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<b>ATTENZIONE! CONTIENE SPOILER!</b>

Miseria e povertà fanno da sfondo nella Francia d’inizio XIX secolo. Una ragazza madre, Fantine, insieme alla sua piccola bambina Cosette, decide di lasciare Parigi per provare a cercare un lavoro in qualche paese vicino.
Arrivano cosi a Montreuil, dove incontrano la famiglia Thenardiers che gestisce una locanda.
In apparenza buoni e generosi ma in realtà interessati solo a guadagnare dei soldi, i Thenardiers si offrono di ospitare la piccola Cosette. Fantine, ben sapendo che le sarebbe difficile trovare un lavoro portando con sé la bambina, accetta a malincuore con la promessa d'inviare dei soldi per il mantenimento della bambina non appena si sarà sistemata.
Non appena Fantine parte, la signora Thenardiers mette la piccola Cosette a lavorare come sguattera. Senza lontanamente immaginare quello che accade alla sua bambina, la madre arriva a Montfermeil dove trova lavora in una fabbrica. La speranza di poter un giorno riabbracciare Cosette cresce finché improvvisamente si ritrova di nuovo senza lavoro e senza nemmeno i soldi per mangiare.

Prodotta dalla Nippon Animation, quest'adattamento de "I Miserabili" di Victor Hugo presenta temi come il lavoro minorile già affrontati negli altri lavori del WMT.
Cosette, una bambina allegra e generosa, ci viene presentata come una piccola Cenerentola (dorme anche in un camino) succube dei soprusi della signora Thenardiers e delle sue due figlie Eponine e Azelma. Soprusi che passano dall'obbligarla a fare i lavori più umili fino ad arrivare a prenderla a bastonate. Unico suo appoggio è Gavroche, figlio minore dei Thenardiers, considerato dalla sua famiglia quasi come un peso, e che Cosette è costretta ad allevare.
Situazione simile per umiliazioni e sfruttamenti ma, senza nessuno su cui poter contare, vive invece sua madre Fantine.
Al suo già difficile stato di ragazza madre che è stata costretta ad affidare sua figlia a degli sconosciuti, si aggiungono le invidie delle altre donne della fabbrica dove trova lavoro e una serie di sventure che la porteranno alla morte.

Pur essendo dedicato ai più piccoli, in quest’adattamento non ci sono filtri di nessun genere. L’intera triste vicenda viene raccontata senza alcun risparmio anche nelle scene più dure: ammetto di aver pensato, nella scena in cui la signora Thenardiers prende a bastonate Cosette, che la uccidesse sul serio.
I "miserabili" lottano contro un destino avverso e questo lottare spesso nemmeno basta. Molti sono quelli che muoiono sulla strada, così come molti sono quelli che non ce la fanno e abbandonano. Nessun cambiamento a opera di una misteriosa forza divina. Anche il pentimento dei cattivi arriva solo quando toccano il fondo o vengono irrimediabilmente messi di fronte alla dura e triste realtà.

I disegni sono in pieno stile WMT, semplice e diretto ma comunque curato soprattutto nelle espressioni dei protagonisti, atte ad esaltare i sentimenti che, giusti o sbagliati che siano, la fanno da padrone in quest’anime. Stesso discorso vale per la colonna sonora, composta per accompagnare e fare risaltare ancora di più le vicende. Essa che ha i suoi punti di maggior forza nelle due sigle interpretate da Yuki Saito.
In definitiva, Les Miserables: Shoujo Cossette è un prodotto di ottima fattura, nel complesso, che può vantare anche un adattamento italiano ben realizzato.