Recensione
Hotarubi no Mori e
10.0/10
"Bambina umana, non toccare il nostro Gin... O sparirà per sempre".
Hotaru è una bambina delle elementari in vacanza da suo zio, che vive in montagna. L'estate calda e la quiete di un paesino sperduto tra i monti spingono la piccola Hotaru a esplorare. Presto, però, si perde, ed è lì che appare Gin, un ragazzo dai capelli chiari che indossa una maschera da youkai. I due fanno subito amicizia, ma non possono toccarsi: Gin è uno youkai, e il contatto con un essere umano lo farebbe sparire per sempre. I due cominciano a vedersi tutti i giorni, ma l'estate volge al termine. Hotaru promette di tornare il prossimo anno, la prossima estate, per stare con lui. E così accade: ogni estate, per dieci estati, Hotaru va a trovare Gin. Ma, così come la bambina cresce, anche i suoi sentimenti verso Gin crescono, tramutandosi in amore. Qualcosa però sta per accadere, qualcosa che non si può fermare. Qualcosa che illuminerà la notte di mille lucciole cerulee.
"Hotarubi no Mori e" è un capolavoro dell'animazione, un film che nei suoi quarantacinque minuti ti avvolge il cuore con il torpore del primo amore e te lo strappa via con forza. Personalmente non riesco a trovare pecche, ma andiamo con ordine.
Quello che salta agli occhi è lo stile di disegno: delicato, pulito ed essenziale. Ricalca fedelmente il manga. Gli ambienti sono disegnati ad arte, così come gli sfondi. Vengono utilizzati principalmente colori brillanti, tipici dell'estate. Il colore predominante è il verde dei prati e degli alberi, che però viene adornato di colore grazie alla presenza di fiori e piante. Perfetto l'uso dei toni caldi, che fa innamorare lo spettatore di quella tranquillità e serenità che compone il film.
Le musiche sono molto delicate, richiamano l'estate e il torpore del primo amore. Stupenda la canzone che accompagna i titoli di coda: Natsu wo Mite ita, di Midorikawa Yuki e cantata da Shizuru Otaka. Il testo richiama i sentimenti che Hotaru prova alla fine dell'estate.
Le animazioni sono fluide, non troppo veloci. Il doppiaggio è perfetto. La presenza di pochi personaggi fa sì che la storia non possa essere interpretata in altro modo, e non lascia spunto per un seguito.
La storia è tratta dal manga "Hotarubi no Mori e" di Midorikawa Yuki (compositrice dell'ending theme) del 2002, contenente quattro storie, una per ogni stagione.
Pareri personali finali: nel complesso, credo che l'anime rasenti la perfezione. Non importa quante volte lo veda, suscita in me la sensazione che provai la prima volta che lo vidi. Non credo di esagerare, quindi, nel mio voto: un 10 più che meritato.
I personaggi principali, nonostante non siano caratterizzati al meglio, si intonano alla velocità dell'anime, presentati in modo che tutto sembri il più semplice possibile. Un'anime che fa in modo che tu rida, e che poco dopo ti scaglia nella tristezza più assoluta. Da vedere assolutamente.
Hotaru è una bambina delle elementari in vacanza da suo zio, che vive in montagna. L'estate calda e la quiete di un paesino sperduto tra i monti spingono la piccola Hotaru a esplorare. Presto, però, si perde, ed è lì che appare Gin, un ragazzo dai capelli chiari che indossa una maschera da youkai. I due fanno subito amicizia, ma non possono toccarsi: Gin è uno youkai, e il contatto con un essere umano lo farebbe sparire per sempre. I due cominciano a vedersi tutti i giorni, ma l'estate volge al termine. Hotaru promette di tornare il prossimo anno, la prossima estate, per stare con lui. E così accade: ogni estate, per dieci estati, Hotaru va a trovare Gin. Ma, così come la bambina cresce, anche i suoi sentimenti verso Gin crescono, tramutandosi in amore. Qualcosa però sta per accadere, qualcosa che non si può fermare. Qualcosa che illuminerà la notte di mille lucciole cerulee.
"Hotarubi no Mori e" è un capolavoro dell'animazione, un film che nei suoi quarantacinque minuti ti avvolge il cuore con il torpore del primo amore e te lo strappa via con forza. Personalmente non riesco a trovare pecche, ma andiamo con ordine.
Quello che salta agli occhi è lo stile di disegno: delicato, pulito ed essenziale. Ricalca fedelmente il manga. Gli ambienti sono disegnati ad arte, così come gli sfondi. Vengono utilizzati principalmente colori brillanti, tipici dell'estate. Il colore predominante è il verde dei prati e degli alberi, che però viene adornato di colore grazie alla presenza di fiori e piante. Perfetto l'uso dei toni caldi, che fa innamorare lo spettatore di quella tranquillità e serenità che compone il film.
Le musiche sono molto delicate, richiamano l'estate e il torpore del primo amore. Stupenda la canzone che accompagna i titoli di coda: Natsu wo Mite ita, di Midorikawa Yuki e cantata da Shizuru Otaka. Il testo richiama i sentimenti che Hotaru prova alla fine dell'estate.
Le animazioni sono fluide, non troppo veloci. Il doppiaggio è perfetto. La presenza di pochi personaggi fa sì che la storia non possa essere interpretata in altro modo, e non lascia spunto per un seguito.
La storia è tratta dal manga "Hotarubi no Mori e" di Midorikawa Yuki (compositrice dell'ending theme) del 2002, contenente quattro storie, una per ogni stagione.
Pareri personali finali: nel complesso, credo che l'anime rasenti la perfezione. Non importa quante volte lo veda, suscita in me la sensazione che provai la prima volta che lo vidi. Non credo di esagerare, quindi, nel mio voto: un 10 più che meritato.
I personaggi principali, nonostante non siano caratterizzati al meglio, si intonano alla velocità dell'anime, presentati in modo che tutto sembri il più semplice possibile. Un'anime che fa in modo che tu rida, e che poco dopo ti scaglia nella tristezza più assoluta. Da vedere assolutamente.