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Comincio con il premettere che si tratta di un anime yaoi e come tale consigliabile prevalentemente a un pubblico appassionato del genere. La categoria di appartenenza comporta ovviamente una serie di conseguenze, a cominciare dalla storia che, come molte volte nel caso di anime/manga yaoi più che shonen-ai, risulta in molti casi abbastanza inverosimile.
La trama verte intorno alla vita di tre coppie di ragazzi: il giovane studente universitario Misaki e il famoso scrittore Usami (da tutti chiamato Usagi) che costituiscono la coppia (junjou) romantica da cui l'anime prende il nome; seguono il dolce e ambizioso Nowaki e l'acido professore Hiroki (che rappresentano la "Junjou egoist") e infine Miyagi, professore collega di Hiroki, e Shinobu, giovanissimo liceale (la terza e ultima coppia, la "Junjou terrorist"). Le vicende corali di questi sei uomini si intrecciano in maniera delicata e sentimentale, con picchi d'inverosimiglianza decisamente elevati, ma che un qualunque appassionato del genere saprà perdonare.

E' certo improbabile che il piccolo universo di Junjou romantica sia popolato solo ed esclusivamente da uomini omosessuali, ma le vicende sono presentate con un tratto talmente delicato e, per l'appunto, romantico, da rappresentare una scusante sufficiente. Attenzione però, ciò non significa che non siano presenti questioni più problematiche, soprattutto in riferimento alla coppia Misaki/Usagi, con il primo che viene praticamente aggredito sessualmente dal secondo in occasione del loro primissimo incontro e anche in seguito, quando il destino lo costringerà a trasferirsi proprio a casa di Usagi. Ciò che rende il tutto estremamente sfumato, comunque, è l'atmosfera di fondo che attraversa l'anime, sempre gioiosa e attenta anche nei momenti più delicati: le "aggressioni" di cui sopra, dunque, non si configureranno del tutto come tali nel momento in cui Misaki, in fondo, si dimostrerà consenziente alle stesse. E questo perché, perla rara nel suo genere, Junjou romantica è un anime di ampio respiro che, dunque, consente uno sviluppo e una caratterizzazione anche psicologica dei personaggi. Assistiamo così con piacere al cammino di Misaki, dapprima diffidente, visto anche il traumatico esordio del suo rapporto con Usagi, poi sempre più conscio dei propri sentimenti, fino a scoprirsi innamorato dello scorbutico scrittore. Così come Usagi, uomo indipendente e tendenzialmente incline all'asocialità, comprende la gioia di avere qualcuno accanto, qualcuno da amare e proteggere, e lo fa a proprio modo, imparando pian piano, anche grazie all'ingenua quanto determinata presenza di Misaki, a mitigare gli eccessi del proprio carattere poco avvezzo al confronto con gli altri. La stessa cosa avviene per Hiroki e Nowaki, il primo chiuso ormai all'amore dopo la ferita subita a causa dell'amore non corrisposto per Usagi, suo amico d'infanzia, il secondo ancora giovane e irruento, con un passato difficile ma pieno di voglia di fare e di vivere. I due si incontrano casualmente e maturano insieme, imparando ad affrontare le piccole difficoltà della vita comune, imparando a superare l'egoismo che impediva loro di abbandonarsi del tutto ai propri sentimenti.

E infine Miyagi e Shinobu, la coppia meno presente nell'anime, ma non per questo meno interessante: Shinobu, viziato e impulsivo liceale, capirà cosa significa confrontarsi con il mondo adulto di Miyagi e quest'ultimo, dapprima giustamente incerto circa la sua relazione con il ragazzo, deciderà di dargli una possibilità, comprenderà che, forse, la maturità di una persona non risiede necessariamente nella sua età anagrafica.
Insomma, le varie storie di Junjou Romantica non fanno mancare nulla allo spettatore, tra colpi di scena e romanticismo, incertezze e tanta dolcezza, con momenti assolutamente divertenti, da commedia, che intervengono a spezzare la tensione laddove occorra. Junjou Romantica è un anime leggero, con atmosfere serene e sfumate, che lascia sempre intravedere alla spettatore la sicurezza che "tutto finirà bene". E' questo il miglior pregio di Junjou Romantica, al di là di un character design che può piacere o no, ma di certo rende problematico, almeno all'inizio, il riconoscimento e la distinzione dei personaggi, troppo simili l'uno all'altro.

Tutto sommato, però, si tratta di un prodotto imperdibile per gli amanti del genere e, perché no, anche per chi volesse accostarsi per la prima volta al mondo yaoi.
Le scene di sesso sono presenti, questo è da dire, ma a mio avviso non risultano mai eccessivamente esplicite e sono comunque contestualizzate in una storia di più ampio respiro. Non si tratta, per intenderci, di un Plot What Plot, anzi.
Consiglio dunque di lasciarsi trascinare nel tenero mondo di Junjou Romantica, a partire dalla sigla, coloratissima e spensierata che, da sola, sintetizza le cifre più significative dei 12, godibilissimi episodi della prima serie di quest'anime.