Recensione
Senza dubbio un classico e probabilmente un dolce ricordo d'infanzia... ma Johnny io non lo posso proprio perdonare! Indeciso cronico, e sembra che il suo "grande potere" sia solo quello di creare incomprensioni con la I maiuscola! Credo che abbiate già capito, triangolo amoroso a tutti gli effetti, lui, lei infantile e e l'altra matura e consapevole, chi sceglirà mai il bel principe azzurro?
Altre cose che demoralizzano ancor di più la serie sono forse anche traduzioni, doppiaggi, censure e adattamenti italiani. Ciò che invece lo risolleva un po' sono la grafica e la co-protagonista, Madoka. Quest'ultima è forse il personaggio meglio riuscito di tutta la storia, la canzoncina di Cristina D' Avena "È quasi magia Johnny", ma spesso chi la canticchia pensa per primo alla ragazza dai lunghi capelli scuri dal carattere forte e trasgressivo.
La storia è di per sé interessante, di personaggi ce n'è in abbondanza, ma nessuno sembra riuscire ad emergere, rimanendo sfocati di fronte all'importanza dei sentimenti di Johnny che, un po' pressato dall'asfissiante Hikaru,, un po' sempre insicuro, non riesce mai a confessarli a Madoka. Ecco, potremo definirlo un anime dove più che alla storia si è data importanza ai personaggi, molte volte anche nel loro essere stereotipati, lo stesso protagonista mi ha fatto riflettere più volte: bravo ragazzo attento ai sentimenti altrui o egoista pluri indeciso?
Ah già, quasi dimenticavo, un pluri indeciso, ma "quando a Johnny va, che strane cose fa, lui può spostare tutto col pensiero": un grande potere, ma di per sé del tutto inutile ai fini della trama, e quasi o del tutto inutile per la conquista dell'amata.
Altre cose che demoralizzano ancor di più la serie sono forse anche traduzioni, doppiaggi, censure e adattamenti italiani. Ciò che invece lo risolleva un po' sono la grafica e la co-protagonista, Madoka. Quest'ultima è forse il personaggio meglio riuscito di tutta la storia, la canzoncina di Cristina D' Avena "È quasi magia Johnny", ma spesso chi la canticchia pensa per primo alla ragazza dai lunghi capelli scuri dal carattere forte e trasgressivo.
La storia è di per sé interessante, di personaggi ce n'è in abbondanza, ma nessuno sembra riuscire ad emergere, rimanendo sfocati di fronte all'importanza dei sentimenti di Johnny che, un po' pressato dall'asfissiante Hikaru,, un po' sempre insicuro, non riesce mai a confessarli a Madoka. Ecco, potremo definirlo un anime dove più che alla storia si è data importanza ai personaggi, molte volte anche nel loro essere stereotipati, lo stesso protagonista mi ha fatto riflettere più volte: bravo ragazzo attento ai sentimenti altrui o egoista pluri indeciso?
Ah già, quasi dimenticavo, un pluri indeciso, ma "quando a Johnny va, che strane cose fa, lui può spostare tutto col pensiero": un grande potere, ma di per sé del tutto inutile ai fini della trama, e quasi o del tutto inutile per la conquista dell'amata.