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8.0/10
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Tanti possono definirlo "noioso". Ma se ci pensiamo bene, cos'ha di diverso dalla vita di tutti i giorni? Niente. E "Lucky Star" è proprio questo: racconta la comunissima vita di quattro liceali qualunque. Non succede niente di speciale, come in un qualsivoglia anime: "Lucky Star" rappresenta infatti la vita quotidiana, perché, se ci riflettiamo bene, quello che capita a Konata, Kagami, Tsukasa e Miyuki potrebbe benissimo succedere a chiunque di noi. Quindi le gag comiche di una Konata pigra e assonata, di una Kagami indaffarata a riprendere la sorella Tsukasa un po' sbadata e una Miyuki che fa da enciclopedia universale sono un po' ovunque. E' questo il suo punto di forza, perché è bello una volta tanto identificarsi in un anime: quello che capita in un episodio potrebbe succedermi domani, a dispetto di un qualsiasi altro anime, ed è stato questo che mi ha conquistata. In fondo, anche noi quando siamo con i nostri amici finiamo per parlare di argomenti totalmente idioti (come nel primo episodio: si riflette se i cannoli al cioccolati vanno mangiati prima dalla parte piccola o da quella grossa), o copiamo i compiti dal geniaccio del gruppo (come fanno Tsukasa e Konata con Kagami). E poi ho trovato semplicemente fantastico il Lucky Channel a fine episodio: Akira e Minoru sono straordinariamente divertenti insieme, li adoro! Akira, a mio parare, rappresenta la classica "vip" che agli occhi del mondo si mostra carina e gentile, ma che in realtà è tutto l'opposto, ha cioè una doppia personalità, come lei, che all'inizio è dolcissima, poi si gira e diventa intrattabile e arrogante. E Minoru, il tipico assistente: che compare poco, ma che alla fine è il vero supporto dello show.
Concludendo, ho trovato sinceramente divertente e simpatico quest'anime e mi sento dunque di dargli un bel 8.