logo GamerClick.it

-

<b>Contiene lievi spoiler</b>
La pellicola è un adattamento cinematografico dell'omonima serie manga di Minami Kanan, da cui è stata fatta una serie OVA comprendente due episodi. Premetto di non aver letto il manga, ma di aver visto solo i due OVA.

Il film narra la storia d'amore di Tsubaki e Kyouta fra i banchi di scuola, raccontata dal punto di vista di lei. La storia si apre con una breve introduzione della famiglia di Tsubaki. I due genitori vengono prospettati come due personaggi solari e affettuosi, ma molto presi dal loro mondo da non rendersi conto delle dinamiche createsi fra le due sorelle, tipico profilo dei genitori presenti nei manga comici, a cui non si vuole dare rilevanza. La sorella, Sukura, è l'opposto della nostra protagonista, un po' egoista, superficiale e disposta a rinunciare ai suoi sentimenti pur di non soffrire. Il suo personaggio, che a primo impatto può apparire piatto e civetto, in realtà nasconde una grande complessità psicologica, che viene a galla man mano che ci si avvicina alla conclusione. Sakura per la prima metà del film appare come una ragazzina egoista e capricciosa, ma in realtà vuole molto bene a Tsubaki, la nostra protagonista, e in numerose occasioni da il suo meglio per sostenerla e incoraggiarla, pur sempre a suo modo.
Infine la protagonista si autodescrive, definendosi all'antica, secchiona e incapace di farsi degli amici. Nonostante il cambiamento che avrà il suo personaggio, rimarrà sempre incapace di credere veramente in se stessa e per questo non riuscirà mai veramente a scrollarsi queste etichette che si è auto imposta.

Parlando della coppia, inizialmente Tsubaki non sopporta il nostro protagonista maschile, a causa del suo atteggiamento egocentrico e a tratti manipolatore, sia nei suoi confronti, che in quelli di tutta la scuola. Kyouta è un personaggio classico da manga: il ragazzo popolare, che fa il playboy a causa di una figura materna travagliata. Infatti, Kyouta è incapace di intraprendere una relazione duratura con rappresentanti dell'altro sesso e si impone di non poter avere rapporti sessuali due volte con la stessa ragazza.

E' un film che va visto come un adattamento di una serie manga, quindi non ci si può aspettare un capolavoro. Credo che l'essenza della storia fra i due ci sia ed è capace di raggiungere il pubblico. Infatti, scusate se magari mi ripeto, penso che dietro un'apparente superficialità dei personaggi e della storia stessa, ci siano dei rapporti psicologici molto umani e imperfetti ed è proprio grazie a questo che il film riesce a raggiungere il cuore di chi lo guarda. I 7 punti vanno tutti alla capacità della regia di definire i profili dei personaggi molto bene e in modo essenziale. Buona anche la capacità riassuntiva, che, per chi non ha letto il manga, fa apparire la storia lineare e scorrevole. Il film cade per l'interpretazione un po' arida di Matsuzaka Tori, che non rende bene il personaggio che interpreta.