Recensione
No Game No Life
4.0/10
Titolo di cui si è parlato molto e di cui si parlerà molto, questo apprezzatissimo "No Game no Life" è l'ennesima riprova di quanto sia sceso il livello medio delle serie di intrattenimento, fatto di pretesti, utili solo a tirar fuori espedienti per accaparrarsi enormi fette di pubblico, troppo abituato ormai a utilizzare con facilità termini come "geniale" o "perla d'animazione".
Bisogna ammettere che in un certo senso "No Game no Life" geniale lo è: nel raggirare perfettamente il pubblico più giovane, ecco dov'è geniale. E se tecnicamente poteva anche dire la sua, per tutto il resto si scava la fossa da solo, esponendo la sua vasta raccolta di cliché talmente palesi da risultare irritanti, per poi arrivare a scene al limite della depravazione. Eh già, perché qui si rischia di superare la linea di demarcazione del fanservice, ed evito di citare le scene colpevoli; si può benissimo creare un anime con sfumature ecchi senza cadere così in basso. La trama poteva anche avere dei buoni spunti, non fosse brulicante di personaggi poco interessanti e mal sviluppati.
I temi "trattati" non vengono trattati: a quanto pare i protagonisti sono NEET e anti sociali solo per moda. Catapultateli in un altro mondo, dite loro che questo si basa solo sui giochi, e otterrete due leader in grado di dialogare ad alti livelli con chiunque. E se basta qualche prova di intelligenza, vinta dai nostri protagonisti in maniere piuttosto fantasiose e divertenti, per definire questo titolo geniale, allora siamo al capolinea. So che molti di voi leggendo penseranno "E' una serie che deve divertire e basta", ma io rispondo che anche la serie più commerciale, e volta solo a intrattenere, può avere una sua spina dorsale e può essere costruita con intelligenza. Con tutto questo, io non voglio dire che "No Game no Life" non abbia nessuna qualità, ma è come se le facesse passare completamente in secondo piano, troppo intenta a mostrare mutandine e gag forzate, ricercando a tutti i costi il personaggio o la situazione ad hoc per il fan, sempre e comunque, frammentando la storia e buttando lì qualche vittoria da stratega per tenere viva l'attenzione.
Il risultato: "No Game no Life" è una confezione appariscente, che contiene il nulla e scelte discutibili.
Bisogna ammettere che in un certo senso "No Game no Life" geniale lo è: nel raggirare perfettamente il pubblico più giovane, ecco dov'è geniale. E se tecnicamente poteva anche dire la sua, per tutto il resto si scava la fossa da solo, esponendo la sua vasta raccolta di cliché talmente palesi da risultare irritanti, per poi arrivare a scene al limite della depravazione. Eh già, perché qui si rischia di superare la linea di demarcazione del fanservice, ed evito di citare le scene colpevoli; si può benissimo creare un anime con sfumature ecchi senza cadere così in basso. La trama poteva anche avere dei buoni spunti, non fosse brulicante di personaggi poco interessanti e mal sviluppati.
I temi "trattati" non vengono trattati: a quanto pare i protagonisti sono NEET e anti sociali solo per moda. Catapultateli in un altro mondo, dite loro che questo si basa solo sui giochi, e otterrete due leader in grado di dialogare ad alti livelli con chiunque. E se basta qualche prova di intelligenza, vinta dai nostri protagonisti in maniere piuttosto fantasiose e divertenti, per definire questo titolo geniale, allora siamo al capolinea. So che molti di voi leggendo penseranno "E' una serie che deve divertire e basta", ma io rispondo che anche la serie più commerciale, e volta solo a intrattenere, può avere una sua spina dorsale e può essere costruita con intelligenza. Con tutto questo, io non voglio dire che "No Game no Life" non abbia nessuna qualità, ma è come se le facesse passare completamente in secondo piano, troppo intenta a mostrare mutandine e gag forzate, ricercando a tutti i costi il personaggio o la situazione ad hoc per il fan, sempre e comunque, frammentando la storia e buttando lì qualche vittoria da stratega per tenere viva l'attenzione.
Il risultato: "No Game no Life" è una confezione appariscente, che contiene il nulla e scelte discutibili.