Recensione
'La storia di Trunks' è il secondo Special OAV di 'Dragon Ball' e, pur essendo un movie, può benissimo essere considerato parte della serie originale. Ciò che l'OAV racconta è la vita di quel Trunks che noi abbiamo conosciuto nella saga di Cell, quel Trunks timido ma deciso che, con il suo intervento nel passato, salverà la dimensione temporale dei nostri eroi. Con 'La storia di Trunks' veniamo finalmente a contatto con la realtà futura che ha spinto il Saiyan alla strenua lotta per la pace e la giustizia, osservando un primo piano del mondo distrutto dai terribili cyborg C-18 e C-17, di cui avevamo avuto solo scorci e riferimenti, e apprenderemo finalmente molti dei misteri della vita del giovane, come l'affetto per il compagno e mentore Gohan, motore decisivo di svariate azioni di Trunks. L'OAV si apre con la morte di Goku a causa della malattia cardiaca di cui noi tutti siamo a conoscenza, dipartita che viene compianta e sofferta da tutti, e si evolve, con un salto temporale a molti anni dopo, mostrandoci la disastrosa situazione in cui versa la Terra; infine si chiude con la decisione di Trunks di ascoltare sua madre, Bulma, e tornare nel passato con lo scopo di creare un futuro più sereno e di allenarsi.
Questo movie è dunque uno spin off e approfondimento di quelle che sono le vicende di 'Dragon Ball', tuttavia può essere considerato benissimo anche un viaggio introspettivo all'interno del personaggio di Mirai no Trunks, analizzato dalla più tenera adolescenza a un'età quasi adulta e messo in risalto in tutta la sua crescita caratteriale. Questo non fa dell'OAV un film psicologico o impegnativo, assolutamente no: permane l'atmosfera semplicistica e leggera di 'Dragon Ball' e di sicuro si tratta di un prodotto ad alto contenuto dinamico, con combattimenti realizzati, tra l'altro, molto bene e con attenzione. 'La storia di Trunks' si distingue, però, per il fatto che è la trama a reggere i combattimenti e non il contrario, come invece accade per tutti i movie di DB (esente solo l'altro Special) e per alcuni tratti della serie originale. Personalmente, di questo OAV ho apprezzato moltissimo anche la presentazione dei due cyborg - personaggi che mi hanno sempre incuriosita e affascinata - e del rapporto che intercorre fra essi, trattato implicitamente ma pur sempre trattato.
Lo stile grafico, pur seguendo il tipico modello "dragonballiano", risulta meno curato rispetto alla serie originale, soprattutto nei primi piani dei visi, spesso disarmonici e leggermente grotteschi, anche se, a onor del vero, non scade mai troppo in basso, mentre si rivela degna di nota l'animazione, di cui, considerando l'anno di uscita del movie, non ho proprio nulla da criticare.
La colonna sonora è stata gestita molto male, in mia opinione. Prima di tutto, le tracce non sono quasi mai adatte alla scena che devono accompagnare e di cui devono (dovrebbero) amplificare il pathos - e già questo è un grosso difetto, dato che comunque si tratta di un anime che punta molto sulla tensione e sull'adrenalina - o addirittura alcune parti sono prive di sottofondo musicale, pur necessitandolo, a mio avviso. In secondo luogo, si tratta di tracce insignificanti oppure riprese dalla serie classica, non proponendo, quindi, nulla di innovativo o minimamente interessante - sempre da un punto di vista di basi sonore.
Per quanto riguarda il ritmo, la regia alterna profondi momenti di analisi interiore ad altri incalzanti di combattimento, rendendo il movie molto eterogeneo in questo senso.
Il tono è sicuramente drammatico e anche nei momenti leggeri (per esempio C-18 che va a fare shopping) si è oppressi da un senso di ineluttabilità e angoscia davvero sorprendente che dona all'anime una serietà spesso estranea a prodotti di questo tipo.
A conti fatti, quindi, si tratta di un OAV che consiglio sicuramente, che si conosca 'Dragon Ball' (meglio) oppure no; non ci si aspetti un lavoro impegnato, originalissimo o credibilissimo quanto a personaggi - è pur sempre 'Dragon Ball' - ma è di sicuro gradevole e godibile per chiunque apprezzi il genere shounen, e coinvolgente e interessante per gli appassionati dell'opera di Toriyama.
Questo movie è dunque uno spin off e approfondimento di quelle che sono le vicende di 'Dragon Ball', tuttavia può essere considerato benissimo anche un viaggio introspettivo all'interno del personaggio di Mirai no Trunks, analizzato dalla più tenera adolescenza a un'età quasi adulta e messo in risalto in tutta la sua crescita caratteriale. Questo non fa dell'OAV un film psicologico o impegnativo, assolutamente no: permane l'atmosfera semplicistica e leggera di 'Dragon Ball' e di sicuro si tratta di un prodotto ad alto contenuto dinamico, con combattimenti realizzati, tra l'altro, molto bene e con attenzione. 'La storia di Trunks' si distingue, però, per il fatto che è la trama a reggere i combattimenti e non il contrario, come invece accade per tutti i movie di DB (esente solo l'altro Special) e per alcuni tratti della serie originale. Personalmente, di questo OAV ho apprezzato moltissimo anche la presentazione dei due cyborg - personaggi che mi hanno sempre incuriosita e affascinata - e del rapporto che intercorre fra essi, trattato implicitamente ma pur sempre trattato.
Lo stile grafico, pur seguendo il tipico modello "dragonballiano", risulta meno curato rispetto alla serie originale, soprattutto nei primi piani dei visi, spesso disarmonici e leggermente grotteschi, anche se, a onor del vero, non scade mai troppo in basso, mentre si rivela degna di nota l'animazione, di cui, considerando l'anno di uscita del movie, non ho proprio nulla da criticare.
La colonna sonora è stata gestita molto male, in mia opinione. Prima di tutto, le tracce non sono quasi mai adatte alla scena che devono accompagnare e di cui devono (dovrebbero) amplificare il pathos - e già questo è un grosso difetto, dato che comunque si tratta di un anime che punta molto sulla tensione e sull'adrenalina - o addirittura alcune parti sono prive di sottofondo musicale, pur necessitandolo, a mio avviso. In secondo luogo, si tratta di tracce insignificanti oppure riprese dalla serie classica, non proponendo, quindi, nulla di innovativo o minimamente interessante - sempre da un punto di vista di basi sonore.
Per quanto riguarda il ritmo, la regia alterna profondi momenti di analisi interiore ad altri incalzanti di combattimento, rendendo il movie molto eterogeneo in questo senso.
Il tono è sicuramente drammatico e anche nei momenti leggeri (per esempio C-18 che va a fare shopping) si è oppressi da un senso di ineluttabilità e angoscia davvero sorprendente che dona all'anime una serietà spesso estranea a prodotti di questo tipo.
A conti fatti, quindi, si tratta di un OAV che consiglio sicuramente, che si conosca 'Dragon Ball' (meglio) oppure no; non ci si aspetti un lavoro impegnato, originalissimo o credibilissimo quanto a personaggi - è pur sempre 'Dragon Ball' - ma è di sicuro gradevole e godibile per chiunque apprezzi il genere shounen, e coinvolgente e interessante per gli appassionati dell'opera di Toriyama.