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Quando lessi che sarebbe stato prodotto un altro OVA di "Higurashi no naku koro ni", devo ammettere di essere rimasta piacevolmente sorpresa. Il titolo stesso, Kira, mi aveva fatto ingenuamente pensare a un improbabile cross-over con "Death Note". Ben conscia che ciò non sarebbe mai (fortunatamente) accaduto, ero pronta a godermi altri episodi di questa serie che mi ha appassionato più di quanto potessi prevedere. Con orrore, devo dire che mettere in mano a uno dei personaggi un quaderno della morte sarebbe stata un'idea molto più brillante di ciò che mi sono ritrovata davanti, a cominciare dall'opening "Happy! Lucky! Dochy!", allegro ed orecchiabile motivetto che mai ci si aspetterebbe in una serie come questa.

Il primo OVA viene spacciato per una parodia dello stesso anime: Keiichi si ritrova vittima di un'altra sindrome, che lo porta a non distinguere più realtà e fantasia. Fosse questo il problema. Mi è molto difficile chiudere un occhio su questo episodio: per mezzo dell'immaginazione del ragazzo, i personaggi femminili vengono degradati in modo allucinante. In particolar modo Rika, che viene obbligata a pulire una finestra con il sedere, scena che lascia ancora più basiti se pensiamo che fisicamente non ha più di undici anni. Fantasie di un ragazzo in piena crisi ormonale? Peccato solo che Irie, Ooishi e Tomitake si uniscano più che volentieri a Keiichi, per nulla disturbati dal fatto che la maggior parte degli oggetti dei loro desideri siano poco più che ragazzine.
C'è anche una scena yaoi, ficcata in mezzo molto probabilmente solo per conquistarsi le simpatie del pubblico femminile, ma dello stesso stampo delle altre.
In ogni caso, l'episodio è terribile; ignorando il fanservice ciò che rimane è scialbo e banale, nulla che possa ripagare davvero chiunque abbia avuto la forza di arrivare alla sigla finale.

Il secondo OVA è un'altra parodia mal riuscita, che stavolta prende a modello le serie mahou shoujou. Abbiamo Rika e Satoko che si ritrovano per qualche ragione nell'ennesimo mondo parallelo, dove un gruppo chiamato Tokyo Magica (formato da Miyo Takano, Nomura, Okonogi e Teppei Houjou, che tra l'altro non è neanche collegato a Tokyo) fa il bello e il cattivo tempo a Hinamizawa usando la magia nera. Orribile e ridicola rappresentazione di un'organizzazione che nella serie originale, tra ricerche segrete e lotte tra fazioni, ha causato lo sterminio di duemila persone. Le due bambine, comunque, guidate da un'Hanyuu fatina, si trasformano in maghette per combattere il nemico. Se escludiamo il colpo 07thExplosion, chiaro riferimento alla 07thExpansion che personalmente ho trovato carino, il resto delle gag non sono nulla di eccezionale e purtroppo più che fare ridere fanno piangere.

Il terzo OVA è già un miglioramento: ritroviamo le classiche personalità dei protagonisti, e ci mostrano persino un lato un po' più umano della nonna delle gemelle. Peccato solo che sia una sorta di commedia romantica. A meno che non siate interessati al triangolo Mion-Keiichi-Rena (a cui si aggiunge contro ogni aspettativa anche Shion), troverete probabilmente questo episodio lento e noioso, soprattutto se non erano le situazioni spensierate le vostre preferite. Ma almeno è un episodio leggero e tranquillo, nulla di sconcertante come i primi due. Anche il fanservice è nettamente diminuito.

Nell'ultimo episodio, una piccola, piccola Rika a causa di un passaggio spazio temporale si ritrova nella stessa Hinamizawa dei nostri eroi, che si metteranno d'impegno per trovare un modo per farla tornare nel suo mondo. Questo OVA è probabilmente quello riuscito meglio, anche se non è lo stesso capace di convincermi del tutto. Non essendoci più misteri irrisolti, piani da sventare o assassini da scovare, è tutto incredibilmente lento e si finisce inevitabilmente per annoiarsi dopo un po', sebbene l'idea non sia così malvagia. Poteva sicuramente essere sviluppato meglio, ma è il più serio tra i quattro.

Escluse le sigle, le musiche sembrerebbero le stesse delle altre serie. La colonna sonora è sempre stata molto azzeccata, quindi nulla da dire in proposito. I disegni sono senza dubbio più curati rispetto a quelli della prima serie. C'è da dire che ho notato una cosa all'inizio del secondo OVA: quando appaiono gli antagonisti, Miyo ha la divisa da infermiera sbottonata, cosa insolita per lei. Ho pensato che fosse l'ennesima aggiunta per soddisfare gli spettatori, ma nella scena seguente non ha nessuna scollatura. Ancora dopo, però, la sua divisa è di nuovo sbottonata. Non so se ci siano altre sviste simili, ma in questo caso è un errore parecchio evidente.
In conclusione, questo OVA è stato una perdita di tempo e non lo consiglio a nessuno che non abbia tendenze masochiste.