Recensione
Ergo Proxy
7.0/10
Nella claustrofobica "città" di Romdo si sviluppa una vicenda decisamente intricata ma allo stesso tempo coinvolgente, nonostante qualche forzatura che poteva essere evitata.
La trama viene incontro al palato fine di chi è stanco della solita minestra riscaldata; lo fa tuttavia in maniera incompleta, fermandosi sul più bello, quando nutrire l'interesse dello spettatore dovrebbe essere il fine principale, mentre invece la storia si avvolge su stessa rincorrendo concetti metafisici e astrazioni filosofiche forse un po' eccessive e ridondanti. Questi concetti tuttavia sono parte integrante della storia e, quando necessari, la rendono sofisticata e comunque fruibile.
Non è però questo il problema principale, quanto più alcuni episodi centrali lenti, soporiferi.
L'inizio promette davvero bene sia per i contenuti che per l'animazione, davvero bella nei primi episodi, seppure un po' sottotono successivamente, anche se stiamo parlando di un'anime dall'elevata qualità tecnica.
Ottima è la regia nelle scene d'azione, poche ma buone, e buona è la caratterizzazione dei personaggi, ma è un po' campata in aria la resa di alcuni comprimari, che molto avrebbero dovuto dare alla storia ma poco riescono a fare.
La colonna sonora è azzeccatissima e aggiunge una bella nota positiva al tutto.
La parte centrale potrebbe rendere migliore il finale, che invece deve affrettarsi a spiegare quanto è stato lasciato insoluto in precedenza, in parte con delle scelte azzeccate in parte troppo velocemente, lasciando alcuni particolari senza risposta.
Nel complesso parliamo di un anime che forse si prende troppo sul serio, ma che è sicuramente da vedere se si ha voglia di qualcosa di accattivante. Peccato per i troppi spunti non assecondati e per la lentezza nella parte centrale, altrimenti il giudizio sarebbe stato ben più benevolo.
La trama viene incontro al palato fine di chi è stanco della solita minestra riscaldata; lo fa tuttavia in maniera incompleta, fermandosi sul più bello, quando nutrire l'interesse dello spettatore dovrebbe essere il fine principale, mentre invece la storia si avvolge su stessa rincorrendo concetti metafisici e astrazioni filosofiche forse un po' eccessive e ridondanti. Questi concetti tuttavia sono parte integrante della storia e, quando necessari, la rendono sofisticata e comunque fruibile.
Non è però questo il problema principale, quanto più alcuni episodi centrali lenti, soporiferi.
L'inizio promette davvero bene sia per i contenuti che per l'animazione, davvero bella nei primi episodi, seppure un po' sottotono successivamente, anche se stiamo parlando di un'anime dall'elevata qualità tecnica.
Ottima è la regia nelle scene d'azione, poche ma buone, e buona è la caratterizzazione dei personaggi, ma è un po' campata in aria la resa di alcuni comprimari, che molto avrebbero dovuto dare alla storia ma poco riescono a fare.
La colonna sonora è azzeccatissima e aggiunge una bella nota positiva al tutto.
La parte centrale potrebbe rendere migliore il finale, che invece deve affrettarsi a spiegare quanto è stato lasciato insoluto in precedenza, in parte con delle scelte azzeccate in parte troppo velocemente, lasciando alcuni particolari senza risposta.
Nel complesso parliamo di un anime che forse si prende troppo sul serio, ma che è sicuramente da vedere se si ha voglia di qualcosa di accattivante. Peccato per i troppi spunti non assecondati e per la lentezza nella parte centrale, altrimenti il giudizio sarebbe stato ben più benevolo.