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"Shin Sekai Yori - From the New World" è uno di quegli anime che viene accolto dal pubblico in maniera estremamente fredda, nonostante abbia delle enormi potenzialità.
Ma andiamo con ordine: "Shin Sekai Yori" segue le vicende di cinque persone (Saki, Satoru, Shun, Maria e Mamoru) lungo tre archi temporali e narrativi diversi, durante i quali vediamo i nostri protagonisti crescere e divenire consapevoli del mondo e della società in cui vivono, scoprendo, nel corso dei venticinque episodi che compongono la serie, verità nascoste e davvero scioccanti. Sullo sfondo c'è "Il Nuovo Mondo", appunto, un mondo plasmato dagli uomini e proiettato circa mille anni nel futuro rispetto ai giorni nostri; la vita in questa nuova società è basata principalmente sul Cantus, cioè un potere psichico che l'uomo ha scoperto di possedere e ha imparato a utilizzare.

La trama ha uno sviluppo ottimo e ha una perfetta continuità, nonostante i vari salti temporali, anche grazie a una regia e una sceneggiatura fatte nel migliore dei modi. Per quanto riguarda l'aspetto grafico della serie possiamo dire che questo si mantiene in media su buoni livelli: vanno infatti ricordati, oltre ai pochi cali nelle animazioni e nei disegni, anche i momenti in cui la serie, per le fantastiche tecniche utilizzate, può risultare molto vicina all'animazione di tipo sperimentale; questo è, a mio parere, uno di punti forti della serie. Tutti questi elementi, a cui si aggiunge un OST sempre azzeccata e coinvolgente, fanno in modo che nel corso dei vari episodi della serie si venga a creare un clima di tensione e di pathos unico, che ti fa rimanere a bocca aperta e ti fa divorare gli episodi uno dopo l'altro. Personalmente però sono rimasto molto sorpreso dal finale, che, al contrario della serie, è riflessivo e calmo, e ti dà tutto il tempo per ragionare su ciò che sta accadendo. Dopotutto i temi trattati ed evidenziati dalla trama di "Shin Sekai Yori" sono moltissimi e sono uno più impegnativo dell'altro: si passa dallo sfruttamento delle specie meno sviluppate al tema della libertà di informazione, passando per l'analisi dei discutibili provvedimenti presi dall'uomo per proteggere la propria razza da pericoli che potrebbero provenire direttamente dall'interno.
Parlando invece dei personaggi devo dire che la mia preferita è stata Saki, poiché riusciamo a seguire tutta la sua formazione psicologica e possiamo quindi cogliere al meglio la sua naturalezza e la sua forza d'animo.

Per concludere, quindi, l'A-1 Pictures ha fatto un lavoro sublime, creando una serie in grado di accattivare dal punto di vista grafico e di fornire vari spunti di riflessione grazie a una trama profonda e adulta. Non mi spiego, quindi, come mai non tutti siano stati in grado di capire fino in fondo quest'opera, e mi chiedo se molti non si siano fermati ai primi difetti che hanno incontrato, senza darle nessuna possibilità.
Il mio voto finale è 9 e spero che in futuro avremo più serie di qualità come questa.