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'Quando loro piangono': è questa la traduzione del titolo della saga di cui Umineko fa parte. In questo caso sono i gabbiani, animali che spariscono appena inizia l'anime per non tornare finché tutto avrà fine. In pratica, potete scordarveli bellamente.
Terzo dopo i due arc di Higurashi, Umineko nasce anch'esso come un gioco per il pc, ma presenta una trama diversa.
Questa volta ci troviamo su un'isola immaginaria di nome Rokkenjima, di proprietà della famiglia Ushiromiya, tra il 4 e il 5 ottobre del 1986. Essa deve la sua fortuna al fatto che la strega dorata Beatrice ha donato a Kinzo, il capofamiglia, dieci tonnellate di lingotti d'oro, che però nessuno ha mai visto. Per trovarle bisogna risolvere l'epigrafe che si trova accanto al quadro di Beatrice, che determinerà anche il successore della famiglia. Ma l'indovinello presenta una doppia faccia, che verrà svelata agli ignari componenti della famiglia in maniera violenta... E forse l'unico che può fermare tutto è Battler, tornato nell'isola dopo sei anni.

Nato dopo il successo della sound, novel l'anime di Umineko copre la cosiddetta Question Arc, ovvero i quattro episodi che compongono le domande. Domande su chi è Beatrice in realtà, su come sono commessi i vari delitti.
Perché 'Umineko' è prima di tutto una gara d'intelletto tra Beatrice e Battler. Lui non crede nell'esistenza della strega ed è questo che impedisce alla storia di concludersi. E il compito di Beatrice è proprio quello di convincerlo che ogni situazione è causata dalla magia. Una battaglia che dura la bellezza di 26 puntate e che, purtroppo, non ha fine.
E' questa la pecca maggiore di 'Umineko'. Mentre Higurashi ha anche la trasposizione in versione animata degli ultimi quattro archi, quelli che contengono le soluzioni, 'Umineko' non ha questo privilegio. E' monco e lascia l'amaro in bocca. L'unica soluzione è, ovviamente, procurarsi le sound novel.

Nonostante ciò 'Umineko' è godibilissimo e un ottimo anime, con dei personaggi eccezionali, prima di tutti Beatrice, grazie anche allo splendido doppiaggio.
Quindi, da vedere? Sì e no, perché è un caso senza soluzione. Ma è un ottimo inizio per andarsi poi a leggere le novel.
Ultimo appunto: a differenza di Higurashi le scene horror/splatter sono censurate. Ciò però non vuol dire che non siano comunque presenti.