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Solo due parole per definire quest'anime: semplicemente meraviglioso.
Posso dire, senza esitazione, che con circa 220 anime visti nel corso della mia vita, "Clannad After Story" è quello che mi ha fatto più commuovere. Un concentrato di emozioni rinchiuso nelle ultime 13 puntate che ha la potenza di sconvolgere lo spettatore nel profondo dell'anima come nessun altro. All'inizio non mi ha fatto una buona impressione, dato che per le prime 9 puntate segue lo stile di narrazione della prima serie: vicende incentrate più sui personaggi secondari, piuttosto che su quelli primari, con le loro disavventure, lutti, incomprensioni che verranno risolti grazie al prezioso aiuto degli amici. Ma dalla puntata 10 tutto cambia: i personaggi secondari vengono completamente esclusi, l'intera vicenda è incentrata su Tomoya e Nagisa e sul loro desiderio di passare tutta la vita insieme.

<b>ATTENZIONE INIZIO SPOILER</b>

Saranno grandi gli sforzi dei due ragazzi di essere indipendenti, con Tomoya che andrà a vivere da solo trovando anche lavoro, mentre Nagisa riesce finalmente, dopo tre anni, a diplomarsi. In seguito la loro voglia di stare insieme sarà sempre più forte e decideranno di sposarsi: finalmente il loro sogno si realizza. A coronare tutto questo, l'arrivo inaspettato di una gravidanza sperata. Ma le cose belle non durano per sempre. Da questo punto, fino alla fine, preparate interi pacchi di fazzoletti perché è impossibile non commuoversi a ogni singolo fotogramma.
La morte di Nagisa, avvenuta appena dopo avere dato alla luce la figlia, fa tremare il cuore dello spettatore in un susseguirsi di emozioni; l'episodio successivo ci porta avanti di 5 anni con Tomoya che ancora non riesce a dimenticare l'amata e con la figlia Ushio che viene cresciuta dai nonni materni (Sanae, perfetta mamma e donna premurosa, e Akio, colui che anche nei momenti più tristi riesce a farti sorridere). Da qui inizia il ricongiungimento tra padre e figlia, con Tomoya che riesce finalmente a comprendere i sentimenti del padre, da sempre detestato, e la piccola Ushio che si dimostra uno dei personaggi più belli che abbia mai incontrato, con una forza interiore e una semplicità sconvolgenti: oltretutto il solo vederla è scioccante perché, essendo la fotocopia della madre, ti ritornano in mente i momenti della morte di Nagisa.
Arriviamo finalmente alla riappacificazione tra padre e figlia e al desiderio dei due di vivere insieme. Ma per il povero Tomoya i drammi non sono finiti: anche la piccola Ushio si ammala della stessa malattia della madre. Giungiamo così all'ultimo episodio in cui il ragazzo, in un disperato tentativo di esaudire il più grande desiderio della figlia malata, finirà per perdere la vita insieme alla piccola, in una delle scene più toccanti degli ultimi anni.
Ma quando tutto sembra perduto…

<b>FINE SPOILER</b>

Analizzando i caratteri psicologici dei personaggi, è necessario incentrare tutta l'attenzione solo sui tre principali: Tomoya, Nagisa e Ushio.
Il ragazzo dimostra una maturazione senza precedenti, guidato dalla sua amata Nagisa e dai personaggi che gli girano intorno, cioè i suoceri, Ushio e il compagno di lavoro e maestro Yusuke Yoshino, e questi momenti gli saranno molto d'aiuto quando, nella seconda parte della serie, dovrà affrontare prove durissime che hanno il potere di sconvolgere la mente di qualsiasi persona normale. Nagisa, dal canto suo, la ritroviamo molto più determinata rispetto alla prima serie: molto fiduciosa nel futuro, farà di tutto pur di raggiungere il suo sogno di vivere una vita felice con il suo amato Tomoya. Parlando invece di Ushio (se non avete letto la parte nello spoiler non vi dico chi è per non rovinarvi la sorpresa) ci troviamo davanti a un personaggio unico, irripetibile, emozionante dal primo all'ultimo episodio. Non è mai scontata, mai banale ma, al contrario, trasmette una forza d'animo e una dolcezza come mai nessun altro prima di lei.

Veniamo ora alla parte tecnica dell'anime: i disegni sono buoni, con una fluidità molto ben riuscita, e la regia è da manuale; a fare da cornice a tutto troviamo le splendide musiche che coinvolgono lo spettatore nel vivo dell'azione ed esaltano tutti i momenti importanti, sia quelli felici sia quelli più drammatici. Il doppiaggio è perfetto: i doppiatori riescono a trasmettere ogni sfumatura del carattere dei personaggi cosicché si riesce ad apprezzarli ancora di più e il pubblico è così catturato dalla magia dei momenti che non può fare a meno di piangere e ridere con i protagonisti.
Salto volontariamente l'analisi del finale in quanto ci sarebbe troppo da parlare e troppo da fare spoiler, ma vi posso assicurare che vi farà versare un mare di lacrime.
Ho scritto veramente tanto, ed è ora di chiudere qui anche se di cose da dire ce ne sarebbero ancora molte. Che dire, "Clannad After Story" è un Anime con la A maiuscola, uno di quei gioielli che non ti aspetteresti mai di scoprire e amare. Consiglio la visione a un pubblico adulto perché un bambino non riuscirebbe mai a capire la profondità, la drammaticità e i messaggi nascosti che rendono quest'anime un titolo imperdibile per tutti gli amanti dell'animazione nipponica.