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La vita di Kaiji è quella di un disonesto e di un velleitario, che non ha fatto altro che rovinarsi con le sue mani a suon di scommesse e debiti senza fine. L'esistenza del protagonista sembra essere giunta a un vicolo cieco, al punto che Kaiji stesso non si sforza minimamente di compiere un progresso o almeno un tentativo per realizzare le sue aspettative; il tutto è dovuto al suo atteggiamento viziato, carico di rassegnazione, che lo trattiene nelle sue condizioni. Tuttavia un giorno un uomo in nero si presenta nel suo quartiere, per offrigli una possibilità che potrebbe cambiargli la vita.

"Kaiji" è un anime che si differenzia dagli altri sotto molti aspetti, il che lo rende decisamente unico nel panorama attuale. Adattato dai manga dell'autore originale, Nobuyuki Fukumoto, il titolo presenta una tematica che raramente viene trattata con una profondità e intensità simile: il gioco d'azzardo. Quella che può essere considerata una semplice e onesta attività tra amici o parenti spesso presenta l'altra faccia della medaglia, dove numerose organizzazioni criminali lucrano sopra attraverso il triste giro di ingenti quantità di denaro, che si nascondono al suo interno.
Il protagonista verrà inevitabilmente trascinato in questo circolo vizioso quanto sanguinario, dove la morte non esita a mandare all'oltretomba coloro che non sono abbastanza forti e scaltri da affrontare le numerose prove che si pongono loro davanti.

Tuttavia l'anime non riserva le classiche partite di poker o i dadi, ma qualcosa di più, infatti le prove saranno uniche quanto particolari e, nonostante la loro ispirazione dal modello originale, riescono completamente a differenziarsi da quest'ultimo, offrendo un'atmosfera più complessa e intricata di quanto ci si può aspettare.
Quelle che appaiono come delle semplici prove basate sulla fortuna spesso nascondono una logica, che può rivelarsi fondamentale per vincere la partita e il premio che viene messo in palio. Tuttavia, in qualsiasi partita che si rispetti, i giocatori mettono in palio un bene di loro appartenenza; l'anime tende spesso ad andare ben oltre i soldi, visto che i cosiddetti "reietti" metteranno in palio la loro stessa salute, se non la vita stessa.

Eppure fin da subito i personaggi saranno consapevoli di non essere obbligati a partecipare a tale massacro e che possono tentare di saldare il loro debito con dei metodi più lenti e convenzionali, che comportano molti anni di lavoro. Ma il protagonista rifiuterà sempre questa alternativa, forse perché la possibilità di avere il premio a portata di mano lo spinge a rischiare, oppure perché non riesce a resistere all'irresistibile richiamo del gioco d'azzardo; questi sono i fattori determinanti che spingono Kaiji a scegliere la soluzione più veloce e particolarmente rischiosa. Questo è uno dei tanti dilemmi che non verranno posti soltanto ai personaggi principali, ma anche allo spettatore, che seguirà le imprese del cosiddetto antieroe, che affronterà le numerose prove che gli vengono poste davanti.

I personaggi pensano a se stessi e ogni singola scelta provoca una conseguenza, Kaiji si distinguerà dagli altri non solo per le sue incredibili capacità di intuizione e sopravvivenza, ma anche per la sua umanità, infatti non sarà raro vederlo piangere in preda alla disperazione, per liberarsi dello stress e del tormento che sta subendo. Inoltre le sue complesse e intricate tecniche di gioco, che tendono a evolversi di continuo, fanno di quest'anime uno spettacolare confronto psicologico tra personaggi diversi, capaci di generare una serie di colpi di scena attraverso delle soluzioni che sembrano apparire nei momenti più difficili, poiché le vite di Kaiji e dei suoi avversari si troveranno sempre tra la sconfitta e la vittoria, tra la vita e la morte, insomma non esistono dei mezzi termini.
Anche se il titolo si concentra quasi esclusivamente sul protagonista e sui suoi rapporti con le altre comparse, non mancheranno delle figure che spingeranno Kaiji stesso a porre delle riflessioni sulla società e sul suo disperato tentativo di ignorare i limiti imposti da quest'ultima, per godere di uno status sociale che gli permetta di vivere alla pari di coloro che offrono questa possibilità.
Non esiste una vera e propria suddivisione tra buoni e cattivi, ma si assiste a un confronto tra due tipologie di persone: i ricchi come Tonegawa, che godono nell'assistere a questo massacro, si divertono a provocare i reietti, che vengono rimproverati per le condizioni in cui si trovano. Insomma si assiste a un vero e proprio duello tra due classi sociali diverse, per saziare il piacere di quella più potente.

La soundtrack ospita Hideki Taniuchi, che offre una serie di brani a dir poco straordinari, capaci d'intensificare ed esaltare i momenti di disperazione e determinazione del protagonista; si può avvertire una forte presenza di brani tristi e carichi di rassegnazione, oppure una componente rock dai tratti sperimentali e addirittura qualche brano angosciante che si fa sempre più forte e intenso, in contemporanea alle emozioni del protagonista, che realizza di ritrovarsi in una condizione senza una via d'uscita.
L'opening "Mirai wa Bokura no Te no Naka" è decisamente corta, ma offre un ritmo rock carico di energia, mentre l'ending "Makeinu-tachi no Requiem" ritengo che sia una musica a sfondo poetico, dedicata agli sconfitti come Kaji, che pretendono una seconda chance, per rinascere dai bassifondi della società stessa.

Il comparto grafico è stato più volte criticato per la sua "bruttezza", ma personalmente lo trovo bello per la sua unicità, dato che la maggior parte dei personaggi possiede dei volti spigolosi e dei nasi impossibili, insomma sembrano l'esatta nemesi del classico personaggio bello e affascinante dei giorni nostri, il che è decisamente raro, dato che questo comparto grafico viene applicato esclusivamente a scopo comico.
Un aspetto che bisogna fare notare è l'unione tra la realtà e le sensazioni che provano i personaggi, non sarà raro vedere gli sfondi che assumono un aspetto innaturale, accompagnato da una serie di colori angoscianti e tenebrosi, il tutto accresce l'interazione psicologica tra lo spettatore e i personaggi principali. Non mancheranno delle figure metaforiche, che spesso accompagneranno il narratore, mentre descrive in modo poetico e drammatico l'atmosfera che circonda il protagonista e le sue emozioni.

"Kaiji" viene spesso descritto come un'anime intenso e carico di colpi di scena, il che è vero, ma tende a esibire queste componenti in un modo completamente diverso dalla classica violenza fatta di pugni e calci che tutti si aspettano; sarà infatti la violenza psicologica a realizzare l'obiettivo che si pone il titolo. Insomma è un anime decisamente fuori dall'ordinario, che merita la visione per la sua realizzazione tecnica e per le numerose componenti morali che offre al suo interno.