Recensione
Infinite Stratos
3.0/10
IS, Infinite Stratos, è la dimostrazione lampante di quanto l'animazione giapponese possa cadere in basso.
Ma iniziamo dalla trama: dieci anni prima dei fatti narrati, viene inventata l'arma più potente al Mondo, ovvero l'unità mobile armata IS, dalla solita ragazzetta prodigio giapponese - ma che fortuna, va'. Il Mondo adotta questa nuova arma, investe nella ricerca e invia le proprie più valide ragazze ad addestrarsi alla IS Academy. Il motivo è imprecisato, ma si sa, è meglio avere delle ragazzine in mutande pronte a fare fuoco contro nazioni nemiche. Ah, ho detto che solo le ragazze possono pilotare gli IS?
La trama scricchiola ch'è 'na bellezza. Potrei capire se la tecnologia a base degli IS fosse di derivazione aliena, oppure di un popolo antico-misterioso alle radici della razza umana, ma qui si parla di una ragazzetta giapponese che inventa dal nulla un'unità mobile armata che funziona solo a cromosoma XX. Non si spiega mai il perché.
No che non si può spiegare, altrimenti decadrebbe tutto il fulcro su cui si basa la narrazione. Ed è inutile nascondersi dietro la solita tiritera che rimane pur sempre un anime da intrattenimento; una tecnologia che reagisce in base al sesso dell'utente è totalmente campata per aria, per quanto uno si possa sforzarsi di pensare il contrario.
E infatti l'anomalia sta nel fatto che al mondo c'è solamente un pene-munito in grado di pilotare l'IS, l'unico ragazzo che può frequentare l'accademia IS, che alla fin fine è un istituto completamente femminile.
Praticamente IS Stratos ecc. è un anime di genere harem infarcito di mecha, ecchi e anche di un blando tentativo di shonen-ai, stroncato dopo due puntate, per fortuna.
Oltre al personaggio maschile, Ichika, vengono introdotte delle ragazzette in calore, macchiette malamente parodistiche dei propri paesi di appartenenza: c'è l'inglese snob, la tedesca tutta di un pezzo, la francese che non si capisce che è, la cinese inutile e l'amica del cuore giappa che, quatta quatta, prova qualche sentimento per il tonto Ichika.
Tonto perché, nonostante il mare di fi*a in cui è immerso, stenta a degnare di qualsiasi pensiero impuro le feromoniche compagne di corso.
Il finale, poi, è un'autentica fetecchia. Roba spiattellata così, tanto per, nelle ultime due puntate e che non porta a niente: interrogativi irrisolti e solite gag trite e ritrite, tra cui la stra-fritta "uscita al mare" con relativa sfilata di costumini striminziti delle prima citate feromoniche amichette.
Sì, un 3 pieno è quello che si merita.
Oltre alla trama e al suo svolgimento, vomitevole è anche il chara design che non è niente di innovativo, solito modello di base a cui viene cambiata solamente l'acconciatura e a volte il colore degli occhi.
Ma iniziamo dalla trama: dieci anni prima dei fatti narrati, viene inventata l'arma più potente al Mondo, ovvero l'unità mobile armata IS, dalla solita ragazzetta prodigio giapponese - ma che fortuna, va'. Il Mondo adotta questa nuova arma, investe nella ricerca e invia le proprie più valide ragazze ad addestrarsi alla IS Academy. Il motivo è imprecisato, ma si sa, è meglio avere delle ragazzine in mutande pronte a fare fuoco contro nazioni nemiche. Ah, ho detto che solo le ragazze possono pilotare gli IS?
La trama scricchiola ch'è 'na bellezza. Potrei capire se la tecnologia a base degli IS fosse di derivazione aliena, oppure di un popolo antico-misterioso alle radici della razza umana, ma qui si parla di una ragazzetta giapponese che inventa dal nulla un'unità mobile armata che funziona solo a cromosoma XX. Non si spiega mai il perché.
No che non si può spiegare, altrimenti decadrebbe tutto il fulcro su cui si basa la narrazione. Ed è inutile nascondersi dietro la solita tiritera che rimane pur sempre un anime da intrattenimento; una tecnologia che reagisce in base al sesso dell'utente è totalmente campata per aria, per quanto uno si possa sforzarsi di pensare il contrario.
E infatti l'anomalia sta nel fatto che al mondo c'è solamente un pene-munito in grado di pilotare l'IS, l'unico ragazzo che può frequentare l'accademia IS, che alla fin fine è un istituto completamente femminile.
Praticamente IS Stratos ecc. è un anime di genere harem infarcito di mecha, ecchi e anche di un blando tentativo di shonen-ai, stroncato dopo due puntate, per fortuna.
Oltre al personaggio maschile, Ichika, vengono introdotte delle ragazzette in calore, macchiette malamente parodistiche dei propri paesi di appartenenza: c'è l'inglese snob, la tedesca tutta di un pezzo, la francese che non si capisce che è, la cinese inutile e l'amica del cuore giappa che, quatta quatta, prova qualche sentimento per il tonto Ichika.
Tonto perché, nonostante il mare di fi*a in cui è immerso, stenta a degnare di qualsiasi pensiero impuro le feromoniche compagne di corso.
Il finale, poi, è un'autentica fetecchia. Roba spiattellata così, tanto per, nelle ultime due puntate e che non porta a niente: interrogativi irrisolti e solite gag trite e ritrite, tra cui la stra-fritta "uscita al mare" con relativa sfilata di costumini striminziti delle prima citate feromoniche amichette.
Sì, un 3 pieno è quello che si merita.
Oltre alla trama e al suo svolgimento, vomitevole è anche il chara design che non è niente di innovativo, solito modello di base a cui viene cambiata solamente l'acconciatura e a volte il colore degli occhi.