Recensione
Folktales from Japan
7.0/10
Scrivendo questa recensione parto da un presupposto: questo titolo è chiaramente destinato a un pubblico molto giovane, probabilmente bambini della scuola primaria o in età prescolare, e come tale va valutato.
Si tratta di una raccolta di leggende e storie popolari, alcune abbastanza famose - tanto che le avevo già sentite nominare in altri anime e manga - e altre che sembrano semplici storielle di paese.
Ogni episodio dura 24 minuti ed è suddiviso in tre racconti autoconclusivi.
Il design è veramente semplice e povero di particolari e di una qualità altalenante, dato che da un racconto all'altro ci sono spesso grandi differenze sia nello stile di disegno sia nella colorazione. E' chiaro che ai produttori non interessava mantenere un unico design per tutto l'anime, anzi ho avuto l'impressione che i cambi di stile fossero intenzionali per creare un certo distacco tra un racconto e l'altro. La semplicità del design può essere una scelta voluta per facilitare l'ascolto da parte dei bambini, che così possono seguire al meglio i dialoghi senza lasciarsi distrarre dalla bellezza dei disegni o delle animazioni, che in questo contesto non sono importanti.
Oltre alla povertà nei disegni, c'è anche una notevole carenza di doppiatori: l'intera serie è infatti doppiata solo da due persone, un uomo e una donna, che si alternano nel ricoprire i vari ruoli, cercando di adattare al meglio la propria voce ai vari personaggi. In questo devo dire che fanno davvero un buon lavoro: anche se è chiaro che chi presta la voce sono sempre le solite due persone, entrambi riescono a impersonare sia i bambini sia gli anziani, donne o uomini, ragazze e ragazzi, nonché divinità, oni e vari animali parlanti che compaiono nelle leggende.
Certo, nonostante il loro impegno, la differenza con gli altri anime che vantano tanti doppiatori rimane palese, ma io trovo che, per raccontare delle vecchie storie, due voci, che ricordano quelle di due nonnini, siano molto appropriate, come se la carenza di doppiatori aiutasse a creare l'atmosfera famigliare dei nonni che raccontano fiabe ai lori nipoti.
In conclusione si tratta di un titolo destinato ai più giovani, ma io lo consiglio anche a chi ha voglia di saperne un po' di più sulla cultura giapponese, sui suoi miti e le sue leggende, tenendo comunque presente che queste storie sono state semplificate e abbreviate per essere comprese dai più piccoli e per rientrare nei limiti di tempo imposti per ogni racconto.
Si tratta di una raccolta di leggende e storie popolari, alcune abbastanza famose - tanto che le avevo già sentite nominare in altri anime e manga - e altre che sembrano semplici storielle di paese.
Ogni episodio dura 24 minuti ed è suddiviso in tre racconti autoconclusivi.
Il design è veramente semplice e povero di particolari e di una qualità altalenante, dato che da un racconto all'altro ci sono spesso grandi differenze sia nello stile di disegno sia nella colorazione. E' chiaro che ai produttori non interessava mantenere un unico design per tutto l'anime, anzi ho avuto l'impressione che i cambi di stile fossero intenzionali per creare un certo distacco tra un racconto e l'altro. La semplicità del design può essere una scelta voluta per facilitare l'ascolto da parte dei bambini, che così possono seguire al meglio i dialoghi senza lasciarsi distrarre dalla bellezza dei disegni o delle animazioni, che in questo contesto non sono importanti.
Oltre alla povertà nei disegni, c'è anche una notevole carenza di doppiatori: l'intera serie è infatti doppiata solo da due persone, un uomo e una donna, che si alternano nel ricoprire i vari ruoli, cercando di adattare al meglio la propria voce ai vari personaggi. In questo devo dire che fanno davvero un buon lavoro: anche se è chiaro che chi presta la voce sono sempre le solite due persone, entrambi riescono a impersonare sia i bambini sia gli anziani, donne o uomini, ragazze e ragazzi, nonché divinità, oni e vari animali parlanti che compaiono nelle leggende.
Certo, nonostante il loro impegno, la differenza con gli altri anime che vantano tanti doppiatori rimane palese, ma io trovo che, per raccontare delle vecchie storie, due voci, che ricordano quelle di due nonnini, siano molto appropriate, come se la carenza di doppiatori aiutasse a creare l'atmosfera famigliare dei nonni che raccontano fiabe ai lori nipoti.
In conclusione si tratta di un titolo destinato ai più giovani, ma io lo consiglio anche a chi ha voglia di saperne un po' di più sulla cultura giapponese, sui suoi miti e le sue leggende, tenendo comunque presente che queste storie sono state semplificate e abbreviate per essere comprese dai più piccoli e per rientrare nei limiti di tempo imposti per ogni racconto.