Recensione
A Certain Magical Index II
6.0/10
Recensione di Watashiwa7
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Qualcosa mi dice che dovrei rimandare a settembre i produttori di "Index II", ma oggi mi sento particolarmente buono, quindi se la cavano con una sufficienza (molto molto stentata).
Chi ha seguito la prima serie - e poi il Railgun - parte con aspettative abbastanza alte. Non sarà un capolavoro, però è un anime carino, divertente, a tratti appassionante.
Con la prima serie vengono introdotti i personaggi, tutti abbastanza simpatici, e si viene inevitabilmente colpiti dalla storia del progetto Misaka. La parte sulla magia m'è sembrata leggermente più noiosa, ma ugualmente godibile.
La serie spin-off incentrata su Mikoto è davvero bella, e mi è piaciuta sotto ogni punto di vista: ottima caratterizzazione dei personaggi, storie interessanti, animazioni e musiche davvero niente male. E poi, diciamocelo, adoro Kuroko (insieme alla sua onee-sama, ovviamente).
Tornando al discorso precedente, dopo due serie così ci si aspetta qualcosa di altrettanto valido. Purtroppo, però, questo sequel fa acqua da tutte le parti.
Anche stavolta abbiamo degli archi dedicati alla magia e altri agli esper, e proprio gli episodi dedicati alla magia sono quelli che rovinano la serie.
Il motivo? Chiudendo un occhio sulle "sister" in minigonna che mostrano nudità ogni 3x2, oppure sulle suore con i piercing alla lingua, è proprio tutta la trama di fondo ad essere noiosa, quasi insostenibile.
Vorrei smontarla pezzo per pezzo, ma ho ricordi molto vaghi della storia. Anche perché non c'è nulla di particolarmente profondo dietro, ricordo solo combattimenti, cosce ed esauriti che urlano a destra e a manca. La parte ambientata in Italia, poi, è un'offesa all'intelligenza umana. Non c'è niente che vada bene, anche la caratterizzazione dei personaggi se ne va a donnine di facili costumi. Le suore "cattive" del precedente arco diventano buone e collaborano col protagonista allo scopo di contrastare il perfido frate che vuole conquistare il mondo.
Oddea, preferisco dimenticarla e basta. Io sopporto ben volentieri le trovate "shonen", così come l'uso di pelle in vista anche quando non c'entra niente, però c'è un limite a tutto. Nemmeno i combattimenti sono epici, alla fine dei giochi gli scontri si riducono a scazzottate stile film di Bud Spencer.
Riassumo il tutto così: negli archi dedicati alla religione hanno semplicemente sbagliato tutto quello che potevano sbagliare, non salverei nulla.
La parte dedicata agli esper, invece, è carina. Tornano le sorelle Misaka, anche se per poco. C'è persino un duello fra la Misaka 10032 e quella originale, il "premio" in palio è ovviamente Touma.
Ma a tornare è soprattutto Accelerator e la sua amata (?) loli-Misaka. La storia che li vede protagonisti è molto bella, soprattutto perché il personaggio di Accelerator è ben delineato ed interessante. E' quasi impossibile non parteggiare per lui, nonostante la sua apparenza (e non solo) da serial-killer.
In tutta la storia Index riveste un ruolo importantissimo. Del resto è lei la vera protagonista della storia (vedi titolo). Se non fosse per lei, infatti, chi morderebbe la testa di Touma? Perché sì, strano ma vero, in pratica è l'unica cosa che fa dalla prima all'ultima puntata. Se il suo personaggio non fosse presente la trama della seconda serie non ne risentirebbe minimamente.
Insomma, per fortuna che c'è stata la saga dedicata ad Accelerator, altrimenti avrei solo buttato il mio tempo. Chi ha amato la prima serie troverà anche nella seconda qualcosa d'interessante, quindi alla fin fine mi sento di consigliarne la visione. Spero solo che, se e quando faranno la terza stagione, non ripetano gli errori visti in questa serie, dato che in certe occasioni hanno toccato veramente il fondo.
Chi ha seguito la prima serie - e poi il Railgun - parte con aspettative abbastanza alte. Non sarà un capolavoro, però è un anime carino, divertente, a tratti appassionante.
Con la prima serie vengono introdotti i personaggi, tutti abbastanza simpatici, e si viene inevitabilmente colpiti dalla storia del progetto Misaka. La parte sulla magia m'è sembrata leggermente più noiosa, ma ugualmente godibile.
La serie spin-off incentrata su Mikoto è davvero bella, e mi è piaciuta sotto ogni punto di vista: ottima caratterizzazione dei personaggi, storie interessanti, animazioni e musiche davvero niente male. E poi, diciamocelo, adoro Kuroko (insieme alla sua onee-sama, ovviamente).
Tornando al discorso precedente, dopo due serie così ci si aspetta qualcosa di altrettanto valido. Purtroppo, però, questo sequel fa acqua da tutte le parti.
Anche stavolta abbiamo degli archi dedicati alla magia e altri agli esper, e proprio gli episodi dedicati alla magia sono quelli che rovinano la serie.
Il motivo? Chiudendo un occhio sulle "sister" in minigonna che mostrano nudità ogni 3x2, oppure sulle suore con i piercing alla lingua, è proprio tutta la trama di fondo ad essere noiosa, quasi insostenibile.
Vorrei smontarla pezzo per pezzo, ma ho ricordi molto vaghi della storia. Anche perché non c'è nulla di particolarmente profondo dietro, ricordo solo combattimenti, cosce ed esauriti che urlano a destra e a manca. La parte ambientata in Italia, poi, è un'offesa all'intelligenza umana. Non c'è niente che vada bene, anche la caratterizzazione dei personaggi se ne va a donnine di facili costumi. Le suore "cattive" del precedente arco diventano buone e collaborano col protagonista allo scopo di contrastare il perfido frate che vuole conquistare il mondo.
Oddea, preferisco dimenticarla e basta. Io sopporto ben volentieri le trovate "shonen", così come l'uso di pelle in vista anche quando non c'entra niente, però c'è un limite a tutto. Nemmeno i combattimenti sono epici, alla fine dei giochi gli scontri si riducono a scazzottate stile film di Bud Spencer.
Riassumo il tutto così: negli archi dedicati alla religione hanno semplicemente sbagliato tutto quello che potevano sbagliare, non salverei nulla.
La parte dedicata agli esper, invece, è carina. Tornano le sorelle Misaka, anche se per poco. C'è persino un duello fra la Misaka 10032 e quella originale, il "premio" in palio è ovviamente Touma.
Ma a tornare è soprattutto Accelerator e la sua amata (?) loli-Misaka. La storia che li vede protagonisti è molto bella, soprattutto perché il personaggio di Accelerator è ben delineato ed interessante. E' quasi impossibile non parteggiare per lui, nonostante la sua apparenza (e non solo) da serial-killer.
In tutta la storia Index riveste un ruolo importantissimo. Del resto è lei la vera protagonista della storia (vedi titolo). Se non fosse per lei, infatti, chi morderebbe la testa di Touma? Perché sì, strano ma vero, in pratica è l'unica cosa che fa dalla prima all'ultima puntata. Se il suo personaggio non fosse presente la trama della seconda serie non ne risentirebbe minimamente.
Insomma, per fortuna che c'è stata la saga dedicata ad Accelerator, altrimenti avrei solo buttato il mio tempo. Chi ha amato la prima serie troverà anche nella seconda qualcosa d'interessante, quindi alla fin fine mi sento di consigliarne la visione. Spero solo che, se e quando faranno la terza stagione, non ripetano gli errori visti in questa serie, dato che in certe occasioni hanno toccato veramente il fondo.