Recensione
Recensione di Hanatazaro
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<b>[ATTENZIONE! CONTIENE SPOILER]</b>
Non critico affatto l'idea di base. Il concetto di rendere in un film una parte consistente della trama di un manga può essere ottima, se ben fatta. Conosco e ho visto infatti prodotti eccellenti realizzati in questo modo come ad esempio "La leggenda di Hokuto", "La Leggenda di Raoul" o "Watchmen" di Zack Snyder. Al tempo stesso però ho visto anche prodotti pessimi. La cosa non è mai facile perché si tratta sempre di decidere cosa tenere e cosa togliere affinché il prodotto finale risulti accettabile.
Episode of Alabasta al riguardo potrei dunque definirlo "altalenante". Mi spiego un po' meglio. Il progetto in sé, bisogna ammetterlo, non è semplice perché come si è capito, si tratta di riassumere in un'ora e mezza (due forse sarebbero andate meglio, o forse sarebbero bastati anche dieci minuti in più) ben sei volumi di One Piece. E' quindi altalenante perché nel lavoro di scrematura il film si è cercato di tenere troppe cose di alcuni passaggi e troppo poche di altri. Prendendo infatti scene solo per un dovere di tenerle e senza approfondirle ha portato ad una semplificazione eccessiva del prodotto finale.
L'inizio ad esempio è eccellente, con un'ottima panoramica (anche se tridimensionale) su Alubarna che fa da introduzione all'ingresso in scena di Vivi (Bibi) sulla nave e al recupero di Mr.2. Ecco che qui si pone il problema di cui dicevo: la principessa sembra spuntata da nulla e per chi non conoscesse o non ricordasse la storia questo è un problema. Sarebbe stato opportuno ricordare che la ciurma in quel momento sta andando a combattere la Baroque Works per i soldi. Allo stesso modo, dire che lei aveva fatto precedentemente l'agente infiltrata avrebbe aiutato molto di più gli spettatori a capire che cosa sta accadendo. La stessa cosa vale per contemporaneamente il trucco contro Mr. Two, nome che a chi non avesse visto la saga non vuol dire assolutamente niente. Anche qui, almeno dare una vaga idea della gerarchia e dell'organizzazione della Baroque Works non avrebbe fatto male agli spettatori.
La stessa cosa si può dire per gli eventi successivi. Si sbarca e vengono tagliati Smoker, Ace, Mr.3, Nanohana, il deserto e Rainbase mentre invece ci si concentra troppo poco sul danno del paese. Se nel manga vengono spesso rimarcati i progetti della Baroque Works e lo stimolo alla guerra qui tutte queste cose vengono tolte. Sarebbe bastato dire un po' di più sulle città secche e aride e sulle devastazioni per rendere un po' meglio le motivazioni di Bibi e della ciurma. Questione di pochi minuti o pochi secondi, non di più.
A parte l'apparizione dal nulla di Chelotto e Ciglione (perfettamente tagliabili, per ciò a cui servono dopo) il film comincia a salire non appena appare magnificamente Crocodile. E' reso bene anche il duello Pell-Robin così comeil primo scontro tra Rufy e Crocodile, una delle migliori parti del film.
Poi ricomincia però purtroppo la discesa del film con l'arrivo ad Alubarna e con gli Officer Agents che vengono caratterialmente maltrattati. Sarebbero bastate un paio di battute per caratterizzare ciascuno di loro e invece si trovano con mezza battuta a testa. Senza considerare poi i tagli negli scontri: ovvio che non debbano procedere alla velocità dell'anime (anzi, meglio che non lo facciano) ma nel momento in cui dopo aver tagliato mezzo combattimento ci si trova con Miss Merry Christmas trasformata in talpa, con Mr. 4 che usa una mazza da baseball e un cane-fucile (neanche una parola su di loro), con Mr.2 trasformato in Nami per pestare Sanji, con Nami che usa tecniche di cui non conosce la funzione e, soprattutto, con Zoro che non riesce a tagliare Mr.1 (senza un solo riferimento al fatto che Mr.1 sia fatto d'acciaio), lo spettatore non può che rimanere disorientato e in uno stato di confusione.
Anche Karl, il papero, passa totalmente da uno stato di inutilità ad uno di importanza nel giro di una ventina di secondi, senza che sia stato quasi mai chiamato per nome.
In realtà si sarebbero potuti tranciare in tronco tutti i combattimenti con gli Officer Agents per concentrarsi solo su Rufy contro Crocodile. Se il loro terzo scontro è reso al meglio, l'assenza del secondo scontro si fa sentire così come il fatto che si dica che l'uncino è velenoso solo quando Rufy viene infilzato. Insomma, una visione così raffazzonata, anche per un esperto, rischia di essere troppo disordinata e poco divertente da vedere, anche perché in tal modo si perde molto del pathos generatosi prima dello scontro definitivo.
Al contrario il film è ben realizzato nella parte finale. Eccezionale la ripresentaziuone dei ricordi di Nico Robin, il banchetto, con Rufy che si mangia anche i piatti e Chopper e il saluto a Vivi che conclude la storia.
In definitiva, è un film che a me sembra rivolto a un pubblico che non solo conosce One Piece, ma che ha letto o visto la saga animata di Alabasta in televiosne e che se la ricorda abbastanza bene.
Come detto all'inizio è altalenante e oscilla principalmente tra il 6 e il 7,5 (per raggiungere l'8 in alcuni punti). Gli do dunque un 7, principalmente per il finale.
Non critico affatto l'idea di base. Il concetto di rendere in un film una parte consistente della trama di un manga può essere ottima, se ben fatta. Conosco e ho visto infatti prodotti eccellenti realizzati in questo modo come ad esempio "La leggenda di Hokuto", "La Leggenda di Raoul" o "Watchmen" di Zack Snyder. Al tempo stesso però ho visto anche prodotti pessimi. La cosa non è mai facile perché si tratta sempre di decidere cosa tenere e cosa togliere affinché il prodotto finale risulti accettabile.
Episode of Alabasta al riguardo potrei dunque definirlo "altalenante". Mi spiego un po' meglio. Il progetto in sé, bisogna ammetterlo, non è semplice perché come si è capito, si tratta di riassumere in un'ora e mezza (due forse sarebbero andate meglio, o forse sarebbero bastati anche dieci minuti in più) ben sei volumi di One Piece. E' quindi altalenante perché nel lavoro di scrematura il film si è cercato di tenere troppe cose di alcuni passaggi e troppo poche di altri. Prendendo infatti scene solo per un dovere di tenerle e senza approfondirle ha portato ad una semplificazione eccessiva del prodotto finale.
L'inizio ad esempio è eccellente, con un'ottima panoramica (anche se tridimensionale) su Alubarna che fa da introduzione all'ingresso in scena di Vivi (Bibi) sulla nave e al recupero di Mr.2. Ecco che qui si pone il problema di cui dicevo: la principessa sembra spuntata da nulla e per chi non conoscesse o non ricordasse la storia questo è un problema. Sarebbe stato opportuno ricordare che la ciurma in quel momento sta andando a combattere la Baroque Works per i soldi. Allo stesso modo, dire che lei aveva fatto precedentemente l'agente infiltrata avrebbe aiutato molto di più gli spettatori a capire che cosa sta accadendo. La stessa cosa vale per contemporaneamente il trucco contro Mr. Two, nome che a chi non avesse visto la saga non vuol dire assolutamente niente. Anche qui, almeno dare una vaga idea della gerarchia e dell'organizzazione della Baroque Works non avrebbe fatto male agli spettatori.
La stessa cosa si può dire per gli eventi successivi. Si sbarca e vengono tagliati Smoker, Ace, Mr.3, Nanohana, il deserto e Rainbase mentre invece ci si concentra troppo poco sul danno del paese. Se nel manga vengono spesso rimarcati i progetti della Baroque Works e lo stimolo alla guerra qui tutte queste cose vengono tolte. Sarebbe bastato dire un po' di più sulle città secche e aride e sulle devastazioni per rendere un po' meglio le motivazioni di Bibi e della ciurma. Questione di pochi minuti o pochi secondi, non di più.
A parte l'apparizione dal nulla di Chelotto e Ciglione (perfettamente tagliabili, per ciò a cui servono dopo) il film comincia a salire non appena appare magnificamente Crocodile. E' reso bene anche il duello Pell-Robin così comeil primo scontro tra Rufy e Crocodile, una delle migliori parti del film.
Poi ricomincia però purtroppo la discesa del film con l'arrivo ad Alubarna e con gli Officer Agents che vengono caratterialmente maltrattati. Sarebbero bastate un paio di battute per caratterizzare ciascuno di loro e invece si trovano con mezza battuta a testa. Senza considerare poi i tagli negli scontri: ovvio che non debbano procedere alla velocità dell'anime (anzi, meglio che non lo facciano) ma nel momento in cui dopo aver tagliato mezzo combattimento ci si trova con Miss Merry Christmas trasformata in talpa, con Mr. 4 che usa una mazza da baseball e un cane-fucile (neanche una parola su di loro), con Mr.2 trasformato in Nami per pestare Sanji, con Nami che usa tecniche di cui non conosce la funzione e, soprattutto, con Zoro che non riesce a tagliare Mr.1 (senza un solo riferimento al fatto che Mr.1 sia fatto d'acciaio), lo spettatore non può che rimanere disorientato e in uno stato di confusione.
Anche Karl, il papero, passa totalmente da uno stato di inutilità ad uno di importanza nel giro di una ventina di secondi, senza che sia stato quasi mai chiamato per nome.
In realtà si sarebbero potuti tranciare in tronco tutti i combattimenti con gli Officer Agents per concentrarsi solo su Rufy contro Crocodile. Se il loro terzo scontro è reso al meglio, l'assenza del secondo scontro si fa sentire così come il fatto che si dica che l'uncino è velenoso solo quando Rufy viene infilzato. Insomma, una visione così raffazzonata, anche per un esperto, rischia di essere troppo disordinata e poco divertente da vedere, anche perché in tal modo si perde molto del pathos generatosi prima dello scontro definitivo.
Al contrario il film è ben realizzato nella parte finale. Eccezionale la ripresentaziuone dei ricordi di Nico Robin, il banchetto, con Rufy che si mangia anche i piatti e Chopper e il saluto a Vivi che conclude la storia.
In definitiva, è un film che a me sembra rivolto a un pubblico che non solo conosce One Piece, ma che ha letto o visto la saga animata di Alabasta in televiosne e che se la ricorda abbastanza bene.
Come detto all'inizio è altalenante e oscilla principalmente tra il 6 e il 7,5 (per raggiungere l'8 in alcuni punti). Gli do dunque un 7, principalmente per il finale.