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7.0/10
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Najimi viene convinta dall’amica Tsuyuri ad accompagnarla a una convention di Doujin, dove quest’ultima presenta un manga da lei disegnato. Una volta lì, Najimi viene a conoscenza delle possibilità di guadagno che questo mercato offre e decide di far fortuna proprio creando doujinshi.
Vi aspettate la descrizione di particolari minuziosi sul disegno o l’uso di strumenti e complesse tecniche? Beh, nulla di tutto ciò! Doujin Work tratta piuttosto di un divertente “viaggio” attorno ai Doujin e alla creazione di manga amatoriali al quale si aggiungono, man mano, altri bizzarri personaggi che ruotano attorno a quest’universo: il noto autore di doujin Justice, accompagnato dalla piccola ed enigmatica Sora; “l’eterna” rivale di Najimi, Nido; e lo strambo Hoshi.

Nel corso degli episodi si gioca su doppi sensi e simpatici fraintendimenti a carattere sessuale. Spesso il tutto è manovrato dall’abile, quanto minuta e carina Tsuyuri che, pur non essendo la protagonista, è forse il personaggio più simpatico e particolare dell’anime (capirete di cosa parlo fin dal primo episodio!). Tsuyuri sa, infatti, mettere in imbarazzo con estrema semplicità gli altri personaggi e far credere che esistano situazioni e relazioni – a volte compromettenti – ma in realtà inesistenti.

La grafica non è eccezionale, gli sfondi rimangono spesso fissi e scarni, ma quello che in realtà è solitamente un difetto, in questo caso si presenta come uno dei punti di forza di Doujin Work, che gioca su semplicità e leggerezza senza prendersi, e farsi prendere, troppo sul serio. Aspettatevi quindi un anime che seppur nella sua brevità (12 episodi dalla durata di 14 minuti circa, opening ed ending comprese) sa fare ridere e divertire. Consigliatissimo.