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8.0/10
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Bello. E difficile da capire. Confesso che prima di capirlo sul serio ho dovuto rivederlo tutto due volte.
Angel Beats! l'ho scoperto per puro caso, dopo avere letto molte recensioni, quasi tutte entusiastiche, e vedendo che erano solo 13 episodi ho pensato "perché no?"

Devo dire che non me ne sono pentita, l'idea in effetti è davvero ottima, consiste in una sorta di limbo, in cui le anime di adolescenti non ancora in grado di accettare la propria infelice sorte terrena hanno la possibilità di vivere i sogni e le esperienze di cui sono stati privati in vita prima di potere passare oltre, ed è decisamente originale. Per non parlare poi dell'idea di un gruppo di anime che decide di ribellarsi a Dio con lo scopo di ottenere un "risarcimento", o quanto meno una spiegazione, per il triste destino al quale li ha condannati; un appassionato (o, nel mio caso, appassionata) di anime non può non esserne incuriosito.

Oltre a una trama potenzialmente fantastica, concorrono a rendere Angel Beats! un piccolo capolavoro anche una grafica eccellente, priva di quegli "alti e bassi" di qualità che capita di trovare in molti anime, e una colonna sonora a mio parere fantastica, sia per quanto riguarda le due sigle sia le canzoni cantate dalle Girls DeMo.

Purtroppo però mi vedo costretta a sottolineare, come molti prima di me, il difetto più grande della serie: la durata. Tredici episodi sono decisamente troppo pochi per sviluppare una trama così complessa, e soprattutto per dare il giusto rilievo a tutti i personaggi, che non sono certo pochi. Fatta eccezione per i personaggi principali come Otonashi, Yurippe o Tenshi, degli altri si sa poco o niente. Chi erano nella loro vita terrena? Come sono morti? Cosa li ha spinti ad intraprendere questa lotta contro Dio? Nulla viene detto, nulla viene spiegato, e questo è un vero peccato: sarebbe bastato qualche episodio in più per dare alla storia quel senso di completezza che in questo modo, secondo me, non ha.
E' anche vero però che gira voce che sia in cantiere una seconda stagione; personalmente spero che si tratti, più che di un seguito, di un approfondimento sulle vite dei personaggi prima della loro morte, che contribuirebbe ad arricchire la trama, che il tal modo acquisirebbe quel senso di completezza di cui parlavo prima.

<b>Attenzione! Contiene spoiler!</b>
Peccato per il finale, un po' troppo sdolcinato per i miei gusti: va bene che Otonashi abbia aspettato Kanade per tutto questo tempo per la questione del cuore e tutto il resto, ma c'era proprio bisogno che si mettesse a piangere in quel modo? Doveva proprio esserci quel momento così tristemente shoujo, con lui che la abbraccia e le ripete "Ti amo, non lasciarmi" eccetera eccetera? Mi puzza un po' di fanservice, molto più della somiglianza fra Yurippe e Haruhi Suzumiya, talmente evidente che più che una copiatura mi è sembrato un omaggio.
<b>Fine spoiler</b>

Perplessità sul finale a parte, quest'anime, dopo averlo opportunamente riguardato una seconda volta, mi è davvero piaciuto, a dispetto della mia prima impressione, che era stata più negativa che positiva.