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7.0/10
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Va innanzitutto detto che l'OAV in questione è basato su un manga appartenente al genere "soft-erotico", più che a quello sentimentale, pertanto ne è consigliabile la visione per lo più a chi è in cerca di un ecchi molto spinto, o di un hentai dalle tinte tenui, piuttosto che a uno spettatore che si aspetta di trovare una forte componente sentimentale o un'accurata introspezione psicologica dei personaggi, cosa che risulterebbe anche difficilmente realizzabile per un singolo episodio di poco più che una ventina di minuti.

Per quanto riguarda la trama, "Aki Sora" è basato sulla relazione incestuosa dei due protagonisti, fratello e sorella che danno il titolo all'opera, e ne illustra i dubbi su quanto possa essere giusta o sbagliata e la difficoltà di tenerla nascosta. Tuttavia il tema dell'incesto è qui trattato con voluta leggerezza, per trasmettere un senso di relativa normalità e naturalezza dei sentimenti provati in comune dai due, invitando lo spettatore a lasciarsi alle spalle i preconcetti imposti dalla morale.
I personaggi, sia principali sia secondari, hanno tutti le proprie "peculiarità", come il più o meno velato saffismo di Nami, sorella gemella di Sora, o la "effemminazione" di quest'ultimo, ma non vengono qui motivate o approfondite come invece avviene nel corso del manga omonimo.

Dal punto di vista tecnico, "Aki Sora" non si può che definire piuttosto gradevole, ottimi sia disegni sia animazioni, molto buona la regia di Takeo Takahashi (noto per la popolare serie "Spice and Wolf), discreto il comparto sonoro.
Per concludere, a chiunque avesse trovato apprezzabile questo titolo consiglio la lettura del manga, che pur presentando scene sempre più spinte, ai limiti e forse oltre della morale comune, con il proseguire della trama approfondisce anche parecchio la personalità dei personaggi e le loro motivazioni.