Recensione
Chuunibyou demo Koi ga Shitai!
10.0/10
"Conoscete la sindrome della seconda Media? E' una 'malattia' spaventosa, ma al tempo stesso affascinante. Si dice colpisca gli studenti in pieno periodo puberale, solitamente in seconda media. Lo sviluppo dell'autocoscienza si fonde con l'immaginazione tipica dell'infanzia e li porta ad assumere strani comportamenti...".
E' con quest'incipit che ha inizio uno degli anime più graziosi, dolci e divertenti che abbia mai avuto il piacere di vedere. "Chuunibyou demo koi ga shitai", "Chuu-2" per noi fan affettuosi, è composto da 12 episodi che affrontano, in modo fresco e originale, temi cari alla cultura nipponica tanto quanto alla tradizione letteraria occidentale: la paura del mondo, la mancanza di autostima, la "sindrome di Peter Pan": temi pesanti a loro modo, ma non se presenti in quest'anime. Vengono infatti sì raccontati in modo profondo, dimostrando una particolare dedizione all'introspettivo da parte degli autori, ma vengono anche conditi da storie di giochi bizzarri, commoventi flashback, gag divertentissime, una toccante storia d'amore. "Chuu-2" dimostra quanto la paura del futuro (e, nel caso della nostra Rikka, del passato) possa fare male al punto di alterare il nostro cuore, stringerlo in una morsa e nasconderlo sotto strati di abiti appariscenti. Dimostra però anche quanto la speranza, la fiducia negli altri e la passione di un giovane cuore innamorato possano spingere a scacciare il timore e a riprendere in mano le redini della propria vita.
Ma partiamo dalla trama.
Yuuta è un ragazzo liceale, iscrittosi in una scuola appositamente lontana da casa sua per non incontrare i compagni delle medie, in cui si trovava malissimo; egli infatti, affetto dalla sindrome per tutto il periodo in cui le aveva frequentate, viveva perennemente nel mondo del personaggio che si era creato, "Dark Flame Master": di conseguenza, non era riuscito a farsi nessun amico, anzi, aveva potuto sopportare solo una buona dose di prese in giro.
E' con l'intenzione di iniziare finalmente la vita da normale studente che entra in una classe del tutto normale, tranne per lei… Rikka, una ragazza carina affetta ancora dalla sindrome, sua vicina di casa. Yuuta intesserà con lei un complicato rapporto d'amicizia, che lo trasporterà dentro il suo fantasioso mondo e, soprattutto, lo farà venire a conoscenza dei suoi più profondi sentimenti e paure.
Il tutto è affrescato con personaggi divertenti e originali, dal chara impeccabile, sfondi dettagliatissimi e tanto, tanto umorismo. La visione scorre fluente, alterna con un'ottima regia momenti di grande leggerezza e spasso con scene passionali e commoventi. Il doppiaggio è reso ai massimi esponenti, come solo i doppiatori giapponesi possono fare.
Per quanto riguarda la grafica, e, nello specifico, i disegni, è inutile non segnalare un tratto tendenzialmente moe; ma dato che, a mio parere, la definizione "moe" si può incollare addosso a personaggi che non solo sono rappresentati in quello stile, ma hanno anche movenze e comportamenti adeguati a esso, in questo caso l'etichetta non ci sta per nulla, anzi, è lontana anni luce dallo starci. E' vero, ci sono ragazzine raffigurate in modo grazioso e delicato. Ma, ve lo posso assicurare, per quanto riguarda caratteri e voce, sono davvero tutt'altra cosa.
Un'ultima nota di merito va alle musiche, davvero indovinate. OST e insert song accompagnano in maniera delicata, quasi senza farsi notare, le scene più dolci e tenere, mentre irrompono nei combattimenti mentali delle eroine affette dalla sindrome, combattimenti realizzati davvero bene, tra l'altro, pur trattandosi di una commedia.
Insomma, non c'è qualcosa che non stia bene al suo posto, in quest'anime. Il quadro complessivo che uno spettatore se ne fa, alla fine della visione, è di una storia tenera magnificamente narrata, di disegni che rendono bene gli ambienti e i personaggi, di atmosfere dolci e quasi sensibili al tatto.
Se lo consiglio? Parliamo di un anime che a mio giudizo merita un 10. E 10 indica non solo l'eccellenza del prodotto, ma la sua totale apertura a qualsiasi classe di spettatori: pubblico infantile e pubblico maturo, maschi e femmine, piccoli sognatori e grandi avventurieri. C'è tutto quello che state cercando.
E' con quest'incipit che ha inizio uno degli anime più graziosi, dolci e divertenti che abbia mai avuto il piacere di vedere. "Chuunibyou demo koi ga shitai", "Chuu-2" per noi fan affettuosi, è composto da 12 episodi che affrontano, in modo fresco e originale, temi cari alla cultura nipponica tanto quanto alla tradizione letteraria occidentale: la paura del mondo, la mancanza di autostima, la "sindrome di Peter Pan": temi pesanti a loro modo, ma non se presenti in quest'anime. Vengono infatti sì raccontati in modo profondo, dimostrando una particolare dedizione all'introspettivo da parte degli autori, ma vengono anche conditi da storie di giochi bizzarri, commoventi flashback, gag divertentissime, una toccante storia d'amore. "Chuu-2" dimostra quanto la paura del futuro (e, nel caso della nostra Rikka, del passato) possa fare male al punto di alterare il nostro cuore, stringerlo in una morsa e nasconderlo sotto strati di abiti appariscenti. Dimostra però anche quanto la speranza, la fiducia negli altri e la passione di un giovane cuore innamorato possano spingere a scacciare il timore e a riprendere in mano le redini della propria vita.
Ma partiamo dalla trama.
Yuuta è un ragazzo liceale, iscrittosi in una scuola appositamente lontana da casa sua per non incontrare i compagni delle medie, in cui si trovava malissimo; egli infatti, affetto dalla sindrome per tutto il periodo in cui le aveva frequentate, viveva perennemente nel mondo del personaggio che si era creato, "Dark Flame Master": di conseguenza, non era riuscito a farsi nessun amico, anzi, aveva potuto sopportare solo una buona dose di prese in giro.
E' con l'intenzione di iniziare finalmente la vita da normale studente che entra in una classe del tutto normale, tranne per lei… Rikka, una ragazza carina affetta ancora dalla sindrome, sua vicina di casa. Yuuta intesserà con lei un complicato rapporto d'amicizia, che lo trasporterà dentro il suo fantasioso mondo e, soprattutto, lo farà venire a conoscenza dei suoi più profondi sentimenti e paure.
Il tutto è affrescato con personaggi divertenti e originali, dal chara impeccabile, sfondi dettagliatissimi e tanto, tanto umorismo. La visione scorre fluente, alterna con un'ottima regia momenti di grande leggerezza e spasso con scene passionali e commoventi. Il doppiaggio è reso ai massimi esponenti, come solo i doppiatori giapponesi possono fare.
Per quanto riguarda la grafica, e, nello specifico, i disegni, è inutile non segnalare un tratto tendenzialmente moe; ma dato che, a mio parere, la definizione "moe" si può incollare addosso a personaggi che non solo sono rappresentati in quello stile, ma hanno anche movenze e comportamenti adeguati a esso, in questo caso l'etichetta non ci sta per nulla, anzi, è lontana anni luce dallo starci. E' vero, ci sono ragazzine raffigurate in modo grazioso e delicato. Ma, ve lo posso assicurare, per quanto riguarda caratteri e voce, sono davvero tutt'altra cosa.
Un'ultima nota di merito va alle musiche, davvero indovinate. OST e insert song accompagnano in maniera delicata, quasi senza farsi notare, le scene più dolci e tenere, mentre irrompono nei combattimenti mentali delle eroine affette dalla sindrome, combattimenti realizzati davvero bene, tra l'altro, pur trattandosi di una commedia.
Insomma, non c'è qualcosa che non stia bene al suo posto, in quest'anime. Il quadro complessivo che uno spettatore se ne fa, alla fine della visione, è di una storia tenera magnificamente narrata, di disegni che rendono bene gli ambienti e i personaggi, di atmosfere dolci e quasi sensibili al tatto.
Se lo consiglio? Parliamo di un anime che a mio giudizo merita un 10. E 10 indica non solo l'eccellenza del prodotto, ma la sua totale apertura a qualsiasi classe di spettatori: pubblico infantile e pubblico maturo, maschi e femmine, piccoli sognatori e grandi avventurieri. C'è tutto quello che state cercando.