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10.0/10
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Come non dare 10 a questa splendida opera? "Mononoke" è decisamente uno degli anime che mi ha colpito di più, fra tutti quelli che ho visto.
Di sicuro la trama non è usuale: un farmacista senza nome, che però dimostra di essere molto più di ciò che dice, viaggia alla ricerca di mononoke per... esorcizzarli? No, non solo, lui scava nel passato di questi demoni per capire come si sono formati, quali sono state le cause che hanno provocato la nascita di un Umi Bozu, di un Noppera Bou, di un Bakeneko o quel che sia. Una specie di Kogoro Akechi, o uno Sherlock Holmes nipponico dei tempi passati, dotato di una freddezza e di un coraggio che non ha per talento naturale, ma ha acquisito grazie alla sua profonda conoscenza della natura demoniaca.

Come dire che il disegno non è fantastico? I paesaggi, o meglio, gli interni prima di tutto: sono ricchi di particolari, con una precisione maniacale per i dettagli, si potrebbe dire. L'anime si basa in parte anche su questo, e gli sfondi senza dubbio fanno risaltare il contesto di tutte le vicende che vi si svolgono.
I personaggi sono altrettanto particolari. Il farmacista, prima di tutti (Kusuriuri in giapponese). Un semplice essere umano non può di sicuro avere delle orecchie così, e una freddezza così "inumana", appunto. Ma d'altra parte un demone non può essere, dato che li combatte. O meglio, cerca di eliminare la negatività e la follia della loro mente. Chissà, potrebbe anche cercare di dare la pace ad anime tormentate dalla vendetta. Ma non lo sapremo mai ciò che quell'uomo è in realtà, ed è proprio questo uno degli aspetti che dà maggior fascino alla storia.

Anche il resto dei personaggi è molto particolare, sebbene sia ben lontano dall'aspetto del farmacista. Oltre a quest'ultimo, l'unico personaggio che appare più di una volta nel corso delle varie storie dell'anime è Kayo/Chiyo, la domestica, che appare anche negli ultimi tre episodi della serie precedente, Ayakashi (in particolare, nel Bakeneko arc). Lei è un po' l'elemento comico, che sdrammatizza il contesto serio delle vicende in cui è presente.
I demoni, eh, come dimenticarseli! Sono rappresentati in modo inusuale, con un modo di pensare completamente diverso da quello a cui siamo abituati. E il farmacista, grazie alla sua esperienza, mano a mano che le storie vanno avanti trova sempre più indizi per risalire alla Verità e al Rimpianto (Makoto e Kotowari in giapponese) che hanno portato alla loro nascita.
Un bel 10 pieno, meritatissimo!