Recensione
Clannad - After Story
10.0/10
Tutto sommato è stato... straordinario
Per fortuna sono una persona ragionevole e gli do un 10, ma siccome sono fin troppo ragionevole, ero tentato di dargli 4 appena lo finii. Perchè? Ve lo dico dopo.
Clannad - After Story è il sequel dell'omonimo Clannad, di produzione dell'accoppiata Key-Kyoto Animation, binomio che ha preso posto nel mio cuore per avermi dato, insieme a Clannad, anche Angel Beats!, Kanon ed Air.
L'After Story vede Okazaki, Nagisa e gli altri personaggi uscire dal mondo scolastico ed entrare in quello lavorativo, e in particolare è basato sullo sviluppo del rapporto tra i due protagonisti principali, evoluzione che porterà tanta gioia quanto dolore.
<b>Da qui in poi saranno presenti spoiler</b>
Clannad - After Story è un anime drammatico-sentimetale che concentra la sua parte drammatica dalla seconda metà della serie in poi, e sebbene finisca con un apparente lietofine ho avuto abbastanza motivi per pensare che di lietofine non si trattasse da essere tentato di dargli un votaccio. Farmi letteralmente schiumare dall'episodio 16 fino alla fine non è il modo migliore per un anime di entrare nelle mie grazie. E pensare che la morte di Nagisa non è stata nemmeno la sola coltellata al cuore che ho dovuto sopportare, dato che in seguito ne sono arrivate altre due. In particolare, rivedere a che livello aghiacciante di malinconia arrivi quest'anime nell'episodio 20 mi fa stare male.
In Okazaki poi si viene a creare una situazione psicologica a dir poco tragica, che dicendola molto in breve è causata dal fatto che non è riuscito a proteggere Nagisa, che non è riuscito a essere un padre per Ushio, la loro figlia, il personaggio più dolce che si sia mai visto, praticamente fino a poco tempo prima della loro morte (eh sì, quella di Nagisa evidentemente non bastava) e dal fatto che ora è quasi portato a rimpiangere il suo incontro con Nagisa; qui si crea la sua visione della vita, che io stesso condivido:
"La vita è dolore, e ciò che c'è di bello e che ci rende felici ci è dato in modo che, una volta portatoci via, ci faccia soffire ancora di più".
E ora starete pensando che io la stia facendo troppo lunga dato che alla fine tutto si risolve per il meglio. _Ma come si risolve? Attraverso quello che mi piace chiamare "artificio delle luci", che gli permettono di cambiare il passato nel momento in cui comunque riconosce che l'avere incontrato Nagisa è stata la sua gioia più grande, e che quindi non lo rimpiangerà mai.
Bene, questo è stato il contentino. Se non mi sbaglio però per un terzo della serie ho visto uno svolgimento drammatico che lui, anche nel lietofine, ricorda ancora. Questo per me non è un lietofine, non può esserlo completamente.
Ciò che ho avuto quindi dalla visione di questa seconda serie non sono state emozioni felici, ma più il contrario, ho visto esattamente tutto ciò che non avrei voluto vedere.
Ma la loro intensità mi ha fatto capire quanto Clannad mi sia entrato nel cuore, e un anime che mi tocca così non può che meritarsi un 10 da parte mia, e voglio finire la recensione con un omaggio speciale per l'opening, per l'ending - che qui non è una sigla vera e propria, quindi omaggio anche al comparto sonoro in generale, insieme a quello tecnico - e per la storia parallela tra Ushio e Okazaki.
Per fortuna sono una persona ragionevole e gli do un 10, ma siccome sono fin troppo ragionevole, ero tentato di dargli 4 appena lo finii. Perchè? Ve lo dico dopo.
Clannad - After Story è il sequel dell'omonimo Clannad, di produzione dell'accoppiata Key-Kyoto Animation, binomio che ha preso posto nel mio cuore per avermi dato, insieme a Clannad, anche Angel Beats!, Kanon ed Air.
L'After Story vede Okazaki, Nagisa e gli altri personaggi uscire dal mondo scolastico ed entrare in quello lavorativo, e in particolare è basato sullo sviluppo del rapporto tra i due protagonisti principali, evoluzione che porterà tanta gioia quanto dolore.
<b>Da qui in poi saranno presenti spoiler</b>
Clannad - After Story è un anime drammatico-sentimetale che concentra la sua parte drammatica dalla seconda metà della serie in poi, e sebbene finisca con un apparente lietofine ho avuto abbastanza motivi per pensare che di lietofine non si trattasse da essere tentato di dargli un votaccio. Farmi letteralmente schiumare dall'episodio 16 fino alla fine non è il modo migliore per un anime di entrare nelle mie grazie. E pensare che la morte di Nagisa non è stata nemmeno la sola coltellata al cuore che ho dovuto sopportare, dato che in seguito ne sono arrivate altre due. In particolare, rivedere a che livello aghiacciante di malinconia arrivi quest'anime nell'episodio 20 mi fa stare male.
In Okazaki poi si viene a creare una situazione psicologica a dir poco tragica, che dicendola molto in breve è causata dal fatto che non è riuscito a proteggere Nagisa, che non è riuscito a essere un padre per Ushio, la loro figlia, il personaggio più dolce che si sia mai visto, praticamente fino a poco tempo prima della loro morte (eh sì, quella di Nagisa evidentemente non bastava) e dal fatto che ora è quasi portato a rimpiangere il suo incontro con Nagisa; qui si crea la sua visione della vita, che io stesso condivido:
"La vita è dolore, e ciò che c'è di bello e che ci rende felici ci è dato in modo che, una volta portatoci via, ci faccia soffire ancora di più".
E ora starete pensando che io la stia facendo troppo lunga dato che alla fine tutto si risolve per il meglio. _Ma come si risolve? Attraverso quello che mi piace chiamare "artificio delle luci", che gli permettono di cambiare il passato nel momento in cui comunque riconosce che l'avere incontrato Nagisa è stata la sua gioia più grande, e che quindi non lo rimpiangerà mai.
Bene, questo è stato il contentino. Se non mi sbaglio però per un terzo della serie ho visto uno svolgimento drammatico che lui, anche nel lietofine, ricorda ancora. Questo per me non è un lietofine, non può esserlo completamente.
Ciò che ho avuto quindi dalla visione di questa seconda serie non sono state emozioni felici, ma più il contrario, ho visto esattamente tutto ciò che non avrei voluto vedere.
Ma la loro intensità mi ha fatto capire quanto Clannad mi sia entrato nel cuore, e un anime che mi tocca così non può che meritarsi un 10 da parte mia, e voglio finire la recensione con un omaggio speciale per l'opening, per l'ending - che qui non è una sigla vera e propria, quindi omaggio anche al comparto sonoro in generale, insieme a quello tecnico - e per la storia parallela tra Ushio e Okazaki.