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Reputo Aoi Bungaku l'armonica unione tra letteratura e arte. E', a mio parere, tra gli anime migliori che ci siano in circolazione. Considerando che è una raccolta di archi di episodi tratti da opere letterarie, sarebbe opportuno considerare e valutarli uno a uno per potere dare un giudizio complessivo più preciso.
Dunque le opere sono complessivamente sei.

1) “Non più umano” è un romanzo di Dazai Osamu.
Si potrebbe collocare in un genere prettamente psicologico e ora capiremo il motivo. Il titolo stesso suggerisce una specie di metamorfosi kafkiana in cui un uomo perde a poco a poco la sua umanità.
Egli la perde per diversi motivi:
a) non riesce a esaudire i propri sogni, non avvicinandosi neanche al loro realizzazione;
b) non ha la possibilità di agire perché molto spaventato dalle reazioni e dai pregiudizi della gente, in particolar modo da suo padre;
c) rappresenta per alcune persone l'offesa della loro reputazione;
d) sente che anche il suo più grande talento di artista muore poco a poco sia perché non gli dà il pane quotidiano (per lui questo punto era essenziale, perché secondo suo padre “Coloro che da adulti non sanno guadagnare soldi da soli, non sono più umani”) sia perché non trova altre aspirazioni.
e) sente di non vivere più all'interno di una società, ma si isola sempre di più alla sua personalità definita mostro, intesa non come malvagia ma come bestia alienata ed estranea alla sua natura umana;
f) uccide un'altra persona e quindi, non rispettando la vita altrui, come può rispettare la sua?

E' una opera in cui si nota molto l'introspezione psicologica e questo fattore è emozionante per gli amanti del genere, me compreso. Voto: 10.

2) La seconda opera è “Nei Boschi sotto i Ciliegi in Fiore” di Sakaguchi Ango.
Il tema principale che l'autore affronta è la bellezza inquietante dei ciliegi in piena fioritura. (Nell' anime le suggestioni visive aumentano ancor più questa inquietudine e ciò è sorprendente.)
Il protagonista è un nomade che vive nelle montagne. Un giorno incontra una donna dal fascino magnetico, ipnotico e quasi misterioso. Dal primo incontro si nota come egli resti pienamente soggiogato da questa donna che lo comanda a bacchetta a compiere atti delittuosi.
Alla fine egli la ucciderà sotto il più grande ciliegio della foresta e sente che, mentre la demoniaca donna muore, anch'egli si spegne come se i ciliegi avessero proiettato in quel corpo femminile un'immagine narcisistica del subconscio del nomade, mettendo in atto un suicidio interiore.
“Nei Boschi sotto i Ciliegi in Fiore” è un'opera che, per certi versi, è ancora più difficile da comprendere e da interpretare della prima, proprio a causa del suo ricco simbolismo. Tuttavia l'unica piccola critica che posso muovere nei suoi confronti è la presenza, probabilmente voluta dagli sceneggiatori, di cellulari, mp3 o comunque oggetti di tecnologia che difficilmente si potrebbero trovare in un ipotetico XVIII secolo.
Complessivamente è un'opera di una vastissimo respiro. Voto: 9,5.

3) Il terzo romanzo rappresentato è “Kokoro” di Natsume Soseki. In quest'opera l'autore evidenzia il lato oscuro dell'uomo.
Non vorrei anticiparvi niente della trama, ma l'unico appunto che ho apprezzato molto è il pluralismo prospettico poiché l'autore racconta la tormentata storia attraverso il punto di vista di ben due personaggi, il che la rende ancora più interessante.
I temi principali dell'opera sono l'amore e il suicidio. Voto: 9,5.

4) “Corri Melos!” di Dazai Osamu
Nell'opera viene affrontato il tema della debolezze del cuore umano. Tuttavia rispetto a “Non più umano” si nota una tendenza al positivismo infatti, pur con una grande presenza di note di dolore, si nota un lieto fine.
Un altro aspetto molto interessante è il parallelismo reso con grande maestria di ben due storie: la vita dello scrittore Takada e quella di Melos.
Un altro tema molto importante è l'amicizia capace di purificare il cuore di un uomo. Voto: 10.

5) “Il filo del ragno” di Ryunosuke Akutagawa.
Una caratteristica molto particolare di questo scrittore è l'uso della cosiddetta letteratura artistica poiché è molto presente attraverso molte tecniche descrittive.
L'opera ritrae la vita di un uomo “malvagio” o meglio ribelle a una società corrotta. Voto: 9.

6) “Ritratto infernale” di Ryunosuke Akutagawa.
E' la storia di un uomo che sacrifica la sua vita per l'arte spinto dalla volontà di descrivere attraverso il suo talento una società dilaniata dalla corruzione e dalla malvagità di un re impostore che sembra uccidere il suo stesso paese. Voto: 10.

Nell'insieme non posso fare altro che "inchinarmi" a un così grande capolavoro e ammirarlo di fronte al suo splendore.