Recensione
"Fate/Stay Night - Unlimited Blade Works" è un lungometraggio animato targato "Studio Deen" e licenziato "Type Moon". L'argomento trattato è la seconda route dell'omonima visual novel, nella quale l'eroina di turno è Rin Tohsaka mentre i due protagonisti, alla pari, risultano Shirou Emiya ed il servant Archer.
A livello di trama le divergenze dalla prima route "Fate", trattata nella serie sempre targata "Studio Deen", ci sono e sono consitenti. L'idea di fondo permane la conquista del Graal ma lo svolgimento e le situazioni generate, nonchè l'intreccio stesso del titolo in esame, sono mutate. Rin Tohsaka si allea con Shirou dopo che esso ordina alla sua servant Saber, tramite una magia di comando, di non attaccarla, destando forti perplessità nel suo servant Archer. Punto focale del film è proprio il rapporto tra Archer e Shirou, nel quale il primo tratta il secondo come un ingenuo e folle sognatore, aggrappato ad un ideale strampalato e fuori portata di eroismo; il secondo invece accusa il primo di cinismo esasperato, viltà e disonore. Da tutto questo deriveranno scontri su qualsiasi campo, dal fisico allo psicologico, dapprima quasi forzosi ed esagerati ma che tuttavia acquisiranno ragion d'essere e notevole spessore nel proseguo della vicenda. Dall'altra parte troviamo una Rin combattuta tra l'affetto di Shirou e il rispetto/amicizia/attrazione per Archer, ed una Saber relegata al ruolo di comprimaria alla vicenda ma che svolge perfettamente il suo ruolo di servant.
La psicologia dei personaggi è migliore, rispetto alla serie, poichè migliori sono le situazioni dove è possibile agli stessi mostrarla. L'atmosfera è più cupa, la tensione è più palpabile, le battaglie più violente, sanguinose ed intelligentemente strutturate.
Tecnicamente parlando siamo su livelli notevoli: ottimi filtri, splendida colonna sonora ed effetti audio, ma veramente mirabili sono le animazioni, splendidamente fluide e naturali.
Giudizio Complessivo: Un miglioramento netto, in parte dovuto all'aumento di Budget, in parte alla possibilità, forse, di concentrarsi su un progetto unico e non serializzato, rendono "Unlimited Blade Works" una trasposizione migliore della serie madre. Una psicologia più accurata, una situazione più tesa ed un ritmo non interrotto da eccessive scene di vita quotidiana, permettono allo "Studio Deen" il salto di qualità relativamente al franchise "Fate". Tecnicamente ben fatto e coinvolgente, l'unico neo del film risulta la necessità di vedere la serie "Fate/Stay Night" prima dello stesso per poterlo comprendere e cogliere appieno.( Si suppone, tuttavia, che chi sia venuto a conoscenza di questo film abbia almeno sentito parlare della serie originale ).
Questo punto non mi permette di dare un voto pieno all'opera che comunque merita una valutazione altissima. Nove.
A livello di trama le divergenze dalla prima route "Fate", trattata nella serie sempre targata "Studio Deen", ci sono e sono consitenti. L'idea di fondo permane la conquista del Graal ma lo svolgimento e le situazioni generate, nonchè l'intreccio stesso del titolo in esame, sono mutate. Rin Tohsaka si allea con Shirou dopo che esso ordina alla sua servant Saber, tramite una magia di comando, di non attaccarla, destando forti perplessità nel suo servant Archer. Punto focale del film è proprio il rapporto tra Archer e Shirou, nel quale il primo tratta il secondo come un ingenuo e folle sognatore, aggrappato ad un ideale strampalato e fuori portata di eroismo; il secondo invece accusa il primo di cinismo esasperato, viltà e disonore. Da tutto questo deriveranno scontri su qualsiasi campo, dal fisico allo psicologico, dapprima quasi forzosi ed esagerati ma che tuttavia acquisiranno ragion d'essere e notevole spessore nel proseguo della vicenda. Dall'altra parte troviamo una Rin combattuta tra l'affetto di Shirou e il rispetto/amicizia/attrazione per Archer, ed una Saber relegata al ruolo di comprimaria alla vicenda ma che svolge perfettamente il suo ruolo di servant.
La psicologia dei personaggi è migliore, rispetto alla serie, poichè migliori sono le situazioni dove è possibile agli stessi mostrarla. L'atmosfera è più cupa, la tensione è più palpabile, le battaglie più violente, sanguinose ed intelligentemente strutturate.
Tecnicamente parlando siamo su livelli notevoli: ottimi filtri, splendida colonna sonora ed effetti audio, ma veramente mirabili sono le animazioni, splendidamente fluide e naturali.
Giudizio Complessivo: Un miglioramento netto, in parte dovuto all'aumento di Budget, in parte alla possibilità, forse, di concentrarsi su un progetto unico e non serializzato, rendono "Unlimited Blade Works" una trasposizione migliore della serie madre. Una psicologia più accurata, una situazione più tesa ed un ritmo non interrotto da eccessive scene di vita quotidiana, permettono allo "Studio Deen" il salto di qualità relativamente al franchise "Fate". Tecnicamente ben fatto e coinvolgente, l'unico neo del film risulta la necessità di vedere la serie "Fate/Stay Night" prima dello stesso per poterlo comprendere e cogliere appieno.( Si suppone, tuttavia, che chi sia venuto a conoscenza di questo film abbia almeno sentito parlare della serie originale ).
Questo punto non mi permette di dare un voto pieno all'opera che comunque merita una valutazione altissima. Nove.