Recensione
Dal mio punto di vista, sul fatto che Ken il Guerriero andrebbe rifatto da cima a fondo per farne un'opera godibile non c'è dubbio. L'anime originale è quasi inguardabile, con tutte le sue ripetizioni e gli infiniti dialoghi. Peccato davvero, per un personaggio come l'ultimo successore della scuola dell'orsa maggiore.
Se ne "La leggenda di Hokuto" lo staff degli sceneggiatori aveva fatto tutto sommato un buon lavoro, meritando più che la sufficienza, qui devo dire che proprio non ci siamo. Cosa aggiunge quest'anime alla storia? Niente. E ai personaggi? Niente. Butta troppa carne al fuoco, ma è carne stantia, roba già vista.
Il problema è che, se contiamo tutte le volte che abbiamo visto la morte di Raoul tra la serie storica, la seconda serie, gli OAV, eccetera, non se ne può veramente più. Non basta incastrare tra di loro diversamente gli avvenimenti, e qualcuno dovrebbe spiegare ai Giapponesi come si fanno certe cose.
Scadente dal punto di vista narrativo, quest'opera non brilla nemmeno dal punto di vista grafico, con troppe scene lente o ferme. Troppe chiacchiere, troppi monologhi contribuiscono a rendere irreale e inverosimile tutto l'impianto: non se ne può più di sentire parlare Raoul per dieci minuti buoni prima di dare un calcio o un pugno.
Insomma, il tutto è la solita minestra, che ricorda molto da vicino gli OAV di Dragonball: inconcludente, a parte qualche guizzo isolato che si nota semplicemente per quei due minuti che lo distinguono dalla vacuità generale.
Se ne "La leggenda di Hokuto" lo staff degli sceneggiatori aveva fatto tutto sommato un buon lavoro, meritando più che la sufficienza, qui devo dire che proprio non ci siamo. Cosa aggiunge quest'anime alla storia? Niente. E ai personaggi? Niente. Butta troppa carne al fuoco, ma è carne stantia, roba già vista.
Il problema è che, se contiamo tutte le volte che abbiamo visto la morte di Raoul tra la serie storica, la seconda serie, gli OAV, eccetera, non se ne può veramente più. Non basta incastrare tra di loro diversamente gli avvenimenti, e qualcuno dovrebbe spiegare ai Giapponesi come si fanno certe cose.
Scadente dal punto di vista narrativo, quest'opera non brilla nemmeno dal punto di vista grafico, con troppe scene lente o ferme. Troppe chiacchiere, troppi monologhi contribuiscono a rendere irreale e inverosimile tutto l'impianto: non se ne può più di sentire parlare Raoul per dieci minuti buoni prima di dare un calcio o un pugno.
Insomma, il tutto è la solita minestra, che ricorda molto da vicino gli OAV di Dragonball: inconcludente, a parte qualche guizzo isolato che si nota semplicemente per quei due minuti che lo distinguono dalla vacuità generale.