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9.0/10
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Bokura ga Ita. Noi c'eravamo. Riferito certamente ai protagonisti di questo anime, il titolo parla chiaro. Yano, Take, Nana c'erano. In un'ambientazione semplice e quotidiana ha luogo questa storia. Inizialmente il tutto può sembrare il classico clichè, con la ragazzina di prima liceo normalissima e anzi anonima e il ragazzo più popolare della scuola che, dopo sentimenti di contrasto perlomeno all'inizio da parte di lei, finiscono per innamorarsi. Ma questo non è tutto. Dietro l'aspetto scontato che può risultare dalla visione dei primi episodi, si nasconde una fitta rete di emozioni e relazioni. I personaggi sono tutti ben caratterizzati psicologicamente: traspaiono le loro paure, insicurezze, timori di fallire, di ferire le persone amate, di non riuscire a capire l'altro, di separarsi. Tutto viene a galla nelle menti di giovani studenti alle prese con il loro futuro e la loro vita privata. Una nota particolare per l'amicizia tra i due protagonisti maschili, sviluppata saggiamente, sottolineando i buoni proprositi di entrambi ma senza cadere nel "buonismo" o eccessivo e surreale virtuosismo. La crescita dei personaggi è altrettanto degna di nota, si scorge chiaramente nel corso dell'anime la maturazione interiore degli stessi e il modo diverso di porsi e rispondere agli interrogativi della vita. In conclusione il voto è 9, non 10 per il finale che lascia le cose in sospeso, con un senso di dolce-amaro in chi guarda e che faceva precludere a una seconda serie ahimè mai arrivata.