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Signore e signori siamo di fronte a un’altra impresa della nostra bella Hinako, che, dopo aver sculettato copiosamente per noi nel primo one shot da lei interpretato, ora è davvero stanca e quindi dorme. Quarantacinque minuti di produzione in cui lei è sveglia per dieci. Del resto lo stesso titolo lo annuncia. Sleeping whit Hinako non ha trama e possiamo spezzarlo in tre parti. L’introduzione, in cui la nostra eroina si appresta ad andare a dormire; il sonno, di cui parleremo più avanti; e i vari consigli che Hinako vi dà in forma di sogni o al risveglio mattutino. Consigli per altro inutili.

Parliamo di questo suo dormire, fulcro nevralgico di quest’opera. Hinako vi parla direttamente, poi si assopisce e finalmente si addormenta, dando l’impressione allo spettatore di essere accanto a lei. Il realismo sonoro è molto curato, sospiri, mugugni e il lento respiro di lei addormentata. Perché? A mio parere perché qua non si parla neppure di ecchi. Questo prodotto è destinato a una ristretta cerchia di consumatori che si portano, scusate l’eufemismo, letteralmente a letto la tv. Non vi è altro uso, non vi è altra spiegazione a questa produzione se non quella d'illudere lo spettatore di avere davvero Hinako accanto, illusione, a mio avviso, parecchio effimera. Eppure nella cupa disperazione della solitudine di milioni di hikikomori (e non solo), questa Hinako addormentata, così docile, così indifesa, si specchia nell’anima di chi ha bisogno di lei per sedare questo senso di vuoto che morde dallo stomaco. Vorrei davvero trovare il modo di smentirmi, riuscire a concepire un altro motivo per cui quest'anime (se vogliamo proprio definirlo tale) è stato realizzato, eppure non ci riesco.

La realizzazione tecnica è terribile. Niente luce, niente ombra, niente animazione per trenta minuti. Un riciclaggio delle stesse scene in cui la bella Hinako viene ripresa sotto varie inquadrature nel suo sonno, inquadrature che mettono in risalto la sua biancheria e le sue forme burrose. Sono sincero, non l’ho visto tutto, ho saltellato qua e là dopo i primi cinque snervanti minuti di ronfate. Non credo però di essere in errore se dico che il piattume dell’animazione è omogeneo dall’inizio alla fine. Colore privo di sfumature, sonoro apprezzabile, musica irritante quando presente.
Eppure non me la sento di stroncare del tutto questa produzione. Non me la sento perché sono convinto che Sleeping with Hinako non sia rivolto a me, ma a un pubblico ben diverso. Come ho trovato noiosa lei, troverei noioso e irritante un maho-shojo kodomo, eppure alle bambine piacciono questi anime. Quindi lasciamo che sia il suo pubblico a parlare, io le concedo il sei politico.