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Boku wa Imouto ni Koi wo Suru è tratto dall'omonimo manga di Kotomi Aoki. Ma, differentemente dal manga, il ritmo della pellicola è totalmente diverso.
Non mi dilungherò nella trama: la vicenda narra dell'amore proibito tra due fratelli gemelli, molto uniti e affiatati fin dalla nascita. Ma il tempo passa e Yori e Iku non sono più dei bambini innocenti, che giocano a sposarsi e rincorrersi tutto il tempo, ma entrano nell'adolescenza e con questa iniziano pure le tempeste ormonali. Così, dall'amore platonico, Yuri passa a provare un amore passionale verso la sorella e per reprimere questa cerca inutilmente di essere freddo e distaccato con la sorella. Iku, da parte sua non riesce a comprendere il comportamento del fratello e ne soffre molto, passando il tempo a tormentarsi e a cercare di capire il perché del comportamento di Yuri.
Le due ore girano intorno ai tormenti e le paure dei due protagonisti. La trama di per se trovo sia molto interessante e pure il cast coinvolto trovo sia azzeccato. Peccato che i tempi siano stati allungati tanto, facendo totalmente perdere il senso di suspense e di tormento che sia il manga che l'OVA riescono a trasmettere. Alcune scene durano 10 minuti e consistono in uno scambio di sguardi, di cui non si percepisce lo spessore a causa di un'inquadratura sfortunata e statica. L'ultima scena dura quasi 20 minuti. Credo che chiunque possa capire l'(o)errore enorme che il regista ha compiuto. Purtroppo questo è un lusso che pochi maestri del cinema si possono permettere.
Non conoscevo il regista e non so se vorrò approfondire la sua conoscenza con altri suoi lungometraggi.
Comunque, il mio voto più o meno neutro va alla trama e al cast, che ha saputo sorprendermi nonostante la regia spaventosa.