Recensione
Baka to Test to Shokanju
8.0/10
'BakaTest', forma abbreviata per riferirsi a 'Baka to Test to Shoukanjuu', è una serie anime del 2010 sul genere commedia demenziale (punto fondamentale per la valutazione complessiva dell'opera).
La trama è semplice ma presenta già aspetti innovativi e originali, davvero intriganti. Il protagonista Akihisa è, in parole povere, un idiota. La storia ruota attorno alle sue disavventure. Akihisa è accompagnato da un gruppo variegato di amici, all'interno della scuola superiore da lui frequentata, che presenta delle regole piuttosto singolari. Gli studenti sono suddivisi nelle proprie classi in base ai loro risultati scolastici (gli studenti migliori nella sezione A, i peggiori nella F) e ogni classe presenta l'attrezzatura e i comfort meritati dagli studenti (classi di lusso nella A, una stanza decadente e senza banchi nella F). Ma ecco la novità: ogni studente può evocare, in speciali campi, un proprio famiglio la cui forza d'attacco è data dal risultato degli esami dello studente in ogni materia. In questo modo si possono organizzare combattimenti fra classi per migliorare la situazione della propria classe.
Ricordiamo il genere dell'opera: commedia demenziale. L'aspetto più importante di 'Bakatest' è la risata. E personalmente non mi sono mai divertita tanto nel guardare un anime.
La risata è scatenata principalmente da due fattori: le assurde situazioni in cui si ritrovano costantemente i protagonisti e la loro assurda reazione a esse - se nel titolo si parla di "Baka", ovvero stupidi, non è un caso -; la parodia degli stereotipi dei classici personaggi da shoujo e delle situazione ormai diventate cliché negli anime. Tutto questo è richiamato in maniera ironica e addirittura esagerato al limite, risultando, al contrario di quanto ci si possa aspettare, imprevedibile e originale. Ho amato in modo particolare la caratterizzazione dei personaggi, che li ha resi unici e divertentissimi: si pensi al pervertito "Mutsurini", al femminile Hideyoshi, al "cool" Ryuuji, alla sadica Kyoko... la lista continuerebbe all'infinito.
La linea grafica è perfettamente adatta allo scopo dell'anime: i visi dei protagonisti sono "esageratamente" in stile anime, occhi enormi, capelli super-vaporosi e dai colori appariscenti, teste al limite della sproporzione rispetto al corpo... una parodia anche nel disegno, piacevole alla vista e decisamente kawaii. Gli sfondi sono più stilizzati che realistici, molto colorati e divertenti.
La narrazione procede bene, principalmente per episodi autoconclusivi, con un buon ritmo che non annoia mai.
Non mi convince la parte dei combattimenti: per quanto sia un accompagnamento alla trama principale che rimane una commedia, i famigli potrebbero essere sfruttati meglio, con sfide più sostenute ed energiche, che non avrebbe affatto guastato, oltre ad attirare un target più ampio di spettatori.
Nel complesso 'BakaTest' è una visione che consiglio vivamente, una delle produzioni più convincenti dell'ultimo anno, ovviamente a chi apprezza il genere demenziale; adatto sia a ragazzi sia a ragazze in quanto non cade mai nello sdolcinato.
Aggiungo che è già disponibile la seconda serie, se i pochi episodi della prima non vi sono bastati - anche se la giudico inferiore, in quanto più lenta e seria rispetto alla prima, risultando un po noiosa in alcuni episodi.
Buon divertimento!
La trama è semplice ma presenta già aspetti innovativi e originali, davvero intriganti. Il protagonista Akihisa è, in parole povere, un idiota. La storia ruota attorno alle sue disavventure. Akihisa è accompagnato da un gruppo variegato di amici, all'interno della scuola superiore da lui frequentata, che presenta delle regole piuttosto singolari. Gli studenti sono suddivisi nelle proprie classi in base ai loro risultati scolastici (gli studenti migliori nella sezione A, i peggiori nella F) e ogni classe presenta l'attrezzatura e i comfort meritati dagli studenti (classi di lusso nella A, una stanza decadente e senza banchi nella F). Ma ecco la novità: ogni studente può evocare, in speciali campi, un proprio famiglio la cui forza d'attacco è data dal risultato degli esami dello studente in ogni materia. In questo modo si possono organizzare combattimenti fra classi per migliorare la situazione della propria classe.
Ricordiamo il genere dell'opera: commedia demenziale. L'aspetto più importante di 'Bakatest' è la risata. E personalmente non mi sono mai divertita tanto nel guardare un anime.
La risata è scatenata principalmente da due fattori: le assurde situazioni in cui si ritrovano costantemente i protagonisti e la loro assurda reazione a esse - se nel titolo si parla di "Baka", ovvero stupidi, non è un caso -; la parodia degli stereotipi dei classici personaggi da shoujo e delle situazione ormai diventate cliché negli anime. Tutto questo è richiamato in maniera ironica e addirittura esagerato al limite, risultando, al contrario di quanto ci si possa aspettare, imprevedibile e originale. Ho amato in modo particolare la caratterizzazione dei personaggi, che li ha resi unici e divertentissimi: si pensi al pervertito "Mutsurini", al femminile Hideyoshi, al "cool" Ryuuji, alla sadica Kyoko... la lista continuerebbe all'infinito.
La linea grafica è perfettamente adatta allo scopo dell'anime: i visi dei protagonisti sono "esageratamente" in stile anime, occhi enormi, capelli super-vaporosi e dai colori appariscenti, teste al limite della sproporzione rispetto al corpo... una parodia anche nel disegno, piacevole alla vista e decisamente kawaii. Gli sfondi sono più stilizzati che realistici, molto colorati e divertenti.
La narrazione procede bene, principalmente per episodi autoconclusivi, con un buon ritmo che non annoia mai.
Non mi convince la parte dei combattimenti: per quanto sia un accompagnamento alla trama principale che rimane una commedia, i famigli potrebbero essere sfruttati meglio, con sfide più sostenute ed energiche, che non avrebbe affatto guastato, oltre ad attirare un target più ampio di spettatori.
Nel complesso 'BakaTest' è una visione che consiglio vivamente, una delle produzioni più convincenti dell'ultimo anno, ovviamente a chi apprezza il genere demenziale; adatto sia a ragazzi sia a ragazze in quanto non cade mai nello sdolcinato.
Aggiungo che è già disponibile la seconda serie, se i pochi episodi della prima non vi sono bastati - anche se la giudico inferiore, in quanto più lenta e seria rispetto alla prima, risultando un po noiosa in alcuni episodi.
Buon divertimento!