, che sicuramente non apprezzerà che cerca una storia semplice, ma che merita una visione e una nota più che positiva.
Come tutti hanno detto, Boogiepop non ha una trama lineare o protagonisti fissi. In ogni puntata abbiamo davanti un nuovo eroe (se così si può definire), con spaccati di vita quotidiana e drammi interiori. Ognuno dei protagonisti narra il proprio dramma e il suo incontro con Boogiepop. Speravo che almeno nell'ultimo episodio tutte le varie trame si unificassero, ma invece la serie prosegue con questa struttura fino alla fine, senza dare un finale esplicito, ed è soltante attraverso scene "insignificanti" che si scorgono i legami tra le varie storie e come sono incatenate tra loro. Esiste quindi una trama generale nascosta che si snoda tra i vari episodi autoconclusivi, ed è solo cogliendo gli avvenimenti comuni che si riesce a capire cosa sta accadendo in questa misteriosa città. In realtà, per essere compreso appieno, meriterebbe una seconda visione, in modo da sciogliere meglio l'intreccio, ma io personalmente non ce l'ho fatta, visto il ritmo lento che può appesantire, pur essendo una storia interessante.
La realizzazione tecnica è originale e allo stesso tempo un po' povera. Infatti il chara design mi è sembrato piuttosto approssimativo (come qualcuno ha affermato, è difficile distinguere i personaggi) e le animazioni durante le scene d'azione un po' scattose, ma il tutto è velato con aloni biancastri (o col buio), un effetto presente in tutta la serie che contribuisce ad aumentare lo stato di tensione e insieme copre questi difetti tecnici.
Ciò che è molto interessante sono i temi trattati. Penso che l'incontro con Boogiepop e i vari personaggi (come Manaka e Poom Poom) sia una metafora per trattare i temi di evoluzione, cambiamento, crescita e della memoria, quest'ultima vista come un morboso attaccamento al passato che non ci permette di andare avanti e crescere.
Da questo si capisce che, anche se velato dall'atmosfera horror, Boogiepop Phantom è un anime maturo, molto complicato, che sicuramente non apprezzerà che cerca una storia semplice, ma che merita una visione e una nota più che positiva.