Recensione
Elfen Lied
8.0/10
Mi ha molto incuriosito il modo in cui una buona fetta di recensioni e di pareri sia fortemente a favore dell'anime "Elfen Lied" mentre una nutrita schiera sia fortemente irritata dall'anime. Ebbene dopo averlo visto posso dire di essere rimasto colpito positivamente dall'anime. Ovviamente do un 8 pieno perché moltissime sono le opere animate di maggior spessore in tutti i campi (tematiche, caratterizzazione personaggi, grafica, trama, ecc.).
"Elfen Lied" a mio parere ha come punto di forza sicuramente l'ideazione della trama e lo svolgimento della stessa, nonostante qualche intoppo narrativo. Inoltre è molto molto azzeccata l'idea di una differente razza rispetto agli uomini per dare interessanti spunti su razzismo, emarginazione, sofferenza, gelosia. Tutte queste tematiche poi vengono estremizzate per calcare ancora di più la mano sui tratti narrativi e contenutistici principali dell'anime. Questo estremismo però è un coltello a doppia lama perché alcune volte rallenta e rende artificiosa la trama che in sé è piuttosto scorrevole.
Per quanto riguarda i personaggi, non acquisiscono un loro proprio spessore psicologico e secondo me l'autore lo fa apposta perché, per esempio, vedo meglio caratterizzato il supervisore Kurama rispetto ai protagonisti e questo credo sia un effetto voluto per dare maggiore attenzioni alle azioni dei personaggi, alle loro scelte, al loro trascorso, per farci noi stessi un'idea.
La trama è un punto di forza, basta leggere su qualsiasi sito le linee generali per incuriosirsi; inoltre lega abbastanza bene il genere puramente splatter con l'ecchi e il romanticismo e, mentre in altri anime questo risultato si è dimostrato controproducente, in "Elfen Lied" invece non risulta per niente forzato o pesante. Una parolina giusto su alcune scene di drammaticità gratuita che secondo me potevano essere evitate: va benissimo che un anime sia drammatico, va benissimo che ci sia sofferenza, va benissimo che la gente si commuova ma, sinceramente, qui le lacrime sono state utilizzate troppo, personaggi che piangono quando soffrono, quando sono tristi, quando sono felici, quando sono sovrappensiero, quando dormono. Io sinceramente avrei dato più valore al "versare lacrime".
La grafica sostanzialmente è buona, non eccellente, ma all'altezza dell'anime che sicuramente puntava ad altro; devo dire però che le scene splatter non erano fatte per nulla male. Infine sicuramente vincente è il finale strappalacrime e il numero abbastanza esiguo di puntante (in tutto 13) perché, dobbiamo dirlo, ce ne sono di anime dispersivi pieni di filler e di tempi morti mentre questo non è uno di quelli.
Concludo quindi elogiando quest'anime che ha saputo, a mio avviso, conciliare la drammaticità fisica e mentale con il sentimentalismo senza sembrare forzato o paradossale e mi unisco alla schiera delle persone che consiglierebbero la visione di questo seinen agli amanti degli anime a 360° perché non prende molto tempo, sinceramente fa riflettere su tematiche forti, ha una bella trama, ha delle belle musiche di sottofondo e difficilmente vedremo altri anime che conciliano così bene i generi splatter, ecchi, sentimentale e drammatico.
"Elfen Lied" a mio parere ha come punto di forza sicuramente l'ideazione della trama e lo svolgimento della stessa, nonostante qualche intoppo narrativo. Inoltre è molto molto azzeccata l'idea di una differente razza rispetto agli uomini per dare interessanti spunti su razzismo, emarginazione, sofferenza, gelosia. Tutte queste tematiche poi vengono estremizzate per calcare ancora di più la mano sui tratti narrativi e contenutistici principali dell'anime. Questo estremismo però è un coltello a doppia lama perché alcune volte rallenta e rende artificiosa la trama che in sé è piuttosto scorrevole.
Per quanto riguarda i personaggi, non acquisiscono un loro proprio spessore psicologico e secondo me l'autore lo fa apposta perché, per esempio, vedo meglio caratterizzato il supervisore Kurama rispetto ai protagonisti e questo credo sia un effetto voluto per dare maggiore attenzioni alle azioni dei personaggi, alle loro scelte, al loro trascorso, per farci noi stessi un'idea.
La trama è un punto di forza, basta leggere su qualsiasi sito le linee generali per incuriosirsi; inoltre lega abbastanza bene il genere puramente splatter con l'ecchi e il romanticismo e, mentre in altri anime questo risultato si è dimostrato controproducente, in "Elfen Lied" invece non risulta per niente forzato o pesante. Una parolina giusto su alcune scene di drammaticità gratuita che secondo me potevano essere evitate: va benissimo che un anime sia drammatico, va benissimo che ci sia sofferenza, va benissimo che la gente si commuova ma, sinceramente, qui le lacrime sono state utilizzate troppo, personaggi che piangono quando soffrono, quando sono tristi, quando sono felici, quando sono sovrappensiero, quando dormono. Io sinceramente avrei dato più valore al "versare lacrime".
La grafica sostanzialmente è buona, non eccellente, ma all'altezza dell'anime che sicuramente puntava ad altro; devo dire però che le scene splatter non erano fatte per nulla male. Infine sicuramente vincente è il finale strappalacrime e il numero abbastanza esiguo di puntante (in tutto 13) perché, dobbiamo dirlo, ce ne sono di anime dispersivi pieni di filler e di tempi morti mentre questo non è uno di quelli.
Concludo quindi elogiando quest'anime che ha saputo, a mio avviso, conciliare la drammaticità fisica e mentale con il sentimentalismo senza sembrare forzato o paradossale e mi unisco alla schiera delle persone che consiglierebbero la visione di questo seinen agli amanti degli anime a 360° perché non prende molto tempo, sinceramente fa riflettere su tematiche forti, ha una bella trama, ha delle belle musiche di sottofondo e difficilmente vedremo altri anime che conciliano così bene i generi splatter, ecchi, sentimentale e drammatico.