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Prima di cominciare a giudicare "Il viaggio verso Agartha" devo assolutamente fare una premessa importantissima: dal voto e dal giudizio deve essere tolto assolutamente il doppiaggio italiano. Infatti non ci sono parole che non siano volgari per poter giudicare il livello del doppiaggio italiano di questo film, davvero un orrore e un disgusto da inizio a fine. Quindi, se mai vorrete godervi il film, fatelo in lingua originale con i sottotitoli, perché altrimenti rimarrete talmente esterrefatti da non potervi godere quello che invece è un gran bel lavoro.
Detto questo, passo appunto a giudicare il "lavoro" dietro questo film: la storia, l'ambientazione, la grafica e le musiche sono davvero tutte belle. Non ci sono particolari pecche da tenere presenti, se non forse nella storia, dove alcune cose vengono lasciate un po' a se stesse, senza spiegazioni approfondite, mentre altre invece passano talmente velocemente che risultano un po' contorte da comprendere appieno. Ma a parte questi particolari che allontanano il 10 pieno, la storia resta comunque all'altezza della tematica trattata.
La grafica è davvero ben fatta, curata anche nelle espressioni e negli elementi di contorno. Grazie alla sua bellezza è possibile godersi appieno le ambientazioni, che sono davvero spettacolari, degne dei più grandi successi dell'animazione giapponese.
Infine anche il reparto sonoro del film è all'altezza, personalmente non ho mai sentito un sottofondo che fosse "stonato", ossia che spezzasse con il particolare momento della storia che si sta narrando o la particolare situazione che si sta vivendo. Una nota di merito poi alla sigla finale sui titoli di coda che riesce a completare l'opera lasciandoti quel velo di tristezza in sintonia con quello che si è appena visto.
Nel complesso quindi, secondo me, "Il viaggio verso Agartha" è un film per cui vale la pena "perdere" un po' di tempo della propria vita, certo evitando come la peste il doppiaggio italiano.