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Ho iniziato a guardare Kami Nomi zo Shiru Sekai con quel pizzico di curiosità che solitamente mi accompagna durante la visione di una nuova serie.
Diciamocelo, il fattore "games" ha sicuramente influito sulla scelta di un anime che propone da subito la sua vera natura e il suo vero scopo, quello di attirare un pubblico formato principalmente da videogiocatori.
Ed è proprio a loro che si rivolge, proponendo una carrellata di abitudini e vizi tipici dei videogiocatori, infarcendo il tutto con citazioni video-ludiche difficilmente riconoscibili da chi bazzica poco quel tipo di settore.

Il protagonista è infatti un otaku, con una profonda ed eccessiva passione per tutto quello che riguarda i Gal Games, che passa intere giornate (anche durante le lezioni) davanti alla sua fidata PFP (sì, citazione molto vaga), cercando di conquistare tutte le fanciulle virtuali che popolano i numerosi videogiochi che acquista.
La sua tenacia e la sua bravura sono tali da fargli guadagnare l'appellativo di "Dio della Conquista".
Ma è grazie a questa nomea, o sfortunatamente, che si ritroverà coinvolto in una serie di eventi completamente folli, trascinato da una bellissima "demone" in una gara contro il tempo.
L'idea di base è interessante, e l'incipit riesce nel suo intento, appaga la curiosità iniziale gettando le basi per gli episodi successivi.
Kami nomi zo shiru sekai è come un enorme frullato che propone tutti quegli elementi tipici di un anime che si rivolge principalmente a determinate tipologie di spettatori. Ma se inizialmente riesce a mantenere una sua dignità, andando avanti con la storia tende a perdere colpi: qualche scivolone di troppo, mancanza di idee originali, troppo fanservice che non giustifica la visione dell'insieme. Alti e bassi decisamente marcati che tendono a spiazzare lo spettatore.

In questa confusione però non è tutto da buttare, alcune situazioni riescono comunque a coinvolgere, proponendo ottimi spunti, trascinandoci verso la fine senza che la noia, che in alcuni casi è dietro l'angolo, ci porti a concludere la visione drasticamente.
Graficamente la serie si mantiene sulla media, non eccelle in nulla, ma non si perde neanche nei meandri dello scandalo. E' godibile, in piena linea con le molte produzioni attuali.
Il comparto sonoro non si discosta troppo dalle considerazioni fatte poco sopra.
In conclusione, se cercate un anime senza troppe pretese, con alcune trovate decisamente divertenti e che tenda ad appagare il videogiocatore incallito, allora fateci un pensierino.
Voto: 7,5.