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10.0/10
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"Fate/Prototype" è esattamente quello che il nome suggerisce, ovvero il prototipo di quello che poi sarebbe stato "Fate/Stay Night". Negli anni delle scuole superiori l'autore Kinoko Nasu pensò una storia che potesse essere interpretata come un manga/anime e la arricchì di personaggi che studiò minuziosamente. Successivamente alla fondazione della "Type-Moon", rielaborò l'idea, il progetto ed i personaggi per renderli più appetibili in chiave visual novel. Il cambiamento più sostanziale o forse sarebbe più giusto dire evidente, è il cambiamento di sesso dei protagonisti principali. Difatti in "Fate/Prototype" Emiya Shirou è sostituito da Ayaka Saijou, mentre la bella Saber è sostituita dalla sua versione Maschile.
Tuttavia sebbene i punti in comune siano molti, risulta chiaro che quelle differenze presenti sono sostanziali e danno dei connotati molto diversi alla vicenda.
I punti in comune sono la guerra del Graal, il sistema Heaven's Feel, le coppie master servant, le classi dei servant ed il loro numero. Fin qui si potrebbe pensare che quindi "Prototype" e "Stay Night" siano praticamente identici, tuttavia le differenze come da me anticipato, sono assolutamente sostanziali, nonostante siano poche.
Innanzitutto i master presentano dei marchi, ragionevolmente delle magie di comando, ordinate in base alle gerarchie angeliche dalla terza in su, che indicano il grado del master.
Il Graal è presentato come qualcosa di corrotto dal principio, visto che si fa riferimento al disastro della guerra precedente.
L'atmosfera è cupa, i personaggi sono giovani come in "Stay Night", ma tutto è molto più annerito e appesantito da un'aria di tensione. Ayaka Saijou rende da subito manifesta la sua paura ed angoscia, sapendo dal principio che suo padre e sua sorella hanno combattuto e hanno perso la vita nella guerra precedente. L'atmosfera è molto più simile a quella che si respira in "Fate/Zero" che non in "Fate/Stay Night".
Molti personaggi manifestano tratti più malvagi e deviati delle loro controparti nella versione definitiva, su tutti il prototipo di Rin Tohsaka, che rimane potente e sicura di se ma molto più sadica ed insofferente nei riguardi del prossimo. Lo stesso Prototipo di Illyasviel appare come una "White Gothic Lolita" assolutamente inquietante, al pari di una bambola stregata ottocentesca, il prototipo di Kirei è invece concretamente folle, alternando momenti affettuosi nei confronti della protagonista a momenti di delirio puro.
I servant risultano, più epici ed esotici, ovvero abbigliati con vestiti tipici della loro epoca quando in tenuta da battaglia. Anche il loro modo di fare sembrerebbe molto più competitivo e personale che non nelle serie canoniche. Si ha più la sensazione che essi siano degli alleati che non dei Servant.
Dal punto di vista Tecnico, l'animazione è ineccepibile, l'uso dei colori e dei filtri magistrale, l'audio impeccabile. Trattandosi di un corto è lecito giudicare anche il montaggio, che mi risulta privo di difetti, in quanto riesce a rendere l'idea di quello che potrebbe accadere in venticinque episodi in appena dieci minuti, facendolo per di più in modo corposo e concreto.

Giudizio Complessivo: Un corto di qualità eccelsa a livello tecnico, con un montaggio estremamente funzionale, talmente funzionale da rendere in pochi minuti l'idea di quello che potrebbe accadere in una serie completa da almeno venticinque episodi, il tutto in modo denso e sostanzioso. L'atmosfera mistica e corrotta trasuda da tutte le sequenze, escluse quelle dove appare un cavaliere senza macchia e senza paura ben incarnato da un Saber maschile, probabilmente più realistico, anche se meno originale di una Saber donna. Questa corruzione e misticismo danno connotati più maledetti ed apocalittici alla guerra del Graal, assolutamente azzeccati per una situazione del genere. Non si ha il senso del buonismo, è solo vittoria o morte.
Se la "Type-Moon" voleva tastare il mercato e l'audience ha sicuramente ottenuto risposte positive, se voleva consensi li ha ottenuti e sostanziali aggiungerei, se voleva semplicemente intrattenere senza secondi fini, difficile a credersi, ci ha veramente regalato una perla.

Voto pieno, senza scampo, Dieci.