Recensione
Shokupan Mimi
6.0/10
'Shokupan Mimi' è una particolarissima e stravagante serie, composta da sedici episodi di trenta secondi circa l'uno. Si tratta di un prodotto assolutamente unico nel suo genere, che non può che stupire qualsiasi spettatore.
Non c'è una trama continua, nel senso che ogni episodio è slegato dal precedente e dal successivo e si sviluppa liberamente, sempre ammesso che si possa parlare di trama, con un mini-anime come questo. Difatti, le vicende che ci sono presentate puntano l'attenzione sulle avventure di Mimi, una fetta di pane (esatto, una fetta di pane!) che vuole essere alla moda e che, per raggiungere il suo obiettivo, si mette a dieta, si abbronza (in un tostapane) e via dicendo, seguendo i luoghi comuni della bellezza moderna. Ciò che fa specie e colpisce è il fatto che spessissimo vediamo questa fetta di pane nutrirsi di verdura e hamburger, essere beccata dagli uccellini oppure ficcarsi in una piastra per toast al fine di dimagrire, cose che donano al tutto un'ambigua sfumatura di macabro che va ad accostarsi a una realtà altrimenti fatta di rose, fiori e luci. Devo dire in tutta sincerità che questa associazione a volte si rivela assai disarmonica, eppure inspiegabilmente l'ho apprezzata. Rimango dell'opinione che dipenda moltissimo dai gusti di una persona, ma credo che questo binomio di generi, fluff e macabro, renda 'Shokupan Mimi' più versatile di quanto si possa pensare.
Lo stile, sia dei personaggi sia degli sfondi, è assolutamente infantile ed elementare, e punta moltissimo sull'intenerimento dello spettatore e sul cosiddetto "fattore kawaii", con figure tondeggianti, vocine acute e colori chiari e luminosi. L'animazione è parimenti rudimentale, senza alcun effetto speciale di sorta e caratterizzata da un enorme vanto della semplicità.
'Shokupan Mimi' è una serie brevissima - in totale sono solo otto minuti di visione! -, leggerissima e senza pretese, che si lascia guardare molto facilmente e che, quindi, è consigliabile a quasi ogni tipologia di spettatore - che non si aspetti troppo. Il 'quasi' è d'obbligo poiché tutto lo zucchero e il bianco panna che quest'anime contiene potrebbero irritare una persona normalmente tesa agli shounen d'azione o, comunque, a prodotti piuttosto dinamici e/o forti, categoria di cui faccio parte - ed ecco spiegato il 6: non posso sopportare oltre una certa soglia di kawaii.
Ad ogni modo, l'idea di per sé è così originale che il prodotto meriterebbe una possibilità anche solo per questo, nella mia opinione.
Non c'è una trama continua, nel senso che ogni episodio è slegato dal precedente e dal successivo e si sviluppa liberamente, sempre ammesso che si possa parlare di trama, con un mini-anime come questo. Difatti, le vicende che ci sono presentate puntano l'attenzione sulle avventure di Mimi, una fetta di pane (esatto, una fetta di pane!) che vuole essere alla moda e che, per raggiungere il suo obiettivo, si mette a dieta, si abbronza (in un tostapane) e via dicendo, seguendo i luoghi comuni della bellezza moderna. Ciò che fa specie e colpisce è il fatto che spessissimo vediamo questa fetta di pane nutrirsi di verdura e hamburger, essere beccata dagli uccellini oppure ficcarsi in una piastra per toast al fine di dimagrire, cose che donano al tutto un'ambigua sfumatura di macabro che va ad accostarsi a una realtà altrimenti fatta di rose, fiori e luci. Devo dire in tutta sincerità che questa associazione a volte si rivela assai disarmonica, eppure inspiegabilmente l'ho apprezzata. Rimango dell'opinione che dipenda moltissimo dai gusti di una persona, ma credo che questo binomio di generi, fluff e macabro, renda 'Shokupan Mimi' più versatile di quanto si possa pensare.
Lo stile, sia dei personaggi sia degli sfondi, è assolutamente infantile ed elementare, e punta moltissimo sull'intenerimento dello spettatore e sul cosiddetto "fattore kawaii", con figure tondeggianti, vocine acute e colori chiari e luminosi. L'animazione è parimenti rudimentale, senza alcun effetto speciale di sorta e caratterizzata da un enorme vanto della semplicità.
'Shokupan Mimi' è una serie brevissima - in totale sono solo otto minuti di visione! -, leggerissima e senza pretese, che si lascia guardare molto facilmente e che, quindi, è consigliabile a quasi ogni tipologia di spettatore - che non si aspetti troppo. Il 'quasi' è d'obbligo poiché tutto lo zucchero e il bianco panna che quest'anime contiene potrebbero irritare una persona normalmente tesa agli shounen d'azione o, comunque, a prodotti piuttosto dinamici e/o forti, categoria di cui faccio parte - ed ecco spiegato il 6: non posso sopportare oltre una certa soglia di kawaii.
Ad ogni modo, l'idea di per sé è così originale che il prodotto meriterebbe una possibilità anche solo per questo, nella mia opinione.