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7.0/10
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"Chihayafuru 2" è la seconda serie anime tratta dal manga "Chihayafuru" di Yuki Suetsugu, trasmesso durante la stagione invernale e primaverile 2013.
Le vicende riprendono i nostri protagonisti all'inizio del nuovo anno scolastico ed avranno inizialmente a che fare con la ricerca di nuovi iscritti per club di Karuta. Dopo un'affluenza piuttosto numerosa si andranno a vedere quelli che saranno poi i nuovi e solidi iscritti. Per un poco si segue l'insegnamento ed il voler comunicare la passione per il Karuta ai nuovi per poi arrivare al vero ed unico punto di tutta la serie: il torneo nazionale a squadre per scuole superiori e, con qualche attenzione in meno, il torneo individuale.
Infatti, tutta la serie ricopre un arco temporale davvero breve, si segue puntigliosamente ogni incontro del torneo a squadre e nelle partite con personaggi più forti e rilevanti la narrazione arriva ad occupare anche due o tre episodi.
Questa lentezza narrativa riesce ad infastidire ed al contempo emozionare. Se le entusiasmanti partite di Karuta della combriccola riescono a tenere incollati e a desiderare di vedere il seguito, a livello qualitativo e complessivo l'eccessiva lunghezza risulta un coprire in modo pesante intere puntate, sopratutto su partite che potevano essere risolte molto più velocemente e con maggiore leggerezza. C'è da dire però, che essendo tutta la serie concentrata su poche strutture di avvenimenti, il dare così tanto spazio a tutto è stato forse l'unico modo per poter aggiungere sentimento e descrizione dove ci sarebbe potuto essere non troppo su cui cantare.
Rispetto alla prima serie ricca, colma, di partite di tutti i generi, personaggi, crescite e distruzioni, essa si presenta un po' più povera e meno accattivante, narrando però avvenimenti fondamentali alla storia.
Molto probabilmente, visto il manga che prosegue e l'anime che si interrompe su argomenti che preavvisano grandi cambiamenti, ci sarà una terza stagione.
In conclusione trovo che 25 episodi siano stati eccessivi per così poche cose da far realmente vedere, nonostante si riesca per tutti e 25 gli episodi a tenere col cuore in gola il povero (ma felice) spettatore.