Recensione
Dokoka Dewanai Koko
7.0/10
Recensione di CrocifissionePop
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"Dokoka Dewanai Koko" è il quarto anime della collana "Otona Joshi no Anime Time" e tratto dal romanzo di Fumio Yamamoto.
Il progetto è quello di una serie di anime dalla durata di una puntata standard mirato al pubblico femminile adulto "pieno di problemi esistenziali ed angoscianti".
La protagonista è una casalinga madre di due figli che lavora part time in un supermercato di notte e che, dovendo fare le pulizie di giorno, riesce a dormire solamente tramite sonnellini occasionali durante la giornata. A priori, la situazione lavorativa in cui si trova è quanto mai straziante e stancante in quanto il lavorare part time è dovuto al portare altri soldi in famiglia perché il lavoro del marito non riesce a coprire tutte le spese.
Questo, come primo punto riesce ad attirare benissimo l'attenzione delle giovani, o non più, casalinghe giapponesi. Ad aggiungersi c'è il rapporto apatico e distaccato che la routine lavorativa ha creato tra la protagonista ed il marito, che non riesce a capire quando dover fare qualcosa, come farlo ed i cui tempi sono quanto mai lenti.
Il problema sul quale si concentra (nemmeno tanto) la storia è il rapporto tra la protagonista e sua figlia. Ella viene descritta come la tipica adolescente in fase di ribellione che schifa i propri genitori, la condizione della madre e la vita immobile nella casa e decide di andarsene.
Tutta la storia, tranne il finale, è cosparsa di una sensazione pressante molto naturale e quasi reale, che riesce davvero a descrivere quel senso di pesantezza, angoscia e frustrazione che sente chi vive una situazione esistenziale del genere.
La sua pecca arriva nel finale. Essendo, comunque, un'opera di intrattenimento dedicata ad un pubblico quanto mai "fragile" (forse più delle adolescenti) essa arriva nel finale a compiere una rivoluzione, una rivincita ed un susseguirsi d'azioni quanto mai romanzesche e poco reali, nonostante potrebbero essere quanto mai azzeccate per un personaggio frustrato e pacato come la protagonista.
La grafica non ha nulla di speciale ma rimane graziosa per tutta la durata e competente per il ruolo che si è assunta.
A differenza degli altri episodi (tranne il primo) questo tenta una rappresentazione del reale molto più concreta e profonda ma rimane un tentativo che inciampa nel suo essere comunque un anime che non ha voglia di mirare ad essere qualcosa di più.
Il progetto è quello di una serie di anime dalla durata di una puntata standard mirato al pubblico femminile adulto "pieno di problemi esistenziali ed angoscianti".
La protagonista è una casalinga madre di due figli che lavora part time in un supermercato di notte e che, dovendo fare le pulizie di giorno, riesce a dormire solamente tramite sonnellini occasionali durante la giornata. A priori, la situazione lavorativa in cui si trova è quanto mai straziante e stancante in quanto il lavorare part time è dovuto al portare altri soldi in famiglia perché il lavoro del marito non riesce a coprire tutte le spese.
Questo, come primo punto riesce ad attirare benissimo l'attenzione delle giovani, o non più, casalinghe giapponesi. Ad aggiungersi c'è il rapporto apatico e distaccato che la routine lavorativa ha creato tra la protagonista ed il marito, che non riesce a capire quando dover fare qualcosa, come farlo ed i cui tempi sono quanto mai lenti.
Il problema sul quale si concentra (nemmeno tanto) la storia è il rapporto tra la protagonista e sua figlia. Ella viene descritta come la tipica adolescente in fase di ribellione che schifa i propri genitori, la condizione della madre e la vita immobile nella casa e decide di andarsene.
Tutta la storia, tranne il finale, è cosparsa di una sensazione pressante molto naturale e quasi reale, che riesce davvero a descrivere quel senso di pesantezza, angoscia e frustrazione che sente chi vive una situazione esistenziale del genere.
La sua pecca arriva nel finale. Essendo, comunque, un'opera di intrattenimento dedicata ad un pubblico quanto mai "fragile" (forse più delle adolescenti) essa arriva nel finale a compiere una rivoluzione, una rivincita ed un susseguirsi d'azioni quanto mai romanzesche e poco reali, nonostante potrebbero essere quanto mai azzeccate per un personaggio frustrato e pacato come la protagonista.
La grafica non ha nulla di speciale ma rimane graziosa per tutta la durata e competente per il ruolo che si è assunta.
A differenza degli altri episodi (tranne il primo) questo tenta una rappresentazione del reale molto più concreta e profonda ma rimane un tentativo che inciampa nel suo essere comunque un anime che non ha voglia di mirare ad essere qualcosa di più.