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"Jinsei Best 10" è il terzo anime facente parte del progetto "Otona Joshi no Anime Time", raccolta di anime ad episodi auto conclusivi per un pubblico di giovani donne.
Hatoko è una quasi quarantenne che non ha una vita soddisfacente, non ha un ragazzo e quindi non ha ancora costruito una famiglia, è negata in cucina, le sue amiche sono spensierate quasi quarantenni a cui non importa della propria condizione stantia di vita e la sua unica valvola di sfogo o metodo per evadere e rasserenarsi è pensare alla classifica dei suoi 10 momenti migliori fino ai quaranta.
Al primo posto si trova il bacio dato da ragazzina al suo primo fidanzato con il quale era stata poco più che due settimane, finendo per scoprire uno dei suoi tanti "tradimenti" con altre ragazzette. Ella considera questo ragazzo come il suo primo amore ed accetta di partecipare ad una riunione con i suoi vecchi compagni di scuola perché vede tra la lista degli organizzatori il nome del suo antico amore.
L'intera storia, a dispetto degli altri 3 anime della raccolta, ha una narrazione molto leggera, simpatica e divertita che emana un'aria di sarcasmo e presa in giro davvero godibili. Infatti Hotoko è un personaggio simpaticamente disperato che si prende in giro per i rari e lontani traguardi ottenuti e che si diverte a volersi rinnovare.
Quel che accade dopo aver rincontrato il suo innamorato prende una piega di assurdo e grottesco che non trasmette un gran senso di reale ma che dona un certo effetto sentimentale di incoraggiamento. Ovviamente, s'intende benissimo a chi sia indirizzato quest'anime, a donne quasi perdute che tentano sempre di aggrapparsi a qualcosa che è stranamente sempre giovane. Ed appunto lo svolgimento della storia, come per gli altri anime, regala una pacca sulla spalla intrisa di coraggio e fiducia.
Nonostante la piacevolezza di questa simpatia che sprizza da tutti i pori, questa esagerazione grossolana, aggravata da uno stile grafico sfarzoso, giovanile ma elegante, crea una resa assurda di tutta la situazione che si allontana dal punto fondamentale. Ovviamente, l'opera vuole incoraggiare, spingere e buttare le sue spettatrici a prendere le cose con allegria, ma risulta in definitiva qualcosa di ridicolo.
A parte la trama in sé si possono trovare piacevoli pizzicotti alle convenzioni giapponesi, come i vecchi compagni di classe che si vantano dei loro traguardi, dei loro possedimenti e delle loro vite o le amiche che beffano il doversi sposare per forza e fare per forza quanto la società impone.
Lo stile grafico, come sopra detto, è molto sfarzoso, colorato e sfumato, minimalista nelle forme ma concentrato nei colori. Molto piacevole a vedersi.
In conclusione essendo questo l'unico anime spensierato della serie, la cui critica alle donne moderne viene presa in modo molto allegro, pecca nel suo barocchismo gratuito e nel suo tentativo di essere simpatico per forza, ma rimane un venti minuti di piacevoli eventi con finale a sorpresa.