Recensione
"Rock Lee no Seishun Full-Power Ninden" è uno spin-off del più famoso "Naruto" di Masashi Kishimoto e la trasposizione animata dell'omonimo manga di Kenji Taira, assistente del sensei Kishimoto.
Questo titolo vede come protagonista Rock Lee, un personaggio secondario nella serie originale, che ha la particolare caratteristica di essere un ninja che non sa usare le arti ninja, ovvero le "ninjutsu". A causa di questa sua particolarità nella storia originale ha passato molti momenti difficili ed è stato protagonista di episodi drammatici; ciononostante egli è fondamentalmente un personaggio positivo e allegro, che ha spesso contribuito alla comicità del manga.
Questo spin-off si basa proprio su questo suo lato comico, esagerandolo fino a renderlo ridicolo, sfruttando gag di ogni tipo e arrivando a un livello demenziale a cui la storia originale di Naruto non era mai giunta.
Non c'è una vera e propria trama, ogni episodio è composto da due storie, per lo più autoconclusive. In ognuna di esse vediamo Rock Lee, solitamente assieme ai compagni Neji e Tenten, affrontare i problemi quotidiani nella sua vita di ninja. Talvolta si tratta di missioni, altre volte di test o allenamenti oppure problemi adolescenziali, ma in linea di massima la struttura della storia si può riassumere così: c'è un problema da risolvere o uno scopo da raggiungere e Lee si impegna per riuscirci, ma con risultati quasi sempre disastrosi. Per colpa delle sue idee strampalate si creano situazioni assurde nelle quali viene spesso coinvolto il povero Neji, che in questo'anime è costretto suo malgrado a ricoprire il ruolo di travestito professionista. Tutto ciò scatena le ire di Tenten, che esasperata dall'assurdità della situazione e dalla stupidità degli altri personaggi, interviene con commenti o colpendo gli altri con un ventaglio di carta, come nella più classica commedia giapponese. Nel corso della serie compaiono anche gli altri personaggi della serie originale, in primis Naruto.
A evidenziare l'intento comico dell'opera i personaggi sono tutti disegnati nello stile "super deformed" o "chibi". Il design dei personaggi nell'anime è migliore rispetto a quello del manga e lo si nota soprattutto nei profili, che nel manga erano eccessivamente piatti, ma basta dare un'occhiata alla prima scena del primo episodio per rendersi conto che gli sfondi non hanno avuto altrettanta fortuna.
Il punto forte di quest'anime dovrebbe essere la comicità e il suo pubblico dovrebbe essere composto dai fan della serie "Naruto", in particolare i fan di Rock Lee, in quanto solo chi conosce la storia originale può comprendere a fondo il mondo e i personaggi di questo spin-off. Parlo al condizionale perché purtroppo ritengo che questo titolo abbia fallito nel raggiungere il suo scopo.
Per molto tempo sono stata una fan del manga "Naruto" e in modo particolare di Rock Lee, inoltre ho apprezzato il design super deformed delle cover dei CD di "Oo! Naruto Nippon!", che come stile è molto simile a quello usato in quest'anime, ma nonostante tutto questo non posso dire di aver gradito questo spin-off.
L'idea di creare uno spin-off serio su Rock Lee poteva essere buona, perché è un personaggio che ha saputo conquistare il pubblico e, pur non comparendo quasi più nella serie originale, avrebbe potuto dire ancora molto. Utilizzarlo per una serie comica poteva ancora andare bene: si sprecavano tante possibilità interessanti (un'eventuale scontro serio con il rivale Neji per esempio), ma poteva comunque risultare gradita. Il problema più grave di questa serie è che l'autore invece ha scelto di puntare su un livello demenziale davvero esagerato, che spesso ha reso i personaggi talmente diversi dalla loro versione originale da renderli ridicoli, quasi irriconoscibili.
Mi spiego. Come già detto, nella storia originale Rock Lee ha sofferto per la sua incapacità di utilizzare le ninjutsu, ma ha rimediato concentrandosi sulle arti marziali, nelle quali, grazie al suo impegno e ai costanti allenamenti, ha ottenuto risultati eccellenti. In questo spin-off invece Rock Lee non solo si dimostra spesso scarso nelle arti marziali, ma sembra soffrire di un eccessivo complesso di inferiorità che lo spinge a imitare le ninjutsu degli altri personaggi: se Naruto usa l'oiroke no jutsu (tecnica seducente) Rock Lee indossa prontamente un bikini, se Naruto usa la moltiplicazione del corpo Rock Lee inizia a correre velocemente in cerchio dando l'illusione che si sia moltiplicato, se il suo maestro Gai sa evocare una tartaruga con la tecnica del richiamo Lee costringe Neji a indossare un costume da tartaruga e finge di averlo richiamato. Tutto questo svilisce il personaggio di Rock Lee e per un fan sarebbe già abbastanza deludente, ma il peggio arriva quando vediamo il giovane ninja diventare una palla (non si capisce come, visto che non c'è alcuna trasformazione) e rotolare nel tentativo di imitare la caratteristica tecnica di Choji.
E che dire delle nuove tecniche apprese dal maestro Gai? Quando l'ho visto indossare un tutù da ballerina con una testa di cigno che sporgeva tra le gambe e colpiva gli avversari non volevo crederci.
Infine non dobbiamo dimenticarci delle caratteristiche folte sopracciglia di Lee, che in questa serie possono allungarsi di diversi metri e intrappolare gli avversari. La spiegazione è l'apertura di una delle porte difensive del corpo, argomento trattato anche nella storia originale, ma è una spiegazione che non convince affatto.
Da quanto ho visto, l'autore conosce bene le caratteristiche dei personaggi originali, ma a mio avviso questo non aiuta molto: per chi ha seguito e amato la versione originale di questi personaggi questo genere di comicità non solo non è divertente, ma risulta irritante e imbarazzante. Rock Lee non brillerà per intelligenza, ma in quest'anime si va decisamente oltre dipingendolo continuamente come uno stupido. E la situazione peggiora quando questa stupidità coinvolge anche i suoi compagni, soprattutto quando si tratta di personaggi come Neji, che nella serie regolare è sempre serio e agisce in modo razionale.
L'unica cosa che ritengo sia davvero di buona qualità in quest'anime sono le sigle: ho ascoltato con piacere le melodie delle varie opening ed ending, che forse non saranno eccezionali, ma se paragonate al resto dell'opera si distinguono nettamente. Inoltre si nota la cura nell'animazione, che appare evidente sia nel combattimento tra Naruto e Rock Lee nella prima opening, sia nella danza e nel labiale dei personaggi, che si coordina bene alla canzone nella prima ending.
In conclusione non consiglio la visione di questa serie: chi non ha mai visto l'originale Naruto forse potrebbe apprezzarne la comicità, ma non avrebbe le conoscenze per seguire la storia. Chi invece ha apprezzato l'originale difficilmente potrebbe gradire di vedere ridicolizzati i personaggi che ha amato.
Questo titolo vede come protagonista Rock Lee, un personaggio secondario nella serie originale, che ha la particolare caratteristica di essere un ninja che non sa usare le arti ninja, ovvero le "ninjutsu". A causa di questa sua particolarità nella storia originale ha passato molti momenti difficili ed è stato protagonista di episodi drammatici; ciononostante egli è fondamentalmente un personaggio positivo e allegro, che ha spesso contribuito alla comicità del manga.
Questo spin-off si basa proprio su questo suo lato comico, esagerandolo fino a renderlo ridicolo, sfruttando gag di ogni tipo e arrivando a un livello demenziale a cui la storia originale di Naruto non era mai giunta.
Non c'è una vera e propria trama, ogni episodio è composto da due storie, per lo più autoconclusive. In ognuna di esse vediamo Rock Lee, solitamente assieme ai compagni Neji e Tenten, affrontare i problemi quotidiani nella sua vita di ninja. Talvolta si tratta di missioni, altre volte di test o allenamenti oppure problemi adolescenziali, ma in linea di massima la struttura della storia si può riassumere così: c'è un problema da risolvere o uno scopo da raggiungere e Lee si impegna per riuscirci, ma con risultati quasi sempre disastrosi. Per colpa delle sue idee strampalate si creano situazioni assurde nelle quali viene spesso coinvolto il povero Neji, che in questo'anime è costretto suo malgrado a ricoprire il ruolo di travestito professionista. Tutto ciò scatena le ire di Tenten, che esasperata dall'assurdità della situazione e dalla stupidità degli altri personaggi, interviene con commenti o colpendo gli altri con un ventaglio di carta, come nella più classica commedia giapponese. Nel corso della serie compaiono anche gli altri personaggi della serie originale, in primis Naruto.
A evidenziare l'intento comico dell'opera i personaggi sono tutti disegnati nello stile "super deformed" o "chibi". Il design dei personaggi nell'anime è migliore rispetto a quello del manga e lo si nota soprattutto nei profili, che nel manga erano eccessivamente piatti, ma basta dare un'occhiata alla prima scena del primo episodio per rendersi conto che gli sfondi non hanno avuto altrettanta fortuna.
Il punto forte di quest'anime dovrebbe essere la comicità e il suo pubblico dovrebbe essere composto dai fan della serie "Naruto", in particolare i fan di Rock Lee, in quanto solo chi conosce la storia originale può comprendere a fondo il mondo e i personaggi di questo spin-off. Parlo al condizionale perché purtroppo ritengo che questo titolo abbia fallito nel raggiungere il suo scopo.
Per molto tempo sono stata una fan del manga "Naruto" e in modo particolare di Rock Lee, inoltre ho apprezzato il design super deformed delle cover dei CD di "Oo! Naruto Nippon!", che come stile è molto simile a quello usato in quest'anime, ma nonostante tutto questo non posso dire di aver gradito questo spin-off.
L'idea di creare uno spin-off serio su Rock Lee poteva essere buona, perché è un personaggio che ha saputo conquistare il pubblico e, pur non comparendo quasi più nella serie originale, avrebbe potuto dire ancora molto. Utilizzarlo per una serie comica poteva ancora andare bene: si sprecavano tante possibilità interessanti (un'eventuale scontro serio con il rivale Neji per esempio), ma poteva comunque risultare gradita. Il problema più grave di questa serie è che l'autore invece ha scelto di puntare su un livello demenziale davvero esagerato, che spesso ha reso i personaggi talmente diversi dalla loro versione originale da renderli ridicoli, quasi irriconoscibili.
Mi spiego. Come già detto, nella storia originale Rock Lee ha sofferto per la sua incapacità di utilizzare le ninjutsu, ma ha rimediato concentrandosi sulle arti marziali, nelle quali, grazie al suo impegno e ai costanti allenamenti, ha ottenuto risultati eccellenti. In questo spin-off invece Rock Lee non solo si dimostra spesso scarso nelle arti marziali, ma sembra soffrire di un eccessivo complesso di inferiorità che lo spinge a imitare le ninjutsu degli altri personaggi: se Naruto usa l'oiroke no jutsu (tecnica seducente) Rock Lee indossa prontamente un bikini, se Naruto usa la moltiplicazione del corpo Rock Lee inizia a correre velocemente in cerchio dando l'illusione che si sia moltiplicato, se il suo maestro Gai sa evocare una tartaruga con la tecnica del richiamo Lee costringe Neji a indossare un costume da tartaruga e finge di averlo richiamato. Tutto questo svilisce il personaggio di Rock Lee e per un fan sarebbe già abbastanza deludente, ma il peggio arriva quando vediamo il giovane ninja diventare una palla (non si capisce come, visto che non c'è alcuna trasformazione) e rotolare nel tentativo di imitare la caratteristica tecnica di Choji.
E che dire delle nuove tecniche apprese dal maestro Gai? Quando l'ho visto indossare un tutù da ballerina con una testa di cigno che sporgeva tra le gambe e colpiva gli avversari non volevo crederci.
Infine non dobbiamo dimenticarci delle caratteristiche folte sopracciglia di Lee, che in questa serie possono allungarsi di diversi metri e intrappolare gli avversari. La spiegazione è l'apertura di una delle porte difensive del corpo, argomento trattato anche nella storia originale, ma è una spiegazione che non convince affatto.
Da quanto ho visto, l'autore conosce bene le caratteristiche dei personaggi originali, ma a mio avviso questo non aiuta molto: per chi ha seguito e amato la versione originale di questi personaggi questo genere di comicità non solo non è divertente, ma risulta irritante e imbarazzante. Rock Lee non brillerà per intelligenza, ma in quest'anime si va decisamente oltre dipingendolo continuamente come uno stupido. E la situazione peggiora quando questa stupidità coinvolge anche i suoi compagni, soprattutto quando si tratta di personaggi come Neji, che nella serie regolare è sempre serio e agisce in modo razionale.
L'unica cosa che ritengo sia davvero di buona qualità in quest'anime sono le sigle: ho ascoltato con piacere le melodie delle varie opening ed ending, che forse non saranno eccezionali, ma se paragonate al resto dell'opera si distinguono nettamente. Inoltre si nota la cura nell'animazione, che appare evidente sia nel combattimento tra Naruto e Rock Lee nella prima opening, sia nella danza e nel labiale dei personaggi, che si coordina bene alla canzone nella prima ending.
In conclusione non consiglio la visione di questa serie: chi non ha mai visto l'originale Naruto forse potrebbe apprezzarne la comicità, ma non avrebbe le conoscenze per seguire la storia. Chi invece ha apprezzato l'originale difficilmente potrebbe gradire di vedere ridicolizzati i personaggi che ha amato.