Recensione
Planetes
10.0/10
Sono rimasto davvero sorpreso da questo anime, assolutamente una perla dell'animazione degli ultimi anni.
Tratto dall'ottimo manga, suo omonimo, racconta le gesta di un gruppo di raccoglitori di detriti nello spazio, in un futuro non troppo lontano decisamente realistico in tutto e per tutto.
Questa è stata, parer mio, una delle prime scelte azzeccate nella storia, visto che si è fatto riferimento non all'eccellenza, ma piuttosto all'enfatizzazione del ruolo fondamentale di chi lavora dietro le quinte e che non sempre viene apprezzato come si dovrebbe.
I personaggi sono ottimamente caratterizzati, finanche gli oggetti materiali entrano a far parte dei protagonisti. La DS12, poi ribattezzata ToyBox, o il capolavoro dell'industria aerospaziale, la Von Braun, sono delle entità a sé, portatrici di gioie e dolori.
Nel corso delle 26 puntate più che lo sviluppo di una storia che mira ad un finale ben preciso, ci appassioneremo sempre più alle vicende dei numerosi protagonisti. Queste ci coinvolgeranno trattando temi più e meno impegnati che spaziano dalla semplice convivenza di un gruppo di colleghi, all'amicizia; dall'annoso problema del fumo al ben più assillante problema del terrorismo, fino alla riflessione sulle conseguenze dell'eccessiva evoluzione tecnologica, con i suoi pro e i suoi contro.
L'animazione è decisamente ben curata, la colonna sonora si sposa alla perfezione con ogni singola scena ed incalza nel crescendo dell'evoluzione psicologica dei singoli personaggi, ognuno dei quali, man mano, apprenderà le lezioni della vita maturando con esse.
La cura dei particolari è elevata e questo rende ancor più realistica tutta la vicenda, la quale nell'anime si presenta parzialmente diversa da quanto raccontato nel manga. Ques'ultimo aspetto è un motivo in più per affermare con fermezza che l'anime è assolutamente imperdibile.
Tratto dall'ottimo manga, suo omonimo, racconta le gesta di un gruppo di raccoglitori di detriti nello spazio, in un futuro non troppo lontano decisamente realistico in tutto e per tutto.
Questa è stata, parer mio, una delle prime scelte azzeccate nella storia, visto che si è fatto riferimento non all'eccellenza, ma piuttosto all'enfatizzazione del ruolo fondamentale di chi lavora dietro le quinte e che non sempre viene apprezzato come si dovrebbe.
I personaggi sono ottimamente caratterizzati, finanche gli oggetti materiali entrano a far parte dei protagonisti. La DS12, poi ribattezzata ToyBox, o il capolavoro dell'industria aerospaziale, la Von Braun, sono delle entità a sé, portatrici di gioie e dolori.
Nel corso delle 26 puntate più che lo sviluppo di una storia che mira ad un finale ben preciso, ci appassioneremo sempre più alle vicende dei numerosi protagonisti. Queste ci coinvolgeranno trattando temi più e meno impegnati che spaziano dalla semplice convivenza di un gruppo di colleghi, all'amicizia; dall'annoso problema del fumo al ben più assillante problema del terrorismo, fino alla riflessione sulle conseguenze dell'eccessiva evoluzione tecnologica, con i suoi pro e i suoi contro.
L'animazione è decisamente ben curata, la colonna sonora si sposa alla perfezione con ogni singola scena ed incalza nel crescendo dell'evoluzione psicologica dei singoli personaggi, ognuno dei quali, man mano, apprenderà le lezioni della vita maturando con esse.
La cura dei particolari è elevata e questo rende ancor più realistica tutta la vicenda, la quale nell'anime si presenta parzialmente diversa da quanto raccontato nel manga. Ques'ultimo aspetto è un motivo in più per affermare con fermezza che l'anime è assolutamente imperdibile.