Recensione
Qualche volta capita di giudicare un libro dalla copertina, senza prima leggerlo: a volte si fa bene, a volte si fa male. Ebbene, io ho fatto male: partendo da un giudizio negativo, alla fine sono rimasta parecchio soddisfatta di questo anime! "Ookami-san To Shichinin No Nakama-tachi", in italiano "Il lupo e i sette compagni", è un anime di dodici episodi creato dalla J.C. Staff ("Nodame Cantabile", "Zero No Tsukaima", "Toradora!", "To Aru Majutsu No Index"), tratto dall'omonima Light Novel di Masashi Okito.
Siamo all'accademia Otogi; in questa scuola c'è un luogo in cui si possono chiedere favori e in cambio poi restituirli, il "Banco Otogi". Chi ci lavora? Semplice, un branco di strambi studenti della scuola: Ryouko Ookami, una tsundere, Ringo Akai, una piccola Cappuccetto-loli-rosso, Ryoushi Morino, erede di una famiglia di cacciatori terrorizzato dalle persone che lo guardano, Ootsu-san, una simpatica maid, Urashima, un playboy, Otohime, la sua possessiva fidanzata, ecc… Nel corso della storia verranno fuori le loro vere nature, i loro passati e, come in ogni storia, anche l'amore si metterà in mezzo!
Ho giudicato "dalla copertina" quest'anime, e devo dire che mi sono sbagliata. Nonostante il chara design un po' pietoso e il solo pensare alla protagonista tsundere che mi avevano fatto venire qualche dubbio, in fondo è un buon lavoro degno di essere guardato.
L'idea di fondo, ovvero creare un anime contemporaneo ma allo stesso tempo fiabesco e antico, è un'ottima trovata e lo si capisce subito da alcuni elementi. Il primo è certamente "l'arzilla vecchietta" (anche se la sua seiyu Satomi Arai non è certamente una pensionata) che fa la narratrice: ricorda un po' l'infanzia in cui la nonna raccontava le fiabe e già da subito si crea un tipo di atmosfera fiabesco e particolare. Anche i nomi dei personaggi sono legati al genere fiabesco: Ookami significa lupo, Ringo Akai è Cappuccetto Rosso, Ryoushi significa cacciatore, Shirayukihime è Biancaneve, i tre assistenti di Momoko non sono altro che gli animali della leggenda giapponese di Momotaro. Potremmo continuare all'infinito, quasi tutti i personaggi hanno riferimenti fiabeschi occidentali e orientali.
Se l'idea di fondo è molto buona e originale, il lato tecnico lo è un po' meno. Lo stile di disegno è simile a "Toradora!", la protagonista è praticamente identica a Taiga, se non per l'altezza e il passato da timidona. Le animazioni sono promosse, anche se in certi punti le inquadrature se le potevano risparmiare e certi combattimenti sono animanti in maniera assurda. Il sonoro, così come le sigle, ricorda "le fiabe della nonna" e con la sua semplicità si adatta perfettamente all'anime.
Tra una pecca e l'altra (episodi a random, chara design), "Ookami-san To Shichinin To Nakama-tachi" porta un messaggio e invito all'amicizia verso il prossimo e l'aiuto reciproco. A proprie spese i personaggi capiscono quanto sia importante aiutarsi l'un l'altro per superare gli ostacoli della vita, ed è un ottimo insegnamento per il pubblico. Quindi per questo assegno un bell'otto all'anime, nonostante i difetti è riuscito a far prevalere pregi e qualità, secondo il mio punto di vista.
Siamo all'accademia Otogi; in questa scuola c'è un luogo in cui si possono chiedere favori e in cambio poi restituirli, il "Banco Otogi". Chi ci lavora? Semplice, un branco di strambi studenti della scuola: Ryouko Ookami, una tsundere, Ringo Akai, una piccola Cappuccetto-loli-rosso, Ryoushi Morino, erede di una famiglia di cacciatori terrorizzato dalle persone che lo guardano, Ootsu-san, una simpatica maid, Urashima, un playboy, Otohime, la sua possessiva fidanzata, ecc… Nel corso della storia verranno fuori le loro vere nature, i loro passati e, come in ogni storia, anche l'amore si metterà in mezzo!
Ho giudicato "dalla copertina" quest'anime, e devo dire che mi sono sbagliata. Nonostante il chara design un po' pietoso e il solo pensare alla protagonista tsundere che mi avevano fatto venire qualche dubbio, in fondo è un buon lavoro degno di essere guardato.
L'idea di fondo, ovvero creare un anime contemporaneo ma allo stesso tempo fiabesco e antico, è un'ottima trovata e lo si capisce subito da alcuni elementi. Il primo è certamente "l'arzilla vecchietta" (anche se la sua seiyu Satomi Arai non è certamente una pensionata) che fa la narratrice: ricorda un po' l'infanzia in cui la nonna raccontava le fiabe e già da subito si crea un tipo di atmosfera fiabesco e particolare. Anche i nomi dei personaggi sono legati al genere fiabesco: Ookami significa lupo, Ringo Akai è Cappuccetto Rosso, Ryoushi significa cacciatore, Shirayukihime è Biancaneve, i tre assistenti di Momoko non sono altro che gli animali della leggenda giapponese di Momotaro. Potremmo continuare all'infinito, quasi tutti i personaggi hanno riferimenti fiabeschi occidentali e orientali.
Se l'idea di fondo è molto buona e originale, il lato tecnico lo è un po' meno. Lo stile di disegno è simile a "Toradora!", la protagonista è praticamente identica a Taiga, se non per l'altezza e il passato da timidona. Le animazioni sono promosse, anche se in certi punti le inquadrature se le potevano risparmiare e certi combattimenti sono animanti in maniera assurda. Il sonoro, così come le sigle, ricorda "le fiabe della nonna" e con la sua semplicità si adatta perfettamente all'anime.
Tra una pecca e l'altra (episodi a random, chara design), "Ookami-san To Shichinin To Nakama-tachi" porta un messaggio e invito all'amicizia verso il prossimo e l'aiuto reciproco. A proprie spese i personaggi capiscono quanto sia importante aiutarsi l'un l'altro per superare gli ostacoli della vita, ed è un ottimo insegnamento per il pubblico. Quindi per questo assegno un bell'otto all'anime, nonostante i difetti è riuscito a far prevalere pregi e qualità, secondo il mio punto di vista.