Recensione
Bobby's Girl
8.0/10
Davvero piacevole questo breve film. Nonostante la durata, la storia è ben tratteggiata nelle sue linee essenziali e l'apparato tecnico generale è superiore alla media, soprattutto rispetto a cartoni animati coevi, ma con qualche buona pretesa anche su quelli dei decenni successivi. La luce la fa da padrona, in quanto l'ambientazione è estiva ma anche perché molte scene appaiono come candidi e ovattati flashback di Sakumi, ragazza che avvicina il protagonista Akihito tramite lettera dopo averlo notato su una rivista per motociclisti. Il giovane diciassettenne è infatti sempre in sella, sulla sua fedele Honda, trovando solo in strada la sua dimensione ideale. Peccato che, in seguito all'abbandono della scuola per il lavoro e all'allontanamento dai genitori, sia proprio il suo amore viscerale per le due ruote a tradirlo in un finale che mi ha sorpreso, nonostante fosse prevedibile col senno di poi; e proprio nel momento in cui stava per raggiungere Sakumi, la quale lo aveva contattato perché si sentiva sola, partendo semplicemente da quella foto sulla rivista. Questo gioiellino dell'animazione vanta, tra gli altri, il grande Rintaro come planner e il regista Manabu Ohashi, già animatore ne "La spada dei kamui" e "Harmageddon - la guerra contro Genma", nonché key animator in "Metropolis" e "Roujin Z".
Le musiche, poi, sono azzeccatissime: coinvolgenti temi al pianoforte per i momenti più introspettivi e più frivoli motivi al sax nelle parentesi più spensierate, belle anche le canzoni. Insomma, caldamente consigliato.
Le musiche, poi, sono azzeccatissime: coinvolgenti temi al pianoforte per i momenti più introspettivi e più frivoli motivi al sax nelle parentesi più spensierate, belle anche le canzoni. Insomma, caldamente consigliato.