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Dopo l'epico gioiello di "Toradora!", il medesimo staff ha dato alla luce "AnoHana". Esattamente come "Toradora!", "AnoHana" tratta di vicende sentimentali di un gruppetto di amici composto da tre ragazzi e tre ragazze, tutti caratterizzati da un pensiero che li tormenta, che li ossessiona, che li fa essere praticamente degli inetti. Quando loro erano pressocché bambini dovettero affrontare la morte di una loro carissima amica, e fino all'adolescenza non sono mai stati in grado di combattere tale evento. Infatti, la morte della loro cara amica Menma farà in modo di squarciare il gruppetto di rose e fiori. Quando i nostri protagonisti stanno nella piena adolescenza, ovvero nella piena maturità, succede un evento straordinario. Jintan, che era nella sua infanzia il capo gruppetto, comincia a vedere, a parlare, anzi a convivere letteralmente con il fantasma di Menma la quale è ritornata perché vuole che i suoi amici esaudiscano il suo falso e inutile desiderio.

Il gruppetto come ho già detto prima è composto da tre ragazzi e tre ragazze. I tre ragazzi sono: Jintan, Yukiatsu e Poppo. Jintan, come Poppo, non ha preferito continuare la scuola ma ha preferito abbandonarla e cercare di dare una mano in famiglia. Del gruppetto, è colui che mente continuamente a se stesso e agli altri, non riesce ad affrontare le sue paure, le sue emozioni e preferisce rintanarsi (perché no) nella sua senilità. Sono veramente significative ma rare le volte in cui Jintan dà sfogo all'emozioni represse. Yukiatsu è invece l'esatto opposto di Jintan. E' uno studente modello e fa ciò che lui crede più opportuno, anche se ciò vuol dire trascurare persone importanti. Poppo è il più socievole del gruppetto, infatti è uno dei primi a volere la rinascita del gruppetto e a volere rivivere i bei ricordi dell'infanzia.
Passiamo ora alle ragazze. Menma è nonostante l'apparenza, la più bambina di tutte e ovviamente non riesce a capire quasi mai gli stati d'animo dei suoi amici. Anaru è la prima che vorrebbe che Menma non fosse mai ritornata, Tsuruko è implicitamente la psicologa del gruppetto, l'unica che cerca a suo malgrado di capire come stanno le cose.
Tutti i personaggi sono differenti nell'aspetto, ma sono uguali nel contenuto. Nessuno dei sei diventa maturo, nessuno riesce a capire veramente come stanno le cose, mentono spudoratamente a se stessi e a tutto ciò che li circonda, soprattutto Menma, la quale non sa neanche lei in realtà cosa veramente vuole. Infatti, come suggerisce il titolo: "Ancora non conosciamo il nome del fiore che abbiamo visto quel giorno".

Nonostante ciò, sono stato letteralmente colpito da "AnoHana", sia per i disegni sia per le sigle iniziali e finali che ho trovato estremamente buone, ma soprattutto per la trama.
Allora perché ho dato 7? Per il finale che non mi ha convinto assolutamente. Ma sono sicuro che per "AnoHana" sarebbe stato meglio un finale simile alla fine di "Silent Hill 2".