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7.0/10
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Pompoko è un film dello studio Ghibli incentrato sui tanuki, particolari orsetti che hanno la possibilità di trasformarsi in qualunque cosa desiderino.

Il film racconta della lotta per la sopravvivenza che questi animaletti devono combattere. Infatti Tokyo (e tutto il Giappone) stanno vivendo una grande trasformazione: le foreste, i parchi e addirittura i santuari naturali stanno pian piano scomparendo per far posto a nuovi edifici, palazzi e grattacieli.
I tanuki quindi vedono rimpicciolirsi sempre di più il loro habitat, di conseguenza, dati i loro poteri particolari decidono di organizzare una "resistenza" contro lo sviluppo urbano. All'inizio semplicemente facendo scherzi e sfruttando la superstizione locale per spaventare gli addetti ai lavori, ma non riuscendo a raggiungere i risultati sperati, decidono di convocare gli anziani per uno "spettacolo" finale davvero indimenticabile.

Questa volta lo studio Ghibli si affida a queste creature mitologiche per esprimere un tema ambientalista molto caro sia a Miyazaki che a tutto il paese del Sol Levante. L'uomo non deve mai pensare di essere il padrone della terra, ma più che altro un custode che si deve occupare di tutelare tutte le creature viventi che già vi abitano.
L'intero scontro tra tanuki e uomo può essere anche interpretato come una lotta tra tradizione e modernità.

Il film in se è molto interessante soprattutto perché riesce a tener viva l'attenzione dello spettatore grazie ai suoi originalissimi protagonisti. Purtroppo andando avanti con la storia il ritmo subisce un sensibile rallentamento che comunque non sfocia mai nella noia. Inoltre il modo in cui è organizzata la vicenda rischia di essere un po' ripetitiva, in quanto dopo le scorribande i tanuki ne guardano gli effetti senza notare cambiamenti significativi e allora fanno nuove scorribande e così via...


Alla fine il voto è 7, perché sebbene il film sia assolutamente godibile e particolare, lo spettatore è tenuto incollato allo schermo più che altro per la stranezza del soggetto che dall'originalità della trama.