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<b>Attenzione! Contiene spoiler!</b>

Magica Emy è stato uno dei "cartoni" - allora li chiamavo così - preferiti della mia infanzia e non posso prescindere da questo nel valutarlo.
So solo che, a quei tempi, adoravo Mei come Yuu, se non di più, mentre trovavo insignificante Emy. Le puntate mi facevano divertire tantissimo, con tutti quei personaggi buffi, strani, simpatici e umani. Anche l'adattamento italiano, sia dei nomi sia il doppiaggio, lo trovo strepitoso. Devo dire che voglio ancora un mondo di bene a tutti i protagonisti, che hanno fatto parte della mia infanzia e che consideravo come amici.
Moko era lo scoiattolo volante nonché folletto magico più fico e bello del mondo, non so che avrei dato per averlo, altro che Posi e Nega e gli altri. Solo a ripensarci mi viene il magone. Le musiche e l'animazione pure erano molto belle per l'epoca.
Devo dire che non ho mai considerato "Magica magica Emi" una copia delle altre serie dedicate alle varie maghette: ognuna era speciale a modo suo per me, e Mei sopra tutte le altre.
Il finale mi ha davvero commosso per l'abbandono di Moko: vederlo ridursi a un peluche senza vita e anima mi ha rattristato infinitamente e per questo avrei voluto una conclusione diversa, anche se a livello di significato capisco che il messaggio che si voleva trasmettere, cioè quello di contare solo sulle proprie forze, sarebbe venuto meno. In ogni caso, nella mia mente, Mei è ancora in giro in mezzo a quella banda di prestigiatori, impresari e assistenti pazzarelli, con il suo Moko che le sta vicino e svolazza di qua e di là, senza abbandonarla mai.