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Passato (ahimè) in sordina nella valanga di anime che il Giappone sforna ogni anno, "Toaru Hikuushi e no Kiouta" (che da ora abbrevierò in THK, se no spreco due ore solo per scriverne il nome) è stata per me una gradevole sorpresa. Ammetto che mi aspettavo molto di più, ma al contempo mi ha regalato quella piacevole sensazione che si prova quando si guarda una piccola perla e si è convinti che non si stia sprecando il proprio tempo a guardarla. Ma non voglio dilungarmi oltre in questa prefazione: analizziamo dunque questo anime nei suoi aspetti più importanti e traiamone le dovute conclusioni.

Trama e svolgimento: la trama dell'anime è un piccolo gioiello, qualcosa che, nonostante non mi abbia soddisfatto a pieno, mi ha davvero coinvolto fino all'ultima puntata. THK parla di una rivoluzione, una rivoluzione che ha portato alla morte della famiglia regnante, re e regina, che (mal)governava il paese; una rivoluzione capeggiata da Nina Viento, la giovane e inespressiva ragazza che ha portato i ribelli alla vittoria. Ma tutto questo è solo l'incipit, perché l'anime si svolge una decina circa di anni dopo, quando l'ex principe Karl La Hire, sotto il nome di Kal-el, è diventato un pilota di aerei e partecipa con la sorella a un'avventurosa e pericolosa missione che si prefigge come obiettivo quello di guidare un'isola volante, chiamata Isla, fino ai confini del mondo. Ma nell'isola, insieme ai due, c'è anche Nina Viento...
La trama è originale e amalgama alla perfezione una buona dose di avventura molto coinvolgente, una forse esigua, ma per me sufficiente, quantità di combattimenti a bordo di aerei che sembrano usciti a metà dalle due guerre mondiali e a metà dall'immaginario steam-punk, e un pizzico di sentimentalismo che lega il tutto ma non è per niente eccessivo (e lo dice uno che odia con tutto sé stesso i sentimentalismi). Il risultato è questo anime, THK, che risulterà, forse, non memorabile alla stregua di altri capolavori, ma certamente una piacevole visione che non dimenticherete.

Personaggi: i personaggi sono tanti e tutti diversi fra loro, con un proprio carattere, una propria evoluzione psicologica, una propria storia e i propri risvolti. Una trama può essere spettacolare, ma rimane inutile senza personaggi degni di questo nome, e così THK si fregia della presenza di alcuni fra i personaggi più realistici che io abbia mai visto in un'opera di animazione. Ne abbiamo di tutti i tipi, e nessuno mi è stato antipatico. Tutti vengono sviluppati a dovere, e anche i personaggi "secondari" hanno, nel loro piccolo, un momento di "protagonismo" che li farà ricordare allo spettatore. Certo, in una serie di dodici puntate non si possono certo fare miracoli, e non aspettatevi di vedere personalità che buchino lo schermo con il loro carisma, ma state pur certi che vi affezionerete ad almeno la metà di loro, anche a chi, inizialmente, vi è stato antipatico, perché ognuno di loro ha sogni e speranze che ne guidano le azioni. Per quanto riguarda l'evoluzione psicologica, posso dire di averla vista in ognuno di loro, e aver osservato come le loro speranze si siano tramutate in disperazione, tristezza, speranza, amore, odio, e così via, e di come i loro rapporti si siano man mano evoluti e modificati, e ne sono rimasto entusiasta.

Combattimenti: non essendo un anime di prevalenza d'azione, bensì incentrandosi più sull'avventura e sul dramma degli avvenimenti, i combattimenti non sono molto presenti, e anzi si ridurranno a pochi scontri, mi pare due o tre nella totalità dell'anime. Tuttavia questa assenza non pesa sulla visione, non si fa per nulla sentire, e anzi io l'ho trovata azzeccata, in quanto è servita a sviluppare meglio gli avvenimenti e la psicologia dei personaggi. Nonostante la scarsità, comunque, i combattimenti sono davvero ben fatti, con modelli di aeroplani davvero fantastici, risvolti inaspettati e, nonostante a volte manchi di un po' di realismo (del tipo soldati con fucile che abbattono in sequenza aerei con mitragliatori), davvero mozzafiato. Consiglierei la visione dell'anime solo per questi pochi combattimenti, che mi sono piaciuti davvero molto e che ho amato anche per il crudo realismo (non aspettatevi che tutti i personaggi si salvino senza neanche un graffio...).

Conclusione: in conclusione, com'è quest'anime? Lo ammetto, non è un capolavoro: in soli dodici episodi non si riesce a concludere in modo degno quest'opera che, nonostante un finale che si può considerare a tutti gli effetti conclusivo, rimane un tantino monco e non riesce a mostrarci tutte le carte che erano state preparate (segnalo, a riguardo, il riferimento alla fine di "spie", che annebbiano la conclusione con ipotesi e dubbi). Nonostante ciò, il finale mi è piaciuto e mi ha soddisfatto, e non mi ha deluso per nulla.
Se non bastasse tutto ciò che ho detto finora, proclamo a gran voce l'assenza (!) di qualsivoglia fanservice, il cancro degli anime degli ultimi anni, una cosa che mi fa amare quest'anime più di quanto non debba.

Voto: un tantino sotto l'otto per la scarsità di puntate che non giova di certo all'anime, ma per effetto dell'arrotondamento questa piccola mancanza non si nota. 8 pieno.